Politica
Consiglio comunale minuto per minuto, prova d'appello per D'Introno
Riunione in seconda convocazione, il sindaco a un bivio
Corato - lunedì 12 agosto 2019
22.58
Sono presenti in aula 8 consiglieri. Per questo motivo la seduta è sciolta, venuto a mancare il numero legale.
Ore 19:05 - I consiglieri Valente e Miscioscia abbandonano l'aula. Il segretario procede all'appello per verificare il numero legale.
Miscioscia: «Come rappresentante di Sud al centro in Polo di Centro, chiedo a lei, signor sindaco, che si possano risolvere le problematiche che si annidano dietro questa situazione di stallo che impediscono di procedere con la discussione e l'approvazione dei punti dell'ordine del giorno».
Sindaco: «Vi ringrazio per la vostra pazienza. A me tocca riepilogare alcuni passaggi. Al sindaco tocca nominare la giunta. Se al sindaco non piacciono alcuni nominativi, tocca a lui decidere se procedere o meno. Le mie dimissioni sono state un atto di forza, per cercare di capire come trovare le giuste intese all'interno della maggioranza. In questo periodo, la responsabilità la senti ancora di più quando ti lasciano solo e ci tengo a sottolineare la parola solo. Secondo la nota del ministero del 7 agosto, è possibile eleggere come presidente del consiglio comunale il consigliere più anziano, nel caso in cui non fosse possibile eleggerlo in aula. È su questo punto che il normale svolgimento della macchina amministrativa si è inceppata. Non chiedo stampelle, ma chiedevo a tutti di collaborare in maniera solidale affinchè si possa superare il primo punto e procedere con le iniziative e i progetti che abbiamo in mente. Imporre un azzeramento significa imporre una situazione che porterebbe ad un prolungamento dello stallo amministrativo. Mi auguro che il prossimo consiglio comunale possa farci iniziare a lavorare».
De Benedittis: «Alla notizia del ritiro delle dimissioni ho tirato un sospiro di sollievo, perché pensavo che il problema interno alla maggioranza fosse risolto. In realtà vedo che la situazione permane. Viene a mancare il senso di responsabilità a dichiarare che governa e chi controlla, come dovrebbe essere nei sistemi liberal-democratici. Se noi dovessimo andare in soccorso alla maggioranza o al sindaco, la cittadinanza non riuscirebbe a capire con chiarezza le problematiche che si nascondono dietro questa situazione di stallo. Io mi auguro che il sindaco possa governare in serenità con la risoluzione di questa situazione di paralisi».
Giuseppe D'Introno: «Abbiamo una città da amministrare e il nostro dovere è continuare a pensare ai problemi da risolvere ed è per questo che chiedo senso di responsabilità nei suoi confronti. Dò ragione al consigliere Loizzo nel momento in cui afferma che mancano le commissioni per poter lavorare, ma il nostro dovere è continuare a impegnarsi in tal senso».
Longo: «Per la sesta volta siamo qui in consiglio comunale, come uno sposo che attende la sua sposa, venendosi a creare una situazione di stallo. Io come rappresentante del Movimento 5 Stelle abbandonerò l'aula sino a risoluzione di queste problematiche».
Lenoci: «Devo constatare che anche questa volta Direzione Italia risulta assente senza dare le dovute spiegazioni riguardo la situazione. Mi allineo alle stesse affermazioni dichiarate da chi mi ha proceduto, pertanto abbandonerò l'aula sino a risoluzione di questa situazione di stallo».
Ore 18:20 - Il consigliere Graziella Valente presiede la seduta. Presenti in aula 15 consiglieri. Assenti gli otto componenti di Direzione Italia.
Loizzo: «Credo che questa sia una situazione indecorosa per la nostra città. Non è possibile avviare nessun tipo di lavoro, perché viene a mancare la volontà di operare per il bene della città. Mi chiedo che senso abbia continuare a lavorare in questo senso. Sono ancora assenti coloro che dovrebbero sostenervi sindaco, per questo abbandono l'aula, perché non si può continuare con questa farsa. La città è tenuta in ostaggio».
Ore 18:00 - Tutto pronto per l'inizio del consiglio comunale. Sì attende in aula.
I punti all'ordine del giorno:
1. Art. 39 – comma 1 del D. Lgs. 267/2000 e art. 12 – comma 3 dello Statuto Comunale. Elezione del Presidente del Consiglio Comunale.
2. Art. 50 – comma 11 del D. Lgs. 267/2000 e art. 37 dello Statuto Comunale. Giuramento del Sindaco.
3. Art. 26 – comma 3 dello Statuto Comunale. Comunicazione del Sindaco in merito alla nomina dei Componenti della Giunta Comunale.
4. Art. 29 – comma 4 dello Statuto Comunale. Accertamento dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità alla carica di Assessore dei Componenti la Giunta Comunale.
5. D.P.R. 20.03.2000, n. 223 – art. 12 come modificato dall'art. 26 della L. 24.11.2000, n. 340. Elezione dei Componenti la Commissione Elettorale.
