Cultura
Luca Bellino e Silvia Luzi presentano "Il Cratere" a Spinazzola
“Il Cratere”, considerato tra le opere più belle passate alla Mostra del Cinema di Venezia 74
Corato - martedì 25 settembre 2018
12.30 Comunicato Stampa
Giovedì 27 settembre, alle 18 e 30 e alle 21 e 15, i registi Luca Bellino e Silvia Luzi presenteranno il film "Il Cratere" a Spinazzola, in occasione della rassegna di cinema D'Autore D'Estate AFC che si sta svolgendo presso il Cine-Teatro Supercinema. Seguirà la proiezione del film breve "Penalty" di Aldo Iuliano, pluripremiato in tutto il mondo, e del lungometraggio realizzato dagli ospiti della serata
"Il Cratere", considerato tra le opere più belle passate alla Mostra del Cinema di Venezia 74, ha trionfato nel più importante festival asiatico, il Tokyo
International Film Festival, unico film italiano della storia ad aver conseguito
questo risultato.
I protagonisti del "Il Cratere" sono Rosario e Sharon Caroccia, due attori non professionisti napoletani, padre e figlia nella vita reale. Si tratta di persone che interpretano sé stessi diventando due personaggi di una storia scritta, anche grazie all'incontro con loro. "Siamo all'interno di un racconto di grande
emotività dei protagonisti, di sentimenti, pulsioni e necessità straripante, che ci offrono l'occasione per riflettere sulle nuove forme cinematografiche, in un mondo in cui i confini si allargano e si strappano, ed è difficile tracciarne nuovi in maniera tale da delineare il contorno di un film documentario e separarlo nettamente dai film di finzione."
I Caroccia, ambulanti da fiera, tirano avanti a sostenersi e sostentarsi "Pure se sono cinquanta euro a serata"
Rosario, padre famiglia, sogna il riscatto attraverso le doti canore di sua figlia
Sharon, dodici anni, esca per i clienti e per i sogni di rivalsa sociale che nutrono le speranze di Rosario.
In questo film "i grandi" provano a vincere e perdere peluche e fluttuano nell'aria ipnotizzati dalla voce di Sharon.
Tuttavia scalare la vetta per il successo richiede sacrificio e ha bisogno di un piano dettagliato. È Rosario lo stratega, e detta legge e disciplina per sua figlia: Sharon non deve sprecare tempo invano
La ragazza ama cantare, ma vuole vivere la sua età, è attratta dal gioco con i suoi coetanei, dalla libertà
Per raccontare questa storia Luca Bellino e Silvia Luzi hanno scelto stile chiaro:
inquadrature strettissime, primi piani quasi asfissianti
Il cratere racconta l'intima natura torturatrice di due persone che vivono d'amore e incomunicabilità, tra sogno e umiliazione del quotidiano Rosario e Sharon non hanno né un buon piano, né diritti a cui appellarsi. Sono aggrappati all'altrove, all'immaginato e tanto agognato "altrove", ma la vita va avanti, come una giostra con scossoni violenti che fanno scoppiare la rabbia e le emozioni all'improvviso. Attraverso il racconto della tensione, meticolosissimo, l'oppressione di Rosario da interiore esplode sullo schermo, dove non può essere contenuta
"Il Cratere", considerato tra le opere più belle passate alla Mostra del Cinema di Venezia 74, ha trionfato nel più importante festival asiatico, il Tokyo
International Film Festival, unico film italiano della storia ad aver conseguito
questo risultato.
I protagonisti del "Il Cratere" sono Rosario e Sharon Caroccia, due attori non professionisti napoletani, padre e figlia nella vita reale. Si tratta di persone che interpretano sé stessi diventando due personaggi di una storia scritta, anche grazie all'incontro con loro. "Siamo all'interno di un racconto di grande
emotività dei protagonisti, di sentimenti, pulsioni e necessità straripante, che ci offrono l'occasione per riflettere sulle nuove forme cinematografiche, in un mondo in cui i confini si allargano e si strappano, ed è difficile tracciarne nuovi in maniera tale da delineare il contorno di un film documentario e separarlo nettamente dai film di finzione."
I Caroccia, ambulanti da fiera, tirano avanti a sostenersi e sostentarsi "Pure se sono cinquanta euro a serata"
Rosario, padre famiglia, sogna il riscatto attraverso le doti canore di sua figlia
Sharon, dodici anni, esca per i clienti e per i sogni di rivalsa sociale che nutrono le speranze di Rosario.
In questo film "i grandi" provano a vincere e perdere peluche e fluttuano nell'aria ipnotizzati dalla voce di Sharon.
Tuttavia scalare la vetta per il successo richiede sacrificio e ha bisogno di un piano dettagliato. È Rosario lo stratega, e detta legge e disciplina per sua figlia: Sharon non deve sprecare tempo invano
La ragazza ama cantare, ma vuole vivere la sua età, è attratta dal gioco con i suoi coetanei, dalla libertà
Per raccontare questa storia Luca Bellino e Silvia Luzi hanno scelto stile chiaro:
inquadrature strettissime, primi piani quasi asfissianti
Il cratere racconta l'intima natura torturatrice di due persone che vivono d'amore e incomunicabilità, tra sogno e umiliazione del quotidiano Rosario e Sharon non hanno né un buon piano, né diritti a cui appellarsi. Sono aggrappati all'altrove, all'immaginato e tanto agognato "altrove", ma la vita va avanti, come una giostra con scossoni violenti che fanno scoppiare la rabbia e le emozioni all'improvviso. Attraverso il racconto della tensione, meticolosissimo, l'oppressione di Rosario da interiore esplode sullo schermo, dove non può essere contenuta