Attualità
Monumento alle vittime del disastro ferroviario, se ne parla dopo le elezioni. VIDEO
Stamattina l'incontro a Bari tra Città Metropolitana e parenti delle vittime
Corato - martedì 23 gennaio 2018
17.15
Fraintendimenti e incomprensioni tra la Città Metropolitana di Bari e i parenti delle vittime della strage ferroviaria sulla tratta Andria-Corato del 12 luglio 2016. Sul banco degli imputati è finita la proposta dell'ex Provincia di Bari di bandire un concorso pubblico per la costruzione di un monumento in ricordo dei morti in quel tragico incidente, con lo stanziamento di 5.000 Euro come contributo per la realizzazione dell'opera.
A generare il rancore dei parenti delle vittime sono state le tempistiche del bando, annunciato nel mese in corso, a loro dire troppo vicine alla data del 4 marzo 2018, in cui gli italiani verranno chiamati alle urne per le elezioni politiche. Le preoccupazioni erano, dunque, legate alla possibilità che la politica potesse in qualche modo sfruttare la memoria delle vittime del disastro di Ferrotramviaria per dare lustro alla campagna elettorale.
Questi i temi a centro del dibattito che si è tenuto stamattina presso la sala giunta della Città Metropolitana tra i consiglieri metropolitani Cavone e Pietroforte e l'associazione Astip, che si occupa di mantenere vivo il ricordo delle vittime ed evitare spiacevoli speculazioni. «La Città Metropolitana dopo il primo anno dalla tragedia non ha pensato di fare niente in memoria delle vittime - dice Daniela Castellano, presidente di Astip (Associazione Strage Treni in Puglia 12 luglio 2016). Abbiamo richiesto di intitolare una piazza ai nostri cari morti, un atto a cui la città capoluogo doveva pensare a prescindere dalla costruzione o meno del monumento in questione. In relazione a questa proposta, inoltre, ci sorprende vedere che un bando di concorso per la costruzione di un monumento arrivi in prossimità della campagna elettorale, e vorremmo evitare che la memoria dei nostri cari venisse sfruttata per altri fini».
Un'accusa pesante, quella che muove l'Astip alla Città Metropolitana e su cui Michelangelo Cavone, nella duplice veste di presidente del Consiglio Comunale di Bari ed ex delegato del sindaco metropolitano ai trasporti, prova a fare luce. «Questa iniziativa - spiega Cavone - parte ben prima della campagna elettorale: nel febbraio 2017 fu inserito un capitolo di bilancio che doveva portare alla pubblicazione di un'idea in ricordo delle vittime. L'intenzione della Città Metropolitana di omaggiare la memoria delle vittime c'è sempre stata, e col sindaco abbiamo approvato questo bilancio che prevedeva lo stanziamento di 5.000 Euro per la costruzione di un'opera d'arte in memoria delle vittime. Non è, quindi, in nessun modo un'iniziativa elettorale; abbiamo convocato questo incontro per fare chiarezza e trovare una soluzione condivisa. L'obiettivo era dare un segnale di vicinanza alle famiglie delle vittime, e ci scusiamo se abbiamo urtato la loro sensibilità; ci teniamo comunque a precisare che è stato un atto in assoluta buonafede, e che mai abbiamo avuto intenzione di far campagna elettorale su una tragedia di queste proporzioni. Da presidente del Consiglio Comunale di Bari, inoltre, farò mia la richiesta di intitolare una piazza ai morti del 12 luglio».
Dopo un dibattito lungo e fruttuoso, le parti sono pervenute alla decisione di «Sospendere il bando fino alla fine della campagna elettorale - come spiega ancora Daniela Castellano - e rimandarlo a dopo le elezioni. Abbiamo trovato un ragionevole punto d'incontro e ora decideremo insieme anche il luogo dove verrà posizionato questo monumento in ricordo dei nostri parenti e amici morti il 12 luglio 2016».
Il tutto, quindi, verrà deciso entro una decina di giorni. La consigliera Francesca Pietroforte ha fissato con Astip entro l'8 febbraio i termini per far pervenire le loro proposte sul dove sorgerà il monumento nell'ambito territoriale della città di Corato.
A generare il rancore dei parenti delle vittime sono state le tempistiche del bando, annunciato nel mese in corso, a loro dire troppo vicine alla data del 4 marzo 2018, in cui gli italiani verranno chiamati alle urne per le elezioni politiche. Le preoccupazioni erano, dunque, legate alla possibilità che la politica potesse in qualche modo sfruttare la memoria delle vittime del disastro di Ferrotramviaria per dare lustro alla campagna elettorale.
Questi i temi a centro del dibattito che si è tenuto stamattina presso la sala giunta della Città Metropolitana tra i consiglieri metropolitani Cavone e Pietroforte e l'associazione Astip, che si occupa di mantenere vivo il ricordo delle vittime ed evitare spiacevoli speculazioni. «La Città Metropolitana dopo il primo anno dalla tragedia non ha pensato di fare niente in memoria delle vittime - dice Daniela Castellano, presidente di Astip (Associazione Strage Treni in Puglia 12 luglio 2016). Abbiamo richiesto di intitolare una piazza ai nostri cari morti, un atto a cui la città capoluogo doveva pensare a prescindere dalla costruzione o meno del monumento in questione. In relazione a questa proposta, inoltre, ci sorprende vedere che un bando di concorso per la costruzione di un monumento arrivi in prossimità della campagna elettorale, e vorremmo evitare che la memoria dei nostri cari venisse sfruttata per altri fini».
Un'accusa pesante, quella che muove l'Astip alla Città Metropolitana e su cui Michelangelo Cavone, nella duplice veste di presidente del Consiglio Comunale di Bari ed ex delegato del sindaco metropolitano ai trasporti, prova a fare luce. «Questa iniziativa - spiega Cavone - parte ben prima della campagna elettorale: nel febbraio 2017 fu inserito un capitolo di bilancio che doveva portare alla pubblicazione di un'idea in ricordo delle vittime. L'intenzione della Città Metropolitana di omaggiare la memoria delle vittime c'è sempre stata, e col sindaco abbiamo approvato questo bilancio che prevedeva lo stanziamento di 5.000 Euro per la costruzione di un'opera d'arte in memoria delle vittime. Non è, quindi, in nessun modo un'iniziativa elettorale; abbiamo convocato questo incontro per fare chiarezza e trovare una soluzione condivisa. L'obiettivo era dare un segnale di vicinanza alle famiglie delle vittime, e ci scusiamo se abbiamo urtato la loro sensibilità; ci teniamo comunque a precisare che è stato un atto in assoluta buonafede, e che mai abbiamo avuto intenzione di far campagna elettorale su una tragedia di queste proporzioni. Da presidente del Consiglio Comunale di Bari, inoltre, farò mia la richiesta di intitolare una piazza ai morti del 12 luglio».
Dopo un dibattito lungo e fruttuoso, le parti sono pervenute alla decisione di «Sospendere il bando fino alla fine della campagna elettorale - come spiega ancora Daniela Castellano - e rimandarlo a dopo le elezioni. Abbiamo trovato un ragionevole punto d'incontro e ora decideremo insieme anche il luogo dove verrà posizionato questo monumento in ricordo dei nostri parenti e amici morti il 12 luglio 2016».
Il tutto, quindi, verrà deciso entro una decina di giorni. La consigliera Francesca Pietroforte ha fissato con Astip entro l'8 febbraio i termini per far pervenire le loro proposte sul dove sorgerà il monumento nell'ambito territoriale della città di Corato.