Politica
Neve, è polemica sulla gestione dell'emergenza
Zullo: "Intenteremo class action contro Decaro ed Emiliano"
Puglia - mercoledì 11 gennaio 2017
10.36 Comunicato Stampa
Il presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, elenca i commi dell'articolo 1 della legge regionale 7 del 2014 che inchioderebbe alle responsabilità il presidente della Regione e il Sindaco della Città Metropolitana
"Si affanni quanto vuole il presidente Emiliano a scaricare le responsabilità di questa insensata gestione dell'emergenza neve sui Sindaci e sullo Stato (chissà perché non chiama in causa il suo gemello Decaro per la competenza della Citta Metropolitana sulle strade provinciali) ma la class action chiamerà in causa prima di tutto lui nelle funzioni di Presidente della Giunta regionale per i doveri e le responsabilità a lui assegnati dalla L.R. 7/2014 che disciplina il Sistema regionale di protezione civile e che all'art. 1 recita: "La Regione Puglia è componente del Servizio nazionale di protezione civile, istituito con legge 24 febbraio 1992, n. 225 (Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile). La Regione Puglia provvede, nell'esercizio delle attribuzioni ad essa spettanti ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione, alla disciplina e al riordino delle funzioni in materia di protezione civile e assume quale finalità prioritaria della propria azione la tutela dell'integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi rilevanti per la protezione civile."
Il comma 2: "All'espletamento delle attività di protezione civile provvedono la Regione, le province, i comuni, le unioni di comuni, i consorzi di bonifica e le altre forme associative di cui al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, emanato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267…"
Il comma 3: "I soggetti di cui al comma 2 compongono il sistema regionale di protezione civile, che persegue l'obiettivo di garantire l'incolumità dei cittadini, la tutela dell'ambiente, del patrimonio culturale e artistico e degli insediamenti civili e produttivi dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi".
Il comma 4 specifica: "La Regione pone a fondamento della presente legge l'integrazione dei diversi livelli di governo istituzionale, garantendo ogni opportuna forma di coordinamento con le competenti Autorità statali e con il sistema delle Autonomie locali".
E' chiaro che la class action sarà anche nei confronti del Sindaco di Bari, Antonio Decaro nelle funzioni di Sindaco della Città Metropolitana e, infine, nei confronti dell'ANAS. Crediamo, invece, che i Sindaci dei nostri Comuni e lo Stato siano da elogiare per aver sopperito i primi ad un abbandono totale da parte della Regione e della Città Metropolitana e il secondo per essere intervenuto per porre rimedio allo sciagurato letargo che ha colpito Emiliano e Decaro nei giorni di allerta meteo e nella fase della tragedia che si stava consumando permettendo ad Emiliano di entrare da conquistatore nei nostri Comuni e di immortalandosi con selfie di cattivo gusto" .
"Si affanni quanto vuole il presidente Emiliano a scaricare le responsabilità di questa insensata gestione dell'emergenza neve sui Sindaci e sullo Stato (chissà perché non chiama in causa il suo gemello Decaro per la competenza della Citta Metropolitana sulle strade provinciali) ma la class action chiamerà in causa prima di tutto lui nelle funzioni di Presidente della Giunta regionale per i doveri e le responsabilità a lui assegnati dalla L.R. 7/2014 che disciplina il Sistema regionale di protezione civile e che all'art. 1 recita: "La Regione Puglia è componente del Servizio nazionale di protezione civile, istituito con legge 24 febbraio 1992, n. 225 (Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile). La Regione Puglia provvede, nell'esercizio delle attribuzioni ad essa spettanti ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione, alla disciplina e al riordino delle funzioni in materia di protezione civile e assume quale finalità prioritaria della propria azione la tutela dell'integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi rilevanti per la protezione civile."
Il comma 2: "All'espletamento delle attività di protezione civile provvedono la Regione, le province, i comuni, le unioni di comuni, i consorzi di bonifica e le altre forme associative di cui al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, emanato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267…"
Il comma 3: "I soggetti di cui al comma 2 compongono il sistema regionale di protezione civile, che persegue l'obiettivo di garantire l'incolumità dei cittadini, la tutela dell'ambiente, del patrimonio culturale e artistico e degli insediamenti civili e produttivi dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi".
Il comma 4 specifica: "La Regione pone a fondamento della presente legge l'integrazione dei diversi livelli di governo istituzionale, garantendo ogni opportuna forma di coordinamento con le competenti Autorità statali e con il sistema delle Autonomie locali".
E' chiaro che la class action sarà anche nei confronti del Sindaco di Bari, Antonio Decaro nelle funzioni di Sindaco della Città Metropolitana e, infine, nei confronti dell'ANAS. Crediamo, invece, che i Sindaci dei nostri Comuni e lo Stato siano da elogiare per aver sopperito i primi ad un abbandono totale da parte della Regione e della Città Metropolitana e il secondo per essere intervenuto per porre rimedio allo sciagurato letargo che ha colpito Emiliano e Decaro nei giorni di allerta meteo e nella fase della tragedia che si stava consumando permettendo ad Emiliano di entrare da conquistatore nei nostri Comuni e di immortalandosi con selfie di cattivo gusto" .