Ambiente
Mascherine e guanti buttati per strada, Legambiente teme ripercussioni sull'ambiente
La nota del circolo Angelo Vassallo
Corato - martedì 5 maggio 2020
12.38 Comunicato Stampa
L'inizio della fase 2 deve necessariamente coincidere con una maggiore consapevolezza riguardo le modalità di smaltimento di guanti e mascherine, che alcuni cittadini incautamente buttano per terra in prossimità dei vari punti vendita, come la nostra galleria documenta
Il loro utilizzo è raccomandato quando, nonostante l'applicazione delle misure di prevenzione e protezione collettive, i rischi cosiddetti "residui" non sono eliminati o ridotti a livelli accettabili e devono essere ulteriormente contenuti. Affinché siano effettivamente minimizzati i casi di potenziale infezione, devono anche essere correttamente smaltiti. La circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020 specifica che: "dopo l'uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto" anche quando non sono stati utilizzati per finalità sanitarie, ma esclusivamente di pulizia dei locali non sanitari potenzialmente contaminati. La nostra preoccupazione è che, con l'apertura degli esercizi che potranno vendere cibo d'asporto, assisteremo ad un incremento di rifiuti di materiale plastico, polistirolo e alluminio utilizzati per il monouso e ad un loro non corretto smaltimento con pesanti ripercurssioni sull'ambiente. Chiediamo pertanto alle associazioni di categoria e agli esercenti di dare la preferenza, ove possibile, a materiali compostabili e/o riciclabili e a farsi portavoce presso i propri clienti di comportamenti responsabili nei confronti della salute pubblica e dell'ambiente.
Se vorranno, potranno affiggere nei loro locali la locandina predisposta dal nostro Circolo disponibile sulla nostra pagina Facebook promuovere una campagna di sensibilizzazione per un corretto smaltimento dei monouso.
Anche una situazione così difficile può tradursi in un'occasione importante per ripensare a nuovi modelli di produzione e di consumo sostenibile
Ricordiamo che i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sono attrezzature utilizzate allo scopo di tutelare la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini (guanti, occhiali, visiere, maschere facciali filtranti, scarpe, ecc.).Il loro utilizzo è raccomandato quando, nonostante l'applicazione delle misure di prevenzione e protezione collettive, i rischi cosiddetti "residui" non sono eliminati o ridotti a livelli accettabili e devono essere ulteriormente contenuti. Affinché siano effettivamente minimizzati i casi di potenziale infezione, devono anche essere correttamente smaltiti. La circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020 specifica che: "dopo l'uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto" anche quando non sono stati utilizzati per finalità sanitarie, ma esclusivamente di pulizia dei locali non sanitari potenzialmente contaminati. La nostra preoccupazione è che, con l'apertura degli esercizi che potranno vendere cibo d'asporto, assisteremo ad un incremento di rifiuti di materiale plastico, polistirolo e alluminio utilizzati per il monouso e ad un loro non corretto smaltimento con pesanti ripercurssioni sull'ambiente. Chiediamo pertanto alle associazioni di categoria e agli esercenti di dare la preferenza, ove possibile, a materiali compostabili e/o riciclabili e a farsi portavoce presso i propri clienti di comportamenti responsabili nei confronti della salute pubblica e dell'ambiente.
Se vorranno, potranno affiggere nei loro locali la locandina predisposta dal nostro Circolo disponibile sulla nostra pagina Facebook promuovere una campagna di sensibilizzazione per un corretto smaltimento dei monouso.
Anche una situazione così difficile può tradursi in un'occasione importante per ripensare a nuovi modelli di produzione e di consumo sostenibile