Politica
Movimento Schittulli: «Nostro pressing per smuovere una questione inspiegabilmente bloccata da due anni»
«Le imprese non devono essere ostacolate dalla politica, ma salvaguardate»
Corato - sabato 20 gennaio 2018
14.11
Nel corso del consiglio comunale del 18 gennaio il sindaco ha rivelato – finalmente – quali sarebbero stati i reali motivi per i quali il Movimento Schittulli ha scelto di defilarsi dalla maggioranza, negando il suo sostegno al primo cittadino e alla sua amministrazione, al punto da votarne la sfiducia.
Un chiarimento che le forze di opposizione chiedevano da tempo e a gran voce e che il sindaco aveva temporeggiato a fornire, forse nella speranza di poter ricucire la frattura politica.
Il casus belli, esplicitato dal sindaco, sarebbe il mancato inserimento nell'ordine del giorno del consiglio comunale del 10 novembre 2017, della modifica della convenzione tra Comune e Regeneration Home, la struttura socio assistenziale situata in via della Macina.
Il sindaco ha dichiarato di aver ricevuto pressioni dal Movimento Schittulli affinché si inserisse quel punto all'ordine del giorno del consiglio. A nostra domanda, rivolta al coordinatore del Movimento Schittulli Mario Matteo Malcangi, accompagnato dai consiglieri comunali dello stesso Movimento, Flora Maldera e Massimo Torelli, Malcangi ha risposto: «L'unica pressione che abbiamo esercitato – se è proprio il caso di definirla pressione - è stata finalizzata a che il primo cittadino togliesse dalla polvere una questione rimasta inspiegabilmente bloccata per due anni, senza che alcun atto amministrativo venisse adottato» ha riferito Malcangi.
«Se sollecitare l'amministrazione comunale a prendersi cura di un problema che riguarda una azienda che tanto ha investito per la realizzazione di un'opera e che potrebbe offrire tanti posti di lavoro, oltre che a qualificare la città stessa, può essere definita pressione, allora rivendichiamo di aver esercitato pressioni», ha continuato Malcangi.
«Da sempre il nostro Movimento ha ritenuto che il mondo dell'impresa, coloro che investono sul nostro territorio e che scelgono di intraprendere il difficile percorso imprenditoriale non debbano essere ostacolati dalla politica, ma salvaguardati» ha spiegato Malcangi.
«La Regeneration Home oggi non riesce ad esprimere a pieno le sue potenzialità a causa della mancanza di alcune autorizzazioni che il Comune dovrebbe fornire e rispetto alle quali ancora prende tempo, nonostante i pareri della Regione secondo i quali è il Comune a dover muovere i suoi passi. Non abbiamo chiesto nulla che non fosse già stato comunicato dalla Regione. Si sono svolte diverse riunioni di commissione, anche congiunte, per fornire all'azienda tutte le necessarie autorizzazioni e consentire che all'interno di essa potesse essere praticata anche attività ambulatoriale e operatoria. Occorre ora soltanto un piccolissimo passaggio, ossia la modifica della convenzione tra il Comune e l'azienda, per sbloccare un meccanismo frenato da almeno due anni. Un passaggio rapido, propedeutico all'approvazione in consiglio comunale, sul quale l'amministrazione, inspiegabilmente, si è voluta fermare. In più occasioni il sindaco ci aveva assicurato che l'arrivo in consiglio comunale dell'argomento sarebbe stata imminente, ma quel provvedimento non è mai arrivato. Perché? Quali sono i motivi reali? A fronte di questa "slealtà" amministrativa non potevamo continuare a sostenere il sindaco e la sua amministrazione, colpevolmente inerte nel darsi da fare per risolvere una questione a vantaggio dei cittadini e della città. Il Movimento Schittulli non si è attivato solo nell'interesse dell'azienda, ma soprattutto nell'interesse della cittadinanza che, dal pieno svolgimento delle attività all'interno della Regeneretion Home ricaverebbe benefici sul piano dell'occupazione, dello sviluppo economico e dei servizi che la stessa azienda si impegna a fornire verso i cittadini meno abbienti» spiegano gli esponenti del Movimento Schittulli.
Nelle ultime ore, il primo cittadino ha evidenziato che il "pressing" del Movimento Schittulli si sarebbe trasformato in una "marcatura ad uomo" verso gli esponenti di Direzione Italia.
Accuse che il Movimento Schittulli rispedisce al mittente.
«Come mai Direzione Italia si è sentita marcata stretta dal Movimento Schittulli? Tutti, a partire dai presidenti delle commissioni Loiodice e Pomodoro, avevano rimarcato la necessità di doversi attivare immediatamente per sbloccare la situazione. Abbiamo richiamato ai propri doveri istituzionali i consiglieri a sostegno del sindaco, proprio come fece con noi il presidente Ignazio Salerno convocando l'assise in un giorno di indisponibilità dei nostri consiglieri. I nostri rappresentanti, proprio spinti da quel dovere istituzionale, si presentarono in consiglio. Scoprimmo successivamente che la data di convocazione era inderogabile per consentire al gruppo di amici/consiglieri di Direzione Italia di partecipare ad una gita di partito a Bruxelles. E noi saremmo i voltafaccia? Noi che, pur di evitare una crisi amministrativa, abbiamo rinunciato alla presidenza di una commissione consiliare e accettato di essere presi in giro dall'atteggiamento di sindaco e consiglieri a suo sostegno? Il sindaco e i "suoi" si convincano di essere gli unici responsabili di questo momento di crisi amministrativa».
Un chiarimento che le forze di opposizione chiedevano da tempo e a gran voce e che il sindaco aveva temporeggiato a fornire, forse nella speranza di poter ricucire la frattura politica.
Il casus belli, esplicitato dal sindaco, sarebbe il mancato inserimento nell'ordine del giorno del consiglio comunale del 10 novembre 2017, della modifica della convenzione tra Comune e Regeneration Home, la struttura socio assistenziale situata in via della Macina.
Il sindaco ha dichiarato di aver ricevuto pressioni dal Movimento Schittulli affinché si inserisse quel punto all'ordine del giorno del consiglio. A nostra domanda, rivolta al coordinatore del Movimento Schittulli Mario Matteo Malcangi, accompagnato dai consiglieri comunali dello stesso Movimento, Flora Maldera e Massimo Torelli, Malcangi ha risposto: «L'unica pressione che abbiamo esercitato – se è proprio il caso di definirla pressione - è stata finalizzata a che il primo cittadino togliesse dalla polvere una questione rimasta inspiegabilmente bloccata per due anni, senza che alcun atto amministrativo venisse adottato» ha riferito Malcangi.
«Se sollecitare l'amministrazione comunale a prendersi cura di un problema che riguarda una azienda che tanto ha investito per la realizzazione di un'opera e che potrebbe offrire tanti posti di lavoro, oltre che a qualificare la città stessa, può essere definita pressione, allora rivendichiamo di aver esercitato pressioni», ha continuato Malcangi.
«Da sempre il nostro Movimento ha ritenuto che il mondo dell'impresa, coloro che investono sul nostro territorio e che scelgono di intraprendere il difficile percorso imprenditoriale non debbano essere ostacolati dalla politica, ma salvaguardati» ha spiegato Malcangi.
«La Regeneration Home oggi non riesce ad esprimere a pieno le sue potenzialità a causa della mancanza di alcune autorizzazioni che il Comune dovrebbe fornire e rispetto alle quali ancora prende tempo, nonostante i pareri della Regione secondo i quali è il Comune a dover muovere i suoi passi. Non abbiamo chiesto nulla che non fosse già stato comunicato dalla Regione. Si sono svolte diverse riunioni di commissione, anche congiunte, per fornire all'azienda tutte le necessarie autorizzazioni e consentire che all'interno di essa potesse essere praticata anche attività ambulatoriale e operatoria. Occorre ora soltanto un piccolissimo passaggio, ossia la modifica della convenzione tra il Comune e l'azienda, per sbloccare un meccanismo frenato da almeno due anni. Un passaggio rapido, propedeutico all'approvazione in consiglio comunale, sul quale l'amministrazione, inspiegabilmente, si è voluta fermare. In più occasioni il sindaco ci aveva assicurato che l'arrivo in consiglio comunale dell'argomento sarebbe stata imminente, ma quel provvedimento non è mai arrivato. Perché? Quali sono i motivi reali? A fronte di questa "slealtà" amministrativa non potevamo continuare a sostenere il sindaco e la sua amministrazione, colpevolmente inerte nel darsi da fare per risolvere una questione a vantaggio dei cittadini e della città. Il Movimento Schittulli non si è attivato solo nell'interesse dell'azienda, ma soprattutto nell'interesse della cittadinanza che, dal pieno svolgimento delle attività all'interno della Regeneretion Home ricaverebbe benefici sul piano dell'occupazione, dello sviluppo economico e dei servizi che la stessa azienda si impegna a fornire verso i cittadini meno abbienti» spiegano gli esponenti del Movimento Schittulli.
Nelle ultime ore, il primo cittadino ha evidenziato che il "pressing" del Movimento Schittulli si sarebbe trasformato in una "marcatura ad uomo" verso gli esponenti di Direzione Italia.
Accuse che il Movimento Schittulli rispedisce al mittente.
«Come mai Direzione Italia si è sentita marcata stretta dal Movimento Schittulli? Tutti, a partire dai presidenti delle commissioni Loiodice e Pomodoro, avevano rimarcato la necessità di doversi attivare immediatamente per sbloccare la situazione. Abbiamo richiamato ai propri doveri istituzionali i consiglieri a sostegno del sindaco, proprio come fece con noi il presidente Ignazio Salerno convocando l'assise in un giorno di indisponibilità dei nostri consiglieri. I nostri rappresentanti, proprio spinti da quel dovere istituzionale, si presentarono in consiglio. Scoprimmo successivamente che la data di convocazione era inderogabile per consentire al gruppo di amici/consiglieri di Direzione Italia di partecipare ad una gita di partito a Bruxelles. E noi saremmo i voltafaccia? Noi che, pur di evitare una crisi amministrativa, abbiamo rinunciato alla presidenza di una commissione consiliare e accettato di essere presi in giro dall'atteggiamento di sindaco e consiglieri a suo sostegno? Il sindaco e i "suoi" si convincano di essere gli unici responsabili di questo momento di crisi amministrativa».