Politica
Nuova Democrazia Cristiana Europea: "Chiediamo una migliore organizzazione sanitaria"
Sanità e politica, ne parlano Ugo Lombardi e Giovanni Sportelli nella sede di Nuova Democrazia Cristiana Europea
Corato - venerdì 26 gennaio 2018
20.58
Sanità pubblica e diritti dei cittadini, sono questi i temi al centro dell'incontro tenutosi questa sera nella sezione coratina di Nuova Democrazia Cristiana Europea di via G. Verdi.
Incontro che ha visto la partecipazione dei dr. Ugo Lombardi e Giovanni Sportelli, entrambi convinti di un necessario cambiamento nel sistema sanitario che in Italia offre servizi alquanto inefficienti per i pazienti.
Partendo da una fondamentale disponibilità ad informarsi sui propri diritti e sulle procedure da seguire, il paziente, secondo il dr. Lombardi, deve necessariamente assumere la consapevolezza della propria posizione di cittadino titolare di diritti e destinatario dei servizi che lo stato dovrebbe elargire.
Lunghe liste d'attesa, medici assunti per raccomandazioni, sproporzione tra personale sanitario e impiegati amministrativi, questi e molti altri sono stati i temi toccati da Lombardi che durante il suo intervento non ha lesinato attacchi alla politica nazionale e regionale.
Perché d'altronde, parlare di sanità comporta necessariamente uno spostamento sul terreno della politica che in questo settore preme pesantemente. E la sua mano si vede, specie quando a pagare sono i cittadini: "La politica spesso crea intoppi nel sistema ordinario per agevolare le strutture sanitarie periferiche a pagamento" afferma Lombardi, criticando aspramente le disfunzioni del sistema sanitario dovute alla politica, la stessa, colpevole delle tante assunzioni di medici "raccomandati".
"L'ideale sarebbe supportare maggiormente la sanità e munire ogni ospedale di un pronto soccorso efficiente, privo anch'esso delle estenuanti attese a cui un paziente è costretto a sottoporsi" ha dichiarato lo stesso Lombardi convinto nel sostenere che "Gli ospedali non debbano essere di segno politico".
Dello stesso parere è il dr. Sportelli il quale ha evidenziato due degli aspetti più deleteri che interessano il sistema sanitario: la mancanza di "turnover" e l'errata divisione del budget. "Nel nostro sistema sanitario, per un medico ci sono tre impiegati amministrativi. La burocrazia soffoca le prestazioni che un cittadino potrebbe e dovrebbe avere" ha spiegato Sportelli chiarendo che la divisione del budget economico nazionale e regionale dovrebbe essere fatta in base alle esigenze di un paese e non alle scelte politiche più immediate.
Il cittadino è al centro del cambiamento auspicato. Egli in primis dovrebbe conoscere la materia, il suo funzionamento, le dinamiche interne, oltre ai suoi diritti così da far valere le proprie ragioni davanti ad un eventuale malfunzionamento. Partendo dalla consapevolezza di ciò che accade, sarà possibile avanzare richieste alla politica per una migliore organizzazione sanitaria.
Incontro che ha visto la partecipazione dei dr. Ugo Lombardi e Giovanni Sportelli, entrambi convinti di un necessario cambiamento nel sistema sanitario che in Italia offre servizi alquanto inefficienti per i pazienti.
Partendo da una fondamentale disponibilità ad informarsi sui propri diritti e sulle procedure da seguire, il paziente, secondo il dr. Lombardi, deve necessariamente assumere la consapevolezza della propria posizione di cittadino titolare di diritti e destinatario dei servizi che lo stato dovrebbe elargire.
Lunghe liste d'attesa, medici assunti per raccomandazioni, sproporzione tra personale sanitario e impiegati amministrativi, questi e molti altri sono stati i temi toccati da Lombardi che durante il suo intervento non ha lesinato attacchi alla politica nazionale e regionale.
Perché d'altronde, parlare di sanità comporta necessariamente uno spostamento sul terreno della politica che in questo settore preme pesantemente. E la sua mano si vede, specie quando a pagare sono i cittadini: "La politica spesso crea intoppi nel sistema ordinario per agevolare le strutture sanitarie periferiche a pagamento" afferma Lombardi, criticando aspramente le disfunzioni del sistema sanitario dovute alla politica, la stessa, colpevole delle tante assunzioni di medici "raccomandati".
"L'ideale sarebbe supportare maggiormente la sanità e munire ogni ospedale di un pronto soccorso efficiente, privo anch'esso delle estenuanti attese a cui un paziente è costretto a sottoporsi" ha dichiarato lo stesso Lombardi convinto nel sostenere che "Gli ospedali non debbano essere di segno politico".
Dello stesso parere è il dr. Sportelli il quale ha evidenziato due degli aspetti più deleteri che interessano il sistema sanitario: la mancanza di "turnover" e l'errata divisione del budget. "Nel nostro sistema sanitario, per un medico ci sono tre impiegati amministrativi. La burocrazia soffoca le prestazioni che un cittadino potrebbe e dovrebbe avere" ha spiegato Sportelli chiarendo che la divisione del budget economico nazionale e regionale dovrebbe essere fatta in base alle esigenze di un paese e non alle scelte politiche più immediate.
Il cittadino è al centro del cambiamento auspicato. Egli in primis dovrebbe conoscere la materia, il suo funzionamento, le dinamiche interne, oltre ai suoi diritti così da far valere le proprie ragioni davanti ad un eventuale malfunzionamento. Partendo dalla consapevolezza di ciò che accade, sarà possibile avanzare richieste alla politica per una migliore organizzazione sanitaria.