Attualità
Nessun effetto zona rossa, aumentano i contagi (+15,7%). Restrizioni in arrivo
Si attende una nuova ordinanza regionale
Corato - giovedì 25 marzo 2021
16.30
La Puglia è in zona rossa ormai da dieci giorni, ma gli effetti sperati continuano a non arrivare. Secondo quanto riportato dal nuovo rapporto settimanale della fondazione Gimbe, c'è stato peggioramento dell'indicatore relativo ai "Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti" e si registra un aumento dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente.
I casi attualmente positivi ogni 100mila residenti passano da 992 a 1.103, mentre la variazione dei nuovi contagi rispetto alla settimana precedente è del 15,7%. Registrato anche un incremento percentuale dei casi totali di contagio del 7% contro il, 6,4% della settimana scorsa.
La provincia che ha registrato il maggior incremento di casi nella settimana 10-16 marzo è quella di Lecce, +9,8%; seguono Taranto (+7,9%) e Bari (6,8%).
In Puglia è stato superato il picco raggiunto durante la seconda ondata di dicembre, ed è stata superata la soglia dei 250 casi per 100mila abitanti, quasi 2000 ricoverati, e l'indice Rt è vicino alla soglia dell'1.25.
La nostra regione con ogni probabilità resterà in zona rossa fino al 12 aprile, se la nuova ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza (attesa per la serata di venerdì 26 marzo, sulla base dell'ultimo monitoraggio effettuato dall'Istituto superiore di sanità) dovesse confermare il rischio alto e l'area con più misure restrittive.
Inoltre, si attende una nuova ordinanza del presidente Michele Emiliano, al quale i Sindaci hanno richiesto ulteriori divieti e una "zona rossa rafforzata", che potrebbe disporre la chiusura anticipata di tutte le attività commerciali, tranne per i generi alimentari, e ulteriori restrizioni anche per la domenica delle Palme, mentre in tutta Italia dal 3 al 5 aprile vigeranno le restrizioni previste dal Governo per la zona rossa: spostamenti verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, in massimo due persone. Bar, ristoranti e negozi, fatta eccezione per quelli di necessità, resteranno chiusi.
I casi attualmente positivi ogni 100mila residenti passano da 992 a 1.103, mentre la variazione dei nuovi contagi rispetto alla settimana precedente è del 15,7%. Registrato anche un incremento percentuale dei casi totali di contagio del 7% contro il, 6,4% della settimana scorsa.
La provincia che ha registrato il maggior incremento di casi nella settimana 10-16 marzo è quella di Lecce, +9,8%; seguono Taranto (+7,9%) e Bari (6,8%).
In Puglia è stato superato il picco raggiunto durante la seconda ondata di dicembre, ed è stata superata la soglia dei 250 casi per 100mila abitanti, quasi 2000 ricoverati, e l'indice Rt è vicino alla soglia dell'1.25.
La nostra regione con ogni probabilità resterà in zona rossa fino al 12 aprile, se la nuova ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza (attesa per la serata di venerdì 26 marzo, sulla base dell'ultimo monitoraggio effettuato dall'Istituto superiore di sanità) dovesse confermare il rischio alto e l'area con più misure restrittive.
Inoltre, si attende una nuova ordinanza del presidente Michele Emiliano, al quale i Sindaci hanno richiesto ulteriori divieti e una "zona rossa rafforzata", che potrebbe disporre la chiusura anticipata di tutte le attività commerciali, tranne per i generi alimentari, e ulteriori restrizioni anche per la domenica delle Palme, mentre in tutta Italia dal 3 al 5 aprile vigeranno le restrizioni previste dal Governo per la zona rossa: spostamenti verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, in massimo due persone. Bar, ristoranti e negozi, fatta eccezione per quelli di necessità, resteranno chiusi.