Vita di Città
Le Barche di Santa Maria lasciano il centro di Corato ma resta viva la tradizione
L'antica usanza che, alla vigilia della Festa dell'Assunta, porta il mare in città
Corato - sabato 15 agosto 2020
Ogni anno, alla vigilia della festa dell'Assunzione di Maria Santissima in Cielo, il centro storico di Corato diventa un porto di mare in cui le barche veleggiano nel cielo.
Quest'anno, però, cambiate le modalità del concorso indetto dall'associazione culturale Pro Loco Quadratum - complice anche il commissariamento del Comune - le barche sono rimaste ormeggiate al molo dei loro realizzatori e sono state esposte su balconi, terrazze o verande delle abitazioni.
Non le si può, quindi, ammirare passeggiando in centro ma, fino al 21 agosto, le si potrà scorgere di sorpresa percorrendo l'intero abitato urbano ed extraurbano. In centro, resta il galeone della Pro Loco in Piazza Sedile e tante vivaci bandierine verdi nelle principali piazze cittadine.
Cambia la collocazione, quindi, ma resta viva la tradizione delle colorate e fantasiose Barche di Santa Maria, rigorosamente in carta velina, carta crespa e un'anima di bambù, che assecondano il vento e trasmettono un senso di gioia e leggerezza. Realizzate da artisti o da cittadini, associazioni e parrocchie, le Barche sono il simbolo dell'estate coratina, ma anche simbolo cristiano di Maria Assunta, quale arca dell'alleanza e traghettatrice di anime.
Una tradizione antichissima, le cui radici affondano in ipotesi e leggende, ma che dal 1987 si rinnova ogni anno proprio grazie al concorso indetto dalla Pro Loco Quadratum