Politica
Nuova amministrazione, Loizzo: «Mentre si provano accordi la città langue»
Il consigliere comunale di minoranza stigmatizza la lentezza nella composizione della giunta e auspica la convocazione del consiglio comunale
Corato - venerdì 12 luglio 2019
11.46
Una nota a firma del consigliere comunale di Ape - Sinistra Democratica e Italia in Comune Paolo Loizzo
Dopo oltre un mese dall'elezione del nuovo Sindaco della nostra città ancora non vi è traccia di costituzione di una parvenza di giunta.
Riteniamo che questo lento procedere sia da attribuirsi a difficoltà nella distribuzione, secondo il classico metodo Cencelli, degli incarichi assessorili, di quelli che saranno i ruoli istituzionali e gli ambiti incarichi nelle partecipate comunali.
Evidentemente, l'apparente monocolore e la granitica coesione richiedono comunque necessari equilibrismi tra le diverse espressioni politiche costituenti la maggioranza e quelle rimaste, per mero errore materiale, fuori dalla gara elettorale ma comunque presumibilmente presenti nel sostenere il Sindaco D'introno.
Si potrebbe anche ipotizzare che gli estenuanti accordi di oggi potranno e dovranno essere utili per le Regionali di domani (anno prossimo) e quindi favorire particolari candidature.
Così, mentre si provano gli accordi di violino, la città continua a languire.
I soliti incendi di auto, la solita deroga ad un regolamento recentemente approvato quale quello dei dehors che tornano nei loro diversi colori e nelle loro diverse dimensioni, il solito vuoto delle periferie, lo stato di catalessi del centro storico, le inadeguate piste ciclabili occupate da auto ….
Naturalmente, in questa silenziosa pax dominante, auspichiamo un'immediata convocazione del Consiglio Comunale, affinchè possa configurarsi la vita democratico-istituzionale della nostra Città.
Dopo oltre un mese dall'elezione del nuovo Sindaco della nostra città ancora non vi è traccia di costituzione di una parvenza di giunta.
Riteniamo che questo lento procedere sia da attribuirsi a difficoltà nella distribuzione, secondo il classico metodo Cencelli, degli incarichi assessorili, di quelli che saranno i ruoli istituzionali e gli ambiti incarichi nelle partecipate comunali.
Evidentemente, l'apparente monocolore e la granitica coesione richiedono comunque necessari equilibrismi tra le diverse espressioni politiche costituenti la maggioranza e quelle rimaste, per mero errore materiale, fuori dalla gara elettorale ma comunque presumibilmente presenti nel sostenere il Sindaco D'introno.
Si potrebbe anche ipotizzare che gli estenuanti accordi di oggi potranno e dovranno essere utili per le Regionali di domani (anno prossimo) e quindi favorire particolari candidature.
Così, mentre si provano gli accordi di violino, la città continua a languire.
I soliti incendi di auto, la solita deroga ad un regolamento recentemente approvato quale quello dei dehors che tornano nei loro diversi colori e nelle loro diverse dimensioni, il solito vuoto delle periferie, lo stato di catalessi del centro storico, le inadeguate piste ciclabili occupate da auto ….
Naturalmente, in questa silenziosa pax dominante, auspichiamo un'immediata convocazione del Consiglio Comunale, affinchè possa configurarsi la vita democratico-istituzionale della nostra Città.