Politica
Legge elettorale, anche a Corato stato di agitazione nei prossimi giorni
A comunicarlo è il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale
Corato - venerdì 13 ottobre 2017
10.20
Si è svolto, ieri sera, in piazza Cesare Battisti, dalle 18,30 alle 20,30, il presidio cittadino di protesta contro la decisione del Governo di imporre la fiducia sull'iter di approvazione della Legge elettorale alla Camera dei Deputati.
«Significativo è stato il fatto che in piazza, si siano ritrovati, in modo del tutto spontaneo, cittadini, forze politiche diverse tra loro, esponenti sindacali e realtà associative, a dimostrazione del fatto che la città di Corato conferma una propria consolidata capacità di far sentire la sua voce su temi di grande importanza per la vita democratica del Paese come, appunto, la difesa e attuazione della Costituzione e la richiesta di una legge elettorale democratica e popolare» commentano gli esponenti del comitato.
Durante il presidio si sono alternati molti interventi da parte di cittadini e cittadine, giuristi, esponenti politici, sindacali e della società civile.
«Significativa è stata anche la presenza di una rappresentanza del mondo della scuola, studenti e insegnanti, impegnati, a livello locale e nazionale, nella difesa della Scuola pubblica, attraverso la presentazione di una Legge di Iniziativa Popolare, a partire ovviamente dalla salvaguardia delle regole fondamentali della democrazia, come appunto la legge elettorale» si legge nella nota diffusa dal coordinamento.
«Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, a nome di tutti i soggetti intervenuti in piazza, contesta pertanto che il Parlamento, ancora una volta, non sia messo nelle condizioni di poter discutere con libertà e serenità la legge elettorale, così come già avvenuto per l'Italicum dichiarato poi incostituzionale; chiede l'approvazione di una legge elettorale proporzionale che garantisca agli uomini e alle donne di questo Paese il pieno esercizio della propria sovranità, incluso il diritto di poter scegliere i propri rappresentanti attraverso le preferenze; si appella, adesso, ai senatori e alle senatrici perché nei prossimi giorni abbiano la capacità e il coraggio di bloccare l'ennesima legge elettorale che condannerebbe il Popolo italiano ad avere per la terza volta un Parlamento di nominati, con gravi vizi di incostituzionalità.
Una cattiva legge elettorale elegge un cattivo parlamento che farà cattive leggi...
Si conferma pertanto anche a Corato lo stato di agitazione per i prossimi giorni, nella convinzione che sia giunto il tempo di riappropriarsi del diritto di partecipare alla vita pubblica e di tornare a discutere e a far sentire la propria voce nelle mille piazze reali che fanno dell'Italia un Paese più che mai vivo e democratico, nato dalla Resistenza» conclude il comunicato stampa.
«Significativo è stato il fatto che in piazza, si siano ritrovati, in modo del tutto spontaneo, cittadini, forze politiche diverse tra loro, esponenti sindacali e realtà associative, a dimostrazione del fatto che la città di Corato conferma una propria consolidata capacità di far sentire la sua voce su temi di grande importanza per la vita democratica del Paese come, appunto, la difesa e attuazione della Costituzione e la richiesta di una legge elettorale democratica e popolare» commentano gli esponenti del comitato.
Durante il presidio si sono alternati molti interventi da parte di cittadini e cittadine, giuristi, esponenti politici, sindacali e della società civile.
«Significativa è stata anche la presenza di una rappresentanza del mondo della scuola, studenti e insegnanti, impegnati, a livello locale e nazionale, nella difesa della Scuola pubblica, attraverso la presentazione di una Legge di Iniziativa Popolare, a partire ovviamente dalla salvaguardia delle regole fondamentali della democrazia, come appunto la legge elettorale» si legge nella nota diffusa dal coordinamento.
«Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, a nome di tutti i soggetti intervenuti in piazza, contesta pertanto che il Parlamento, ancora una volta, non sia messo nelle condizioni di poter discutere con libertà e serenità la legge elettorale, così come già avvenuto per l'Italicum dichiarato poi incostituzionale; chiede l'approvazione di una legge elettorale proporzionale che garantisca agli uomini e alle donne di questo Paese il pieno esercizio della propria sovranità, incluso il diritto di poter scegliere i propri rappresentanti attraverso le preferenze; si appella, adesso, ai senatori e alle senatrici perché nei prossimi giorni abbiano la capacità e il coraggio di bloccare l'ennesima legge elettorale che condannerebbe il Popolo italiano ad avere per la terza volta un Parlamento di nominati, con gravi vizi di incostituzionalità.
Una cattiva legge elettorale elegge un cattivo parlamento che farà cattive leggi...
Si conferma pertanto anche a Corato lo stato di agitazione per i prossimi giorni, nella convinzione che sia giunto il tempo di riappropriarsi del diritto di partecipare alla vita pubblica e di tornare a discutere e a far sentire la propria voce nelle mille piazze reali che fanno dell'Italia un Paese più che mai vivo e democratico, nato dalla Resistenza» conclude il comunicato stampa.