Vita di Città
Necropoli di san Magno a Corato: conclusi i lavori di sfalcio dell'erba
Per la prima volta è stato effettuato un sopralluogo congiunto tra gli Enti competenti
Corato - mercoledì 14 agosto 2024
10.30 Comunicato Stampa
Si sono conclusi i lavori di sfalcio dell'erba infestante nelle aree di proprietà comunale della necropoli di san Magno, sottoposta a vincolo di tutela diretta e indiretta, a seguito di un protocollo di intesa tra il Comune di Corato, IV Settore, Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bari.
Per la prima volta è stato effettuato un sopralluogo congiunto tra gli Enti competenti, che si è tenuto l'11 luglio, frutto di una serrata l'interlocuzione avviata mesi prima.
Si è constatata la necessità di intervenire in maniera sinergica per rendere fruibili i beni archeologici e scongiurare eventuali incendi nelle aree in oggetto, per cui si è proceduto allo sfalcio dell'erba infestante, secondo le prescrizioni fornite da Parco Nazionale Alta Murgia e Sabap BA, relativamente alle evidenze archeologiche ricadenti nell'area del Fg. 100 che risultano oggetto di percorsi di visita.
Delle tombe in oggetto sono state messe in evidenza l'area del tumulo e della cella e resi fruibili percorsi di accesso alle evidenze archeologiche.
I lavori, eseguiti dall'ASIPU, si sono effettuati in sinergia grazie al coordinamento tra Caterina Annese, funzionario Sabap BA, Francesco Tarantini, Presidente Parco Nazionale Alta Murgia, Vito Spano, Direttore f.f. del Parco, Antonio Vendola, Dirigente IV Settore del Comune di Corato, Antonella Varesano, Assessore all'Urbanistica, Renato Bucci, Amministratore unico di ASIPU, e Serena Petrone, archeologa incaricata per la sorveglianza delle operazioni.
I criteri e le modalità stabilite nel protocollo d'intesa costituiscono un modello che sarà applicato alle altre evidenze archeologiche di proprietà comunale.
Il lavoro svolto è teso alla tutela del paesaggio e del nostro patrimonio culturale.
Per la prima volta è stato effettuato un sopralluogo congiunto tra gli Enti competenti, che si è tenuto l'11 luglio, frutto di una serrata l'interlocuzione avviata mesi prima.
Si è constatata la necessità di intervenire in maniera sinergica per rendere fruibili i beni archeologici e scongiurare eventuali incendi nelle aree in oggetto, per cui si è proceduto allo sfalcio dell'erba infestante, secondo le prescrizioni fornite da Parco Nazionale Alta Murgia e Sabap BA, relativamente alle evidenze archeologiche ricadenti nell'area del Fg. 100 che risultano oggetto di percorsi di visita.
Delle tombe in oggetto sono state messe in evidenza l'area del tumulo e della cella e resi fruibili percorsi di accesso alle evidenze archeologiche.
I lavori, eseguiti dall'ASIPU, si sono effettuati in sinergia grazie al coordinamento tra Caterina Annese, funzionario Sabap BA, Francesco Tarantini, Presidente Parco Nazionale Alta Murgia, Vito Spano, Direttore f.f. del Parco, Antonio Vendola, Dirigente IV Settore del Comune di Corato, Antonella Varesano, Assessore all'Urbanistica, Renato Bucci, Amministratore unico di ASIPU, e Serena Petrone, archeologa incaricata per la sorveglianza delle operazioni.
I criteri e le modalità stabilite nel protocollo d'intesa costituiscono un modello che sarà applicato alle altre evidenze archeologiche di proprietà comunale.
Il lavoro svolto è teso alla tutela del paesaggio e del nostro patrimonio culturale.