Cronaca
«Nella zona mercato serio pericolo di pubblica incolumità»
Il grido di allarme di un cittadino
Corato - domenica 23 dicembre 2018
10.35
L'incendio che ha interessato un'autocisterna per il trasporto del gas avvenuto nei giorni scorsi ha inevitabilmente richiamato alla mente la strage avvenuta ad inizio dicembre sulla Salaria a Roma. Un disastro di enormi dimensioni costato la vita a due persone e che ha determinato il ferimento di altre 17 persone. Tornano alla mente, inoltre, le immagini del terribile scoppio di Bologna avvenuto sul raccordo tra l'A1 e l'A14. Anche in quel caso ci sono stati morti e tanti feriti.
A Corato si sarebbe potuta verificare una situazione molto simile se non più drammatica.
L'autocisterna si è incendiata all'alba sulla Corato - Trani. Una zona poco abitata ma comunque abitata. «Abbiamo avuto molta paura. L'autista chiamava aiuto, aveva intuito la gravità del fatto. Abbiamo subito chiamato i pompieri. Quando ho capito che la situazione era molto pericolosa ho chiesto a mia moglie di allontanarsi il più possibile: se la cisterna fosse scoppiata sarebbe stato un vero disastro» racconta un testimone oculare dei momenti di concitazione dovuti al pericoloso incendio. E ci dice: «Anche i vigili del fuoco sembravano molto preoccupati». Non siamo riusciti a reperire notizie che chiariscano se la cisterna fosse carica o scarica. La preoccupazione intercettata dal testimone, tuttavia, ci lascia intendere che si trattasse di una situazione molto rischiosa. Cosa sarebbe accaduto se un problema simile, fortunatamente risoltosi senza conseguenze, fosse accaduto in una zona densamente frequentata?
Se lo chiede un nostro concittadino che già da molti mesi, in tempi non sospetti, aveva iniziato a sollevare il problema scrivendo al Comune, alle forze dell'ordine e a tutti coloro che hanno il compito di proteggere l'incolumità dei concittadini. Lettere circostanziate, precise, documentate alle quali sono state allegate anche eloquenti fotografie e filmati ma che - sino ad ora - sono rimaste lettera morta. Non dovrebbe verificarsi un precedente per prendere in seria considerazione i rischi che vengono segnalati dai cittadini: ora, però, essendosi verificato l'incendio alla cisterna a pochi metri dal centro abitato è il caso di prendere in seria considerazione quanto denuncia il nostro concittadino.
L'attenzione viene posta sulla zona mercato. Il nostro concittadino ha denunciato un «serio ed incombente pericolo di pubblica incolumità in riferimento ai rischi di esplosione, disastro ambientale e infortunistica stradale». Nessuna esagerazione in queste parole ma solo una sollecitazione a valutare i reali rischi che si corrono lì, in particolare il sabato durante lo svolgimento del mercato settimanale, in ragione della presenza di un distributore di carburanti proprio a ridosso dell'area adibita a mercato. Un distributore di carburanti che, è bene precisare, ha tutte le autorizzazioni e che è in funzione da prima che si decidesse di spostare il mercato settimanale proprio nella zona circostante.
Spesso, come certificato da alcune fotografie scattate nel maggio scorso, lo scarico dei carburanti avviene anche di sabato, quando il mercato è in pieno svolgimento. Una fase molto delicata e pericolosa che dovrebbe avvenire in assoluta sicurezza. Sicurezza: parola chiave della denuncia del nostro concittadino. Quella sicurezza per la quale si scelse di spostare il mercato nella zona di via Santa Maria e vie attigue. «La sicurezza passiva dei fruitori del mercato e degli stessi mercatali non esiste» si legge nella denuncia che porta la data del 22 maggio scorso.
Il nostro concittadino, esperto di sicurezza e rischi in ambito infortunistico - assicurativo, circostanzia i motivi per i quali avere il mercato su quella via è altamente pericoloso.
«L'area destinata alla vendita di prodotti alimentari e non è posizionata a ridosso e attigua alla zona di scarico carburanti, nello specifico gas gpl della relativa stazione di servizio, che più volte ha eseguito lo scarico di detto combustibile in pieno svolgimento del mercato; l'area mercatale è posizionata nelle vicinanze della complanare che risulta nelle ore dello svolgimento del mercato eccessivamente trafficata da autovetture, camion di ogni dimensione e mezzi agricoli. La complanare che nel tratto interessato dal mercato e dalla stazione di servizio non possiede una adeguata protezione (paracarro) per il contenimento di una eventuale uscita di strada da parte dei veicoli pesanti che circolano sulla adiacente sp 231» si legge nella denuncia.
Cosa sarebbe accaduto se l'incendio si fosse verificato di sabato e più a ridosso della zona mercatale? Si ha idea delle dimensioni della strage che si sarebbe verificata? Il consiglio comunale più volte si è espresso sulla impossibilità di spostare (almeno temporaneamente) il mercato dall'attuale zona. Oggi c'è il commissario prefettizio il quale si è già espresso in valutazioni relative alla sicurezza in città decidendo la chiusura degli impianti sportivi affinché si svolgessero dei lavori a garanzia, appunto, della sicurezza di fruitori ed avventori.
Oggi sottoponiamo all'attenzione del commissario prefettizio la valutazione della sicurezza nella zona mercato. Lei che ha i poteri del consiglio comunale può rispondere alla denuncia del nostro concittadino.
A Corato si sarebbe potuta verificare una situazione molto simile se non più drammatica.
L'autocisterna si è incendiata all'alba sulla Corato - Trani. Una zona poco abitata ma comunque abitata. «Abbiamo avuto molta paura. L'autista chiamava aiuto, aveva intuito la gravità del fatto. Abbiamo subito chiamato i pompieri. Quando ho capito che la situazione era molto pericolosa ho chiesto a mia moglie di allontanarsi il più possibile: se la cisterna fosse scoppiata sarebbe stato un vero disastro» racconta un testimone oculare dei momenti di concitazione dovuti al pericoloso incendio. E ci dice: «Anche i vigili del fuoco sembravano molto preoccupati». Non siamo riusciti a reperire notizie che chiariscano se la cisterna fosse carica o scarica. La preoccupazione intercettata dal testimone, tuttavia, ci lascia intendere che si trattasse di una situazione molto rischiosa. Cosa sarebbe accaduto se un problema simile, fortunatamente risoltosi senza conseguenze, fosse accaduto in una zona densamente frequentata?
Se lo chiede un nostro concittadino che già da molti mesi, in tempi non sospetti, aveva iniziato a sollevare il problema scrivendo al Comune, alle forze dell'ordine e a tutti coloro che hanno il compito di proteggere l'incolumità dei concittadini. Lettere circostanziate, precise, documentate alle quali sono state allegate anche eloquenti fotografie e filmati ma che - sino ad ora - sono rimaste lettera morta. Non dovrebbe verificarsi un precedente per prendere in seria considerazione i rischi che vengono segnalati dai cittadini: ora, però, essendosi verificato l'incendio alla cisterna a pochi metri dal centro abitato è il caso di prendere in seria considerazione quanto denuncia il nostro concittadino.
L'attenzione viene posta sulla zona mercato. Il nostro concittadino ha denunciato un «serio ed incombente pericolo di pubblica incolumità in riferimento ai rischi di esplosione, disastro ambientale e infortunistica stradale». Nessuna esagerazione in queste parole ma solo una sollecitazione a valutare i reali rischi che si corrono lì, in particolare il sabato durante lo svolgimento del mercato settimanale, in ragione della presenza di un distributore di carburanti proprio a ridosso dell'area adibita a mercato. Un distributore di carburanti che, è bene precisare, ha tutte le autorizzazioni e che è in funzione da prima che si decidesse di spostare il mercato settimanale proprio nella zona circostante.
Spesso, come certificato da alcune fotografie scattate nel maggio scorso, lo scarico dei carburanti avviene anche di sabato, quando il mercato è in pieno svolgimento. Una fase molto delicata e pericolosa che dovrebbe avvenire in assoluta sicurezza. Sicurezza: parola chiave della denuncia del nostro concittadino. Quella sicurezza per la quale si scelse di spostare il mercato nella zona di via Santa Maria e vie attigue. «La sicurezza passiva dei fruitori del mercato e degli stessi mercatali non esiste» si legge nella denuncia che porta la data del 22 maggio scorso.
Il nostro concittadino, esperto di sicurezza e rischi in ambito infortunistico - assicurativo, circostanzia i motivi per i quali avere il mercato su quella via è altamente pericoloso.
«L'area destinata alla vendita di prodotti alimentari e non è posizionata a ridosso e attigua alla zona di scarico carburanti, nello specifico gas gpl della relativa stazione di servizio, che più volte ha eseguito lo scarico di detto combustibile in pieno svolgimento del mercato; l'area mercatale è posizionata nelle vicinanze della complanare che risulta nelle ore dello svolgimento del mercato eccessivamente trafficata da autovetture, camion di ogni dimensione e mezzi agricoli. La complanare che nel tratto interessato dal mercato e dalla stazione di servizio non possiede una adeguata protezione (paracarro) per il contenimento di una eventuale uscita di strada da parte dei veicoli pesanti che circolano sulla adiacente sp 231» si legge nella denuncia.
Cosa sarebbe accaduto se l'incendio si fosse verificato di sabato e più a ridosso della zona mercatale? Si ha idea delle dimensioni della strage che si sarebbe verificata? Il consiglio comunale più volte si è espresso sulla impossibilità di spostare (almeno temporaneamente) il mercato dall'attuale zona. Oggi c'è il commissario prefettizio il quale si è già espresso in valutazioni relative alla sicurezza in città decidendo la chiusura degli impianti sportivi affinché si svolgessero dei lavori a garanzia, appunto, della sicurezza di fruitori ed avventori.
Oggi sottoponiamo all'attenzione del commissario prefettizio la valutazione della sicurezza nella zona mercato. Lei che ha i poteri del consiglio comunale può rispondere alla denuncia del nostro concittadino.