Attualità
«Mi odia ma lo rifarei ancora». Daniela, la mamma che ha fatto arrestare suo figlio per salvarlo
La storia di Daniela e di suo figlio ormai è un caso nazionale
Corato - domenica 3 dicembre 2017
15.30
Non capita tutti i giorni che una madre consegni suo figlio nelle mani delle forze dell'ordine per farlo arrestare. Per farlo ci vuole tanto coraggio, tanta fiducia nelle istituzioni e soprattutto un amore sconfinato verso il proprio figlio.
Consegnare suo figlio al carcere e perdere la sua fiducia non è certamente un sollievo per Daniela, madre di Michael. Ma il cuore di una mamma sa quando il proprio figlio è in pericolo e, con una salomonica saggezza, fa di tutto per salvarlo.
La storia di Daniela e di suo figlio Michael è diventato un caso di interesse nazionale. Una storia raccontata sulle colonne dei più blasonati giornali nazionali ed oggi persino sugli schermi di Rai 1. Perché il messaggio di Daniela è un messaggio d'amore davvero tanto grande.
In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Daniela Manzitti ha ribadito di non essere pentita.
Michael era latitante da tre mesi. Era scappato dai domiciliari dove era detenuto per rapina, furto e spaccio ed era andato a Terlizzi per assistere all'ecografia della sua compagna che lo sta per rendere padre.
«Tornando indietro lo rifarei» ha detto Daniela Manzitti a Corriere.
«Michael fa uso di stupefacenti, vorrei che don Mazzi lo accogliesse nella sua comunità: se per lui c'è una speranza, è solo andando via dal paese, dove non può essere altro che quello che è stato finora».
Daniela riconosce di aver avuto delle responsabilità nella crescita tormentata del figlio: «Non voglio dire che è una vittima o che si è fatto trascinare. Ma l'infanzia è stata quella che è stata e io ho le mie responsabilità: dopo suo padre, ho avuto un compagno molto violento che ho lasciato quando è nato il mio terzo figlio. Poi, ho sempre lavorato di notte, come vigilante, di giorno ero stanca e forse non ho visto quello che avrei dovuto vedere. Ora spero che qualcuno gli dia una seconda possibilità»
Forse una via d'uscita per Michael c'è. E forse è lì, dove è stato arrestato dalle forze dell'ordine. In quell'ecografia, nel grembo della sua compagna che lo renderà padre. Forse è lì che riconoscerà il gesto d'amore di un genitore per il proprio figlio.
Consegnare suo figlio al carcere e perdere la sua fiducia non è certamente un sollievo per Daniela, madre di Michael. Ma il cuore di una mamma sa quando il proprio figlio è in pericolo e, con una salomonica saggezza, fa di tutto per salvarlo.
La storia di Daniela e di suo figlio Michael è diventato un caso di interesse nazionale. Una storia raccontata sulle colonne dei più blasonati giornali nazionali ed oggi persino sugli schermi di Rai 1. Perché il messaggio di Daniela è un messaggio d'amore davvero tanto grande.
In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Daniela Manzitti ha ribadito di non essere pentita.
Michael era latitante da tre mesi. Era scappato dai domiciliari dove era detenuto per rapina, furto e spaccio ed era andato a Terlizzi per assistere all'ecografia della sua compagna che lo sta per rendere padre.
«Tornando indietro lo rifarei» ha detto Daniela Manzitti a Corriere.
«Michael fa uso di stupefacenti, vorrei che don Mazzi lo accogliesse nella sua comunità: se per lui c'è una speranza, è solo andando via dal paese, dove non può essere altro che quello che è stato finora».
Daniela riconosce di aver avuto delle responsabilità nella crescita tormentata del figlio: «Non voglio dire che è una vittima o che si è fatto trascinare. Ma l'infanzia è stata quella che è stata e io ho le mie responsabilità: dopo suo padre, ho avuto un compagno molto violento che ho lasciato quando è nato il mio terzo figlio. Poi, ho sempre lavorato di notte, come vigilante, di giorno ero stanca e forse non ho visto quello che avrei dovuto vedere. Ora spero che qualcuno gli dia una seconda possibilità»
Forse una via d'uscita per Michael c'è. E forse è lì, dove è stato arrestato dalle forze dell'ordine. In quell'ecografia, nel grembo della sua compagna che lo renderà padre. Forse è lì che riconoscerà il gesto d'amore di un genitore per il proprio figlio.