Politica
Nuova Umanità: «Siamo pronti alla mozione di sfiducia»
Il partito di Vito Bovino e Michele Lotito chiede chiarezza
Corato - martedì 3 settembre 2019
13.22
Dimissioni di massa o mozione di sfiducia per interrompere l'amministrazione guidata da Pasquale D'Introno? Il partito "Nuova Umanità", dei consiglieri Vito Bovino e Michele Lotito non ha dubbi: la strada da seguire è quella della mozione di sfiducia.
Lo chiariscono in una nota nella quale prendono le distanze dall'immobilismo amministrativo e da quella che definiscono una «lotta per le poltrone» tra Direzione Italia e il sindaco
«Ancora una volta vogliamo fare chiarezza. Dopo due mesi e ben 8 consigli comunali infruttuosi, la macchina amministrativa è ancora ferma.La nostra città non merita tutto questo. Siamo ancora ostaggio di un braccio di ferro tra il Sindaco e Direzione Italia per la spartizione delle poltrone che contano» si legge nella nota.
E confermano le voci secondo le quali sarebbe in atto una raccolta firme per le dimissioni di massa dei consiglieri, atto che farebbe cadere il consiglio comunale.
«C'è chi, in questi ultimi giorni, a gran voce invita l'opposizione a non perdere la ghiotta occasione di porre fine a questa vicenda poco onorevole per Corato».
E svelano la propria posizione: «Noi di Nuova Umanità però, non vogliamo essere complici di una raccolta firme poco limpida, poco democratica e che impedisce un dibattito trasparente. Preferiamo il confronto e la chiarezza, pertanto ci facciamo promotori di una mozione di sfiducia, come disciplinata dall'articolo 31 dello Statuto comunale e venerdì 6 settembre saremo in Comune presso la Sala delle Minoranze per la raccolta delle firme necessarie per chi vuole condividere la mozione».
Il motivo è specificato in calce alla nota: «Vogliamo che emergano chiaramente ed inequivocabilmente le posizioni di ciascuna forza politica presente in Consiglio Comunale. La democrazia si esercita nelle sedi appropriate».
Lo chiariscono in una nota nella quale prendono le distanze dall'immobilismo amministrativo e da quella che definiscono una «lotta per le poltrone» tra Direzione Italia e il sindaco
«Ancora una volta vogliamo fare chiarezza. Dopo due mesi e ben 8 consigli comunali infruttuosi, la macchina amministrativa è ancora ferma.La nostra città non merita tutto questo. Siamo ancora ostaggio di un braccio di ferro tra il Sindaco e Direzione Italia per la spartizione delle poltrone che contano» si legge nella nota.
E confermano le voci secondo le quali sarebbe in atto una raccolta firme per le dimissioni di massa dei consiglieri, atto che farebbe cadere il consiglio comunale.
«C'è chi, in questi ultimi giorni, a gran voce invita l'opposizione a non perdere la ghiotta occasione di porre fine a questa vicenda poco onorevole per Corato».
E svelano la propria posizione: «Noi di Nuova Umanità però, non vogliamo essere complici di una raccolta firme poco limpida, poco democratica e che impedisce un dibattito trasparente. Preferiamo il confronto e la chiarezza, pertanto ci facciamo promotori di una mozione di sfiducia, come disciplinata dall'articolo 31 dello Statuto comunale e venerdì 6 settembre saremo in Comune presso la Sala delle Minoranze per la raccolta delle firme necessarie per chi vuole condividere la mozione».
Il motivo è specificato in calce alla nota: «Vogliamo che emergano chiaramente ed inequivocabilmente le posizioni di ciascuna forza politica presente in Consiglio Comunale. La democrazia si esercita nelle sedi appropriate».