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Politica

Legambiente sull'incontro con Ferrotramviaria: «Svolgeremo compito di controllo»

Presenti alla conferenza i genitori di Francesco Ludovico Tedone e Luciano Caterino, vittime del disastro ferroviario

I problemi legati al trasporto ferroviario, dallo scorso tragico 12 luglio, sono molteplici e certamente hanno cambiato le abitudini dei pendolari, costretti a viaggiare con tempi molto più lunghi e spesso vittime incolpevoli di alcuni inconvenienti che si verificano sulla tratta, non sempre causati dall'azienda.

Il circolo coratino di Legambiente ha voluto farsi portavoce presso l'azienda Ferrotramviaria di una serie di richieste e lamentele sollevate dagli utenti; ha voluto sedersi a un tavolo cercando, insieme all'azienda, di venire incontro alle esigenze dei pendolari cercando di lenire gli inevitabili disagi legati alla marcia non superiore ai 50 km/h (limite imposto dopo il disastro ferroviario) e ai fisiologici problemi legati ai lavori in corso.

Ieri pomeriggio Legambiente ha voluto riportare ai cittadini il risultato dei tavoli di dialogo intrapresi con Ferrotramviaria. Un incontro che avrebbe dovuto avere maggiore partecipazione della cittadinanza, vista la vastità degli utenti interessati.

All'incontro erano presenti anche i genitori di Luciano Caterino e Francesco Ludovico Tedone, due vittime del disastro ferroviario del 12 luglio. I nomi dei loro figli, insieme a quelli di tutte le vittime, risuoneranno in una manifestazione organizzata per il prossimo 23 aprile proprio per non dimenticare quel tragico giorno e per sollecitare una maggiore sicurezza sulla tratta ferroviaria, affinchè episodi tanto drammatici non si ripetano mai più.

«Nel corso dell'incontro con Ferrotramviaria, lo scorso 31 marzo, Legambiente ha portato mediante una sua delegazione le esigenze dei pendolari ed ha sottolineato il bisogno di mobilità di una comunità ampia ed estesa di un'area metropolitana che si snoda fino a due grandi città come Andria e Barletta.

A fine incontro che si è svolto in un clima positivo e dialogico, abbiamo chiesto una nota della Ferrotramviaria, mediante il loro Ufficio stampa per poter verificare pubblicamente i lavori e la graduale riattivazione del servizio sulla linea, che auspichiamo possano essere eseguiti in tempi certi e rapidi, con sistemi che abbiano sempre una migliore efficacia ed efficienza. Confidiamo nella piena azione della società ferroviaria, ma come associazione che tutela gli interessi pubblici e diffusi, ci riserviamo nel ruolo sociale di controllo e di farci portavoci dei bisogni dei cittadini e dei pendolari. Nel corso dei banchetti e dell'incontro con i cittadini, ci siamo resi conto dell'importanza della linea ferrata e dell'enorme costo sociale che stanno pagando le nostre comunità: ore sottratte al lavoro ed alle famiglie, alle relazioni interpersonali ed alla formazione. Infatti, queste esigenze sono state consegnate all'interno di una busta ai vertici dell'azienda, tutto questo perché nelle esigenze plurime dei cittadini sono rappresentati i bisogni di un'intera comunità. I pendolari si sono autorganizzati, in forme di trasporto condiviso, ma il nostro timore è il seguente: allungando i tempi dell'esecuzione dei lavori possano far riprendere una nuova fidelizzazione degli stessi pendolari al servizio ferroviario. Un nostro pensiero è anche ai pendolari ed operatori di trasporto che sono deceduti o sono rimasti feriti il 12 luglio 2016, per la tratta si parla del più grave disastro ferroviario mai avvenuto sul territorio pugliese e questo deve essere ricordato per cercare di prevenire ogni situazione e per un miglioramento degli standard di sicurezza» si legge nella nota di Legambiente a margine del convegno.

In verità, quanto emerso dal convegno di ieri pomeriggio, è riassunto in una nota stampa di Ferrotramviaria, redatta al termine degli incontri con Legambiente.

Ecco ciò che è emerso.

Questi i temi trattati nella riunione tra Ferrotramviaria Spa e una delegazione del Circolo Legambiente di Corato, lo scorso venerdì 31 marzo 2017, a Bari.

RIAPERTURA RUVO-CORATO. I lavori infrastrutturali di raddoppio dei binari e di ammodernamento della linea di alimentazione 3 Kv cc su tale tratta sono in avanzata fase di ultimazione. A seguito del termine dei lavori infrastrutturali avranno inizio i lavori di attrezzaggio tecnologico di entrambi i binari con Blocco automatico MGRC, sistema di controllo marcia treno (SCMT) e attrezzaggio della stazione di Corato con il nuovo Apparato Centrale Computerizzato Multistazione. Tali interventi non interferiranno con la riapertura del servizio ferroviario tra Corato e Ruvo che dovrà però subire alcune limitazioni nelle more del completamento degli interventi e della loro messa in servizio. L'obiettivo, compatibilmente con le autorizzazioni dell' Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria, è di riaprire la tratta all'esercizio ferroviario tra i mesi di giugno e luglio e comunque la Ferrotramviaria porrà il massimo impegno per completare l'iter autorizzativo per garantire la ripresa del servizio ferroviario alla riapertura dell'anno scolastico al fine di limitare al minimo i disagi dei passeggeri.

CORATO-ANDRIA. Nel mese di marzo 2017 si è concluso l'iter di aggiudicazione, avviato con il bando di gara del 19 aprile 2016, dei lavori di raddoppio e ammodernamento della tratta Corato Andria, tratta funestata dal tragico incidente del 12 luglio 2016. I lavori, che prevedono, tra l'altro, la soppressione di otto passaggi a livello, sono stati aggiudicati ad una Associazione Temporanea di Imprese che ha come capofila la Cemes di Pisa. Contestualmente si procederà all'attrezzaggio tecnologico di entrambi i binari e della stazione di Andria sud con le medesime tecnologie installate e in corso di installazione da Bari. C.le e Corato L'esecuzione dei lavori è prevista in 440 giorni.

VELOCITA' DI LINEA A 50 KM/H. I n attuazione dei disposti del D.lgs 112 del 24 luglio 2015, che prevede la costituzione di un corridoio ferroviario unico Europeo, con Decreto Ministeriale del 5 agosto 2016 le competenze sulle Ferrovie Regionali interconnesse alla rete ferroviaria nazionale sono state trasferite dal Ministero dei Trasporti all'ANSF (Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria). L'ANSF nelle more dell'adeguamento tecnologico degli attrezzaggi delle ferrovie regionali agli standard Europei ha disposto il limite di velocità a 50 Km/h per tutte le tratte non ancora attrezzate con sistemi di controllo della marcia dei treni. La tratta Bari .C.le Ruvo risultava alla data del 5 agosto già attrezzata con tali sistemi ancorché non ancora attivati perché in attesa delle autorizzazioni ministeriali . Il passaggio di competenze intervenuto da tale data ha costretto l'azienda a ricominciare l'iter tecnico-amministrativo secondo il nuovo quadro normativo per la messa in esercizio del sistema SCMT (Sistema di controllo marcia treni). Sono state avviate pertanto le nuove procedure di apertura del procedimento di richiesta di autorizzazione allo sviluppo dei nuovi impianti, ottenuta nel mese di gennaio 2017, e si sta procedendo alla richiesta di ammissione tecnica che si ritiene di poter ottenere nel mese di maggio per la tratta Bari C.le Bitonto e a seguire per la tratta Bitonto Ruvo. L'obbiettivo è, ottenuta l'AMIS (ammissione tecnica) di ritornare, su tutta la tratta Bari c.le Ruvo, alle velocità massime di linea con l'entrata in vigore del nuovo orario invernale 2017.

PASSAGGI A LIVELLO. Il progetto di soppressione dei passaggi a livello è sempre stato tra le priorità di Ferrotramviaria. I passaggi a livello rappresentano un punto di interferenza strada rotaia e l'impegno alla loro eliminazione, mediante la costruzione di cavalcaferrovia sottopassi e complanari stradali, partito a metà degli anni '90 ha portato alla eliminazione di ben 44 passaggi a livello. Degli attuali 43 ancora esistenti, tutti protetti da barriere e con segnale di protezione lato treno, è prevista è già finanziata la soppressione di altri 11. Il progetto finale è comunque quello della loro totale eliminazione. LAVORI AD ANDRIA. I lavori di realizzazione della stazione di Andria Sud sono ultimati. La realizzazione di tale stazione era propedeutica all'inizio dei lavori di interramento della ferrovia nell'abitato di Andria. Entro il corrente anno, completate le procedure di autorizzazione allo sviluppo da parte dell'ANSF, saranno avviate le procedure di appalto per la realizzazione delle opere di interramento dei binari nell'abitato urbano. Si sta valutando la possibilità di attestare i treni provenienti da Barletta nella stazione di Andria Sud, con fermata nella stazione di Andria C.le spostando il capolinea dei servizi sostitutivi tra Andria e Corato e tra Andria e Barletta nel nuovo parcheggio di Andria Sud. Tanto consentirebbe di decongestionare il traffico oltre a garantire una notevole riduzione dell'inquinamento urbano. Ovviamente tale soluzione andrà condivisa con le autorità comunali nonché, previo rilascio dell'ammissione tecnica all'apertura della stazione di Andria Sud, da parte dell'ANSF BUS SOSTITUTIVI. Di tale servizio e delle prospettive di durata si è già parlato negli argomenti precedentemente trattati. In definitiva si può ritenere che resteranno attivi i servizi sostitutivi sulla tratta Corato Andria fino al termine dei lavori di potenziamento infrastrutturale di tale tratta previsti per la seconda metà del 2018.

FURTI. I primi mesi del 2017 hanno visto una pesante recrudescenza del fenomeno dei furti di rame che hanno provocato gravissimi danni ai sistemi di alimentazione 3 Kv cc con conseguenti gravissimi disagi alla utenza. Ferrotramviaria ha intensificato le attività di sorveglianza notturna che si sono però scontrate con l'oggettiva difficoltà di dover sorvegliare 80 km di rete. Lo scorso 13 marzo le forze dell'ordine hanno colto in flagrante la banda di ladri, mentre metteva a segno l'ennesimo colpo sulla tratta Bitonto-Terlizzi. E' comunque importante sottolineare che da parte delle autorità e delle forze dell'ordine è stata avviata una campagna di intenso controllo sul territorio per contrastare un fenomeno che sta generando enormi difficoltà sociali ed economiche.
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