6. Nomina del Collegio dei Revisori del Comune di Corato per il triennio 2019 – 2022.
7. Art. 42 – comma 2 – lett. m) D. Lgs. 267 del 18.8.2000 e s.mm.ii. . Determinazione indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende e Istituzioni.
Ore 19:05 - I consiglieri Valente e Miscioscia abbandonano l'aula. Il segretario procede all'appello per verificare il numero legale.
Miscioscia: «Come rappresentante di Sud al centro in Polo di Centro, chiedo a lei, signor sindaco, che si possano risolvere le problematiche che si annidano dietro questa situazione di stallo che impediscono di procedere con la discussione e l'approvazione dei punti dell'ordine del giorno».
Sindaco: «Vi ringrazio per la vostra pazienza. A me tocca riepilogare alcuni passaggi. Al sindaco tocca nominare la giunta. Se al sindaco non piacciono alcuni nominativi, tocca a lui decidere se procedere o meno. Le mie dimissioni sono state un atto di forza, per cercare di capire come trovare le giuste intese all'interno della maggioranza. In questo periodo, la responsabilità la senti ancora di più quando ti lasciano solo e ci tengo a sottolineare la parola solo. Secondo la nota del ministero del 7 agosto, è possibile eleggere come presidente del consiglio comunale il consigliere più anziano, nel caso in cui non fosse possibile eleggerlo in aula. È su questo punto che il normale svolgimento della macchina amministrativa si è inceppata. Non chiedo stampelle, ma chiedevo a tutti di collaborare in maniera solidale affinchè si possa superare il primo punto e procedere con le iniziative e i progetti che abbiamo in mente. Imporre un azzeramento significa imporre una situazione che porterebbe ad un prolungamento dello stallo amministrativo. Mi auguro che il prossimo consiglio comunale possa farci iniziare a lavorare».
De Benedittis: «Alla notizia del ritiro delle dimissioni ho tirato un sospiro di sollievo, perché pensavo che il problema interno alla maggioranza fosse risolto. In realtà vedo che la situazione permane. Viene a mancare il senso di responsabilità a dichiarare che governa e chi controlla, come dovrebbe essere nei sistemi liberal-democratici. Se noi dovessimo andare in soccorso alla maggioranza o al sindaco, la cittadinanza non riuscirebbe a capire con chiarezza le problematiche che si nascondono dietro questa situazione di stallo. Io mi auguro che il sindaco possa governare in serenità con la risoluzione di questa situazione di paralisi».
Giuseppe D'Introno: «Abbiamo una città da amministrare e il nostro dovere è continuare a pensare ai problemi da risolvere ed è per questo che chiedo senso di responsabilità nei suoi confronti. Dò ragione al consigliere Loizzo nel momento in cui afferma che mancano le commissioni per poter lavorare, ma il nostro dovere è continuare a impegnarsi in tal senso».
Longo: «Per la sesta volta siamo qui in consiglio comunale, come uno sposo che attende la sua sposa, venendosi a creare una situazione di stallo. Io come rappresentante del Movimento 5 Stelle abbandonerò l'aula sino a risoluzione di queste problematiche».
Lenoci: «Devo constatare che anche questa volta Direzione Italia risulta assente senza dare le dovute spiegazioni riguardo la situazione. Mi allineo alle stesse affermazioni dichiarate da chi mi ha proceduto, pertanto abbandonerò l'aula sino a risoluzione di questa situazione di stallo».
Ore 18:20 - Il consigliere Graziella Valente presiede la seduta. Presenti in aula 15 consiglieri. Assenti gli otto componenti di Direzione Italia.
Loizzo: «Credo che questa sia una situazione indecorosa per la nostra città. Non è possibile avviare nessun tipo di lavoro, perché viene a mancare la volontà di operare per il bene della città. Mi chiedo che senso abbia continuare a lavorare in questo senso. Sono ancora assenti coloro che dovrebbero sostenervi sindaco, per questo abbandono l'aula, perché non si può continuare con questa farsa. La città è tenuta in ostaggio».
Ore 18:00 - Tutto pronto per l'inizio del consiglio comunale. Sì attende in aula.
I punti all'ordine del giorno:
1. Art. 39 – comma 1 del D. Lgs. 267/2000 e art. 12 – comma 3 dello Statuto Comunale. Elezione del Presidente del Consiglio Comunale.
2. Art. 50 – comma 11 del D. Lgs. 267/2000 e art. 37 dello Statuto Comunale. Giuramento del Sindaco.
3. Art. 26 – comma 3 dello Statuto Comunale. Comunicazione del Sindaco in merito alla nomina dei Componenti della Giunta Comunale.
4. Art. 29 – comma 4 dello Statuto Comunale. Accertamento dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità alla carica di Assessore dei Componenti la Giunta Comunale.
5. D.P.R. 20.03.2000, n. 223 – art. 12 come modificato dall'art. 26 della L. 24.11.2000, n. 340. Elezione dei Componenti la Commissione Elettorale.
6. Nomina del Collegio dei Revisori del Comune di Corato per il triennio 2019 – 2022.
7. Art. 42 – comma 2 – lett. m) D. Lgs. 267 del 18.8.2000 e s.mm.ii. . Determinazione indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende e Istituzioni.