Cultura
Le Parole della Costituzione, a Corato è Festa dei Lettori
Appuntamento questa sera nella Biblioteca Comunale
Corato - sabato 28 settembre 2019
Le Parole della Costituzione: è questo il filo conduttore della XV edizione della Festa dei Lettori promossa dal Presidio del Libro di Corato in collaborazione con la Regione Puglia e il MIUR con il patrocinio del Comune di Corato.
In occasione della Festa dei Lettori il Presidio del Libro ha organizzato un incontro con Grazia Gotti, grande esperta di libri per bambini e ragazzi, storica fondatrice nel 1983 della libreria bolognese Giannino Stoppani, che dialogherà con Giada Filannino, libraia, sul suo libro "21 donne all'Assemblea" edito da Bompiani.
Grazia Gotti ha costruito una raccolta di 21 profili biografici delle elette all'assemblea costituente nel 1946. Sono brevi ritratti delle prime donne ad aver svolto un ruolo da protagoniste nella nascente vita politica della Repubblica. Cattoliche e comuniste, liberali e antifasciste, comparivano sulla scena pubblica perché dotate di forte autonomia personale e grande capacità organizzativa, mai soltanto per legami familiari o interessi partitici. Un coro di voci femminili che per la prima volta nella storia italiana siedono accanto agli uomini sui banchi dell'Assemblea.
"Noi donne vogliamo essere forza viva di ricostruzione morale e materiale, e possiamo farlo perché siamo, tutte, lavoratrici." È la voce di Angela Guidi Cingolani, del movimento cattolico, prima donna a parlare in Assemblea.
"La politica non è un mestiere ma una passione" dice Lina Merlin, socialista, fra le cinque donne che scriveranno la Costituzione. Le comuniste sono una macchia di colore nel grigio-blu di ordinanza dei 556 eletti. Accanto a Teresa Mattei, appena venticinquenne, siede Teresa Noce, rivoluzionaria di professione. In rappresentanza del Movimento L'Uomo Qualunque è Ottavia Penna Buscemi, figlia di un barone e di una duchessa. Tutte insieme si sono adoperate per ricostruire un Paese in rovina.
Appuntamento sabato 28 settembre alle ore 18.30 presso la Biblioteca Comunale Matteo Renato Imbriani per ascoltare storie di donne tenaci ma anche di uomini, di figli e di figlie, di una repubblica neonata senza un passato, di sogni, di speranze e di illusioni. Ma, soprattutto, storie autentiche che attraversano il secolo della morte e della rinascita della democrazia.
In occasione della Festa dei Lettori il Presidio del Libro ha organizzato un incontro con Grazia Gotti, grande esperta di libri per bambini e ragazzi, storica fondatrice nel 1983 della libreria bolognese Giannino Stoppani, che dialogherà con Giada Filannino, libraia, sul suo libro "21 donne all'Assemblea" edito da Bompiani.
Grazia Gotti ha costruito una raccolta di 21 profili biografici delle elette all'assemblea costituente nel 1946. Sono brevi ritratti delle prime donne ad aver svolto un ruolo da protagoniste nella nascente vita politica della Repubblica. Cattoliche e comuniste, liberali e antifasciste, comparivano sulla scena pubblica perché dotate di forte autonomia personale e grande capacità organizzativa, mai soltanto per legami familiari o interessi partitici. Un coro di voci femminili che per la prima volta nella storia italiana siedono accanto agli uomini sui banchi dell'Assemblea.
"Noi donne vogliamo essere forza viva di ricostruzione morale e materiale, e possiamo farlo perché siamo, tutte, lavoratrici." È la voce di Angela Guidi Cingolani, del movimento cattolico, prima donna a parlare in Assemblea.
"La politica non è un mestiere ma una passione" dice Lina Merlin, socialista, fra le cinque donne che scriveranno la Costituzione. Le comuniste sono una macchia di colore nel grigio-blu di ordinanza dei 556 eletti. Accanto a Teresa Mattei, appena venticinquenne, siede Teresa Noce, rivoluzionaria di professione. In rappresentanza del Movimento L'Uomo Qualunque è Ottavia Penna Buscemi, figlia di un barone e di una duchessa. Tutte insieme si sono adoperate per ricostruire un Paese in rovina.
Appuntamento sabato 28 settembre alle ore 18.30 presso la Biblioteca Comunale Matteo Renato Imbriani per ascoltare storie di donne tenaci ma anche di uomini, di figli e di figlie, di una repubblica neonata senza un passato, di sogni, di speranze e di illusioni. Ma, soprattutto, storie autentiche che attraversano il secolo della morte e della rinascita della democrazia.