Politica
Malcangi (Sud al Centro): "Siamo pronti a fare la nostra parte nel cambiamento"
Il coordinatore del secondo partito della coalizione a sostegno di Vito Bovino si esprime sul futuro
Corato - mercoledì 23 settembre 2020
11.32
Voglia di cambiamento e determinazione a svolgere un ruolo politico che possa agevolarlo, così come era in animo dall'inizio della campagna elettorale.
Mario Matteo Malcangi, a nome di tutto il partito "Sud al Centro", secondo partito della coalizione a sostegno di Vito Bovino, è consapevole del ruolo determinante che le liste che hanno sostenuto il terzo candidato sindaco più suffragato possano rivestire in quel cammino verso il cambiamento auspicato sin già dai palchi della campagna elettorale.
L'idea è quella di perseguire l'obiettivo proposto: dare a Corato una nuova direzione. Non sarà possibile farlo con Vito Bovino sindaco ma non è escluso che si possa fare con Corrado De Benedittis, figura in netta soluzione di continuità rispetto al passato e volto di una decisa rottura con il passato.
"Siamo pronti a fare la nostra parte nel cambiamento" afferma Malcangi. "Non siamo il partito del no. Ci piace esprimere parole di favore e non parole di contrasto per questo preferiamo parlare di un nostro percorso verso un cambiamento e non contro una restaurazione del passato", continua l'esponente di Sud al Centro.
"Gli elettori ci hanno affidato la responsabilità di esprimere un consigliere comunale. Onoreremo gli scranni del consiglio con una attività politica propositiva, seria ma al contempo determinata. Non chiuderemo le porte a chi ci chiederà una mano per definire un quadro di cambiamento, perché fa parte del nostro essere moderati, perché fa parte del nostro modo di fare politica. Non ci siamo mai tirati indietro quando si è trattato di spendersi a favore della città e non lo faremo neanche adesso" ha continuato Malcangi.
A bocce ferme abbiamo sottoposto all'ex assessore e consigliere provinciale alcune domande in merito al ruolo che il suo partito intende rivestire in questa fase verso il ballottaggio.
Quale sarà la vostra posizione in questa fase verso il ballottaggio?
Nessuna valutazione può prescindere da un confronto serio all'interno della coalizione e all'interno del nostro gruppo politico. Valuteremo serenamente senza tuttavia tradire il principio che ci ha portato a sostenere il progetto politico di Vito Bovino. Il turno di ballottaggio, come è noto, rappresenta un momento cruciale della vita politica cittadina. Il ventaglio delle proposte si riduce a due sole alternative e chiunque sia il futuro sindaco di Corato non può non tenere conto degli oltre 6700 coratini che hanno scelto di dare fiducia alla nostra idea di fare politica.
Il vostro partito si colloca perfettamente al centro tra le due coalizioni che concorreranno per il ballottaggio. Da quale dei due candidati sindaci vorrebbe essere contattato?
Abbiamo ribadito in più circostanze l'esigenza di cambiamento per la nostra città. La stessa nostra decisione di far parte di una coalizione in rottura con il passato è il segno di quanto importante per noi sia voltare pagina. La domanda, dunque, sembra essere retorica. Dei due candidati al ballottaggio, uno solo rappresenta il cambiamento. Se proprio dovesse arrivare un contatto, ci piacerebbe che provenisse da chi vuole imprimere una nuova direzione alla città.
E se questo contatto non dovesse arrivare? Vi limitereste all'opposizione?
Il coinvolgimento è alla base di ogni forma di sostegno. Le buone idee non hanno colori politici. Non avremo problemi di alcun tipo a premiare con il nostro sostegno tutte quelle iniziative e quei provvedimenti che possano essere utili alla comunità. D'altra parte non resteremo inerti se alla nostra attenzione giungeranno provvedimenti che riteniamo non opportuni nell'interesse generale.
Mario Matteo Malcangi, a nome di tutto il partito "Sud al Centro", secondo partito della coalizione a sostegno di Vito Bovino, è consapevole del ruolo determinante che le liste che hanno sostenuto il terzo candidato sindaco più suffragato possano rivestire in quel cammino verso il cambiamento auspicato sin già dai palchi della campagna elettorale.
L'idea è quella di perseguire l'obiettivo proposto: dare a Corato una nuova direzione. Non sarà possibile farlo con Vito Bovino sindaco ma non è escluso che si possa fare con Corrado De Benedittis, figura in netta soluzione di continuità rispetto al passato e volto di una decisa rottura con il passato.
"Siamo pronti a fare la nostra parte nel cambiamento" afferma Malcangi. "Non siamo il partito del no. Ci piace esprimere parole di favore e non parole di contrasto per questo preferiamo parlare di un nostro percorso verso un cambiamento e non contro una restaurazione del passato", continua l'esponente di Sud al Centro.
"Gli elettori ci hanno affidato la responsabilità di esprimere un consigliere comunale. Onoreremo gli scranni del consiglio con una attività politica propositiva, seria ma al contempo determinata. Non chiuderemo le porte a chi ci chiederà una mano per definire un quadro di cambiamento, perché fa parte del nostro essere moderati, perché fa parte del nostro modo di fare politica. Non ci siamo mai tirati indietro quando si è trattato di spendersi a favore della città e non lo faremo neanche adesso" ha continuato Malcangi.
A bocce ferme abbiamo sottoposto all'ex assessore e consigliere provinciale alcune domande in merito al ruolo che il suo partito intende rivestire in questa fase verso il ballottaggio.
Quale sarà la vostra posizione in questa fase verso il ballottaggio?
Nessuna valutazione può prescindere da un confronto serio all'interno della coalizione e all'interno del nostro gruppo politico. Valuteremo serenamente senza tuttavia tradire il principio che ci ha portato a sostenere il progetto politico di Vito Bovino. Il turno di ballottaggio, come è noto, rappresenta un momento cruciale della vita politica cittadina. Il ventaglio delle proposte si riduce a due sole alternative e chiunque sia il futuro sindaco di Corato non può non tenere conto degli oltre 6700 coratini che hanno scelto di dare fiducia alla nostra idea di fare politica.
Il vostro partito si colloca perfettamente al centro tra le due coalizioni che concorreranno per il ballottaggio. Da quale dei due candidati sindaci vorrebbe essere contattato?
Abbiamo ribadito in più circostanze l'esigenza di cambiamento per la nostra città. La stessa nostra decisione di far parte di una coalizione in rottura con il passato è il segno di quanto importante per noi sia voltare pagina. La domanda, dunque, sembra essere retorica. Dei due candidati al ballottaggio, uno solo rappresenta il cambiamento. Se proprio dovesse arrivare un contatto, ci piacerebbe che provenisse da chi vuole imprimere una nuova direzione alla città.
E se questo contatto non dovesse arrivare? Vi limitereste all'opposizione?
Il coinvolgimento è alla base di ogni forma di sostegno. Le buone idee non hanno colori politici. Non avremo problemi di alcun tipo a premiare con il nostro sostegno tutte quelle iniziative e quei provvedimenti che possano essere utili alla comunità. D'altra parte non resteremo inerti se alla nostra attenzione giungeranno provvedimenti che riteniamo non opportuni nell'interesse generale.