Cultura
Nicola Tullo: il celebre pittore celebrato in una conferenza al liceo artistico di Corato
Un viaggio attraverso le vite e le opere di uno degli artisti più influenti del 900 nel Mezzogiorno d'Italia
Corato - mercoledì 22 maggio 2024
9.43
Ieri pomeriggio, presso l'Auditorium del Liceo Artistico Stupor Mundi, si è tenuto l'evento "Le Opere e i Giorni", dedicato all'artista Nicola Tullo. La conferenza non si è limitata ad essere una sterile cerimonia post mortem, anzi, ha offerto un viaggio approfondito nella vita e nell'opera di Tullo, pittore e artista che ha saputo incarnare l'essenza della sua terra natia e di adozione, Bitonto e Corato.
Nicola Tullo, nato a Bitonto il 12 maggio 1936, ha vissuto un'infanzia segnata dalla perdita dei genitori. Questa ferita precoce ha indirizzato il suo percorso verso la passione per l'arte, trovando nell'espressione artistica un rifugio e una vocazione. Dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte di Bari, si è distinto per le sue capacità grafiche e pittoriche, ricevendo riconoscimenti come miglior studente della provincia nel 1957. Il suo soggiorno a Napoli ha arricchito la sua formazione artistica, permettendogli di studiare da vicino le opere di Tiziano al museo di Capodimonte. Nel 1962, Nicola Tullo ha raggiunto un traguardo significativo nella sua carriera artistica vincendo la prima edizione de "Il Pendio". Questo premio non solo ha riconosciuto il suo talento e la sua dedizione all'arte, ma ha anche segnato l'inizio di una lunga e fruttuosa amicizia con il Presidente di giuria, Prof. Cataldo Leone. La loro amicizia fraterna, basata su una profonda stima reciproca e un impegno condiviso verso l'arte, è durata per tutta la vita. La sua carriera didattica ha preso avvio a Corato, dove ha incontrato la sua musa, Bianca, che sarebbe diventata sua moglie e compagna nella vita e nell'arte. La loro famiglia, numerosa e unita dalla passione per l'arte, ha condiviso e sostenuto il percorso creativo di Tullo.
Dopo centinaia di riconoscimenti per tutto lo stivale (e non solo), in più di cinquanta anni di carriera, nel 2005, Nicola Tullo ha fatto una donazione cospicua alla sua città natale, Bitonto, che ha permesso la creazione della Pinacoteca "Ninive". Questo gesto di generosità ha avuto un impatto duraturo sulla comunità, assicurando che le future generazioni potessero godere e trarre ispirazione dalle sue opere. La donazione ha rappresentato un atto di restituzione e amore verso la città che ha plasmato i suoi primi anni di vita e ha continuato a influenzare la sua arte.
Un momento saliente dell'evento è stato la proiezione di un mini documentario di 25 minuti che ha permesso agli spettatori di immergersi nella vita e nelle opere di Tullo. Il film ha esplorato non solo la biografia dell'artista ma anche il contesto storico e culturale in cui ha operato, evidenziando il suo contributo all'arte italiana e la sua capacità di trasformare le esperienze personali in espressioni artistiche universali.
Pasquale Pisani, ex docente del Liceo Artistico Stupor Mundi, ha delineato il profilo di Tullo come simbolo di Corato, sottolineando la sua prolificità e la sua capacità di fondere poesia e pittura. La tecnica di Tullo, che includeva la pittura ad olio, i disegni a carboncino e l'incisione, era caratterizzata da un tratto forte e deciso, una capacità interpretativa straordinaria che rifletteva la sua profonda cultura e consapevolezza.
Patrizia Tullo, una delle figlie dell'artista, ha paragonato l'opera di suo padre al poema di Esiodo, "Le Opere e i Giorni", sottolineando come il lavoro etico e costante sia stato un tema centrale nella vita e nell'arte di Tullo. La Murgia e gli agricoltori sono stati soggetti ricorrenti nelle sue opere, metafora della lotta dell'uomo contro il destino.
L'evento ha visto anche la partecipazione del sindaco di Corato, Corrado De Benedittis, e del Preside del Liceo Artistico, Savino Gallo, che hanno espresso il loro rispetto e ammirazione per Tullo. Il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, ha ribadito l'impegno delle due città nel mantenere viva la memoria dell'artista. Successivamente Nicola Pice, Riccardo Mazzilli e Anna Maria Paparella, hanno analizzato in maniera più approfondita vita e opere del compianto artista.
Nei prossimi mesi, l'attenzione sarà rivolta alla creazione di una monografia dedicata a Nicola Tullo, e una donazione al comune di Corato garantirà che le sue opere possano essere esposte in un degno contenitore a disposizione della comunità.
La conferenza di ieri non è stata solo un tributo a Nicola Tullo, ma anche una celebrazione della cultura e dell'arte che egli ha rappresentato. La sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere e l'impegno della comunità di Corato e Bitonto nel preservare e diffondere il suo messaggio artistico. La proiezione del documentario ha aggiunto un ulteriore strato di comprensione e apprezzamento per la figura di Tullo, consolidando il suo posto come maestro dell'arte italiana, e rendendolo noto ad un pubblico sempre più ampio e trasversale.
Nicola Tullo, nato a Bitonto il 12 maggio 1936, ha vissuto un'infanzia segnata dalla perdita dei genitori. Questa ferita precoce ha indirizzato il suo percorso verso la passione per l'arte, trovando nell'espressione artistica un rifugio e una vocazione. Dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte di Bari, si è distinto per le sue capacità grafiche e pittoriche, ricevendo riconoscimenti come miglior studente della provincia nel 1957. Il suo soggiorno a Napoli ha arricchito la sua formazione artistica, permettendogli di studiare da vicino le opere di Tiziano al museo di Capodimonte. Nel 1962, Nicola Tullo ha raggiunto un traguardo significativo nella sua carriera artistica vincendo la prima edizione de "Il Pendio". Questo premio non solo ha riconosciuto il suo talento e la sua dedizione all'arte, ma ha anche segnato l'inizio di una lunga e fruttuosa amicizia con il Presidente di giuria, Prof. Cataldo Leone. La loro amicizia fraterna, basata su una profonda stima reciproca e un impegno condiviso verso l'arte, è durata per tutta la vita. La sua carriera didattica ha preso avvio a Corato, dove ha incontrato la sua musa, Bianca, che sarebbe diventata sua moglie e compagna nella vita e nell'arte. La loro famiglia, numerosa e unita dalla passione per l'arte, ha condiviso e sostenuto il percorso creativo di Tullo.
Dopo centinaia di riconoscimenti per tutto lo stivale (e non solo), in più di cinquanta anni di carriera, nel 2005, Nicola Tullo ha fatto una donazione cospicua alla sua città natale, Bitonto, che ha permesso la creazione della Pinacoteca "Ninive". Questo gesto di generosità ha avuto un impatto duraturo sulla comunità, assicurando che le future generazioni potessero godere e trarre ispirazione dalle sue opere. La donazione ha rappresentato un atto di restituzione e amore verso la città che ha plasmato i suoi primi anni di vita e ha continuato a influenzare la sua arte.
Un momento saliente dell'evento è stato la proiezione di un mini documentario di 25 minuti che ha permesso agli spettatori di immergersi nella vita e nelle opere di Tullo. Il film ha esplorato non solo la biografia dell'artista ma anche il contesto storico e culturale in cui ha operato, evidenziando il suo contributo all'arte italiana e la sua capacità di trasformare le esperienze personali in espressioni artistiche universali.
Pasquale Pisani, ex docente del Liceo Artistico Stupor Mundi, ha delineato il profilo di Tullo come simbolo di Corato, sottolineando la sua prolificità e la sua capacità di fondere poesia e pittura. La tecnica di Tullo, che includeva la pittura ad olio, i disegni a carboncino e l'incisione, era caratterizzata da un tratto forte e deciso, una capacità interpretativa straordinaria che rifletteva la sua profonda cultura e consapevolezza.
Patrizia Tullo, una delle figlie dell'artista, ha paragonato l'opera di suo padre al poema di Esiodo, "Le Opere e i Giorni", sottolineando come il lavoro etico e costante sia stato un tema centrale nella vita e nell'arte di Tullo. La Murgia e gli agricoltori sono stati soggetti ricorrenti nelle sue opere, metafora della lotta dell'uomo contro il destino.
L'evento ha visto anche la partecipazione del sindaco di Corato, Corrado De Benedittis, e del Preside del Liceo Artistico, Savino Gallo, che hanno espresso il loro rispetto e ammirazione per Tullo. Il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, ha ribadito l'impegno delle due città nel mantenere viva la memoria dell'artista. Successivamente Nicola Pice, Riccardo Mazzilli e Anna Maria Paparella, hanno analizzato in maniera più approfondita vita e opere del compianto artista.
Nei prossimi mesi, l'attenzione sarà rivolta alla creazione di una monografia dedicata a Nicola Tullo, e una donazione al comune di Corato garantirà che le sue opere possano essere esposte in un degno contenitore a disposizione della comunità.
La conferenza di ieri non è stata solo un tributo a Nicola Tullo, ma anche una celebrazione della cultura e dell'arte che egli ha rappresentato. La sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere e l'impegno della comunità di Corato e Bitonto nel preservare e diffondere il suo messaggio artistico. La proiezione del documentario ha aggiunto un ulteriore strato di comprensione e apprezzamento per la figura di Tullo, consolidando il suo posto come maestro dell'arte italiana, e rendendolo noto ad un pubblico sempre più ampio e trasversale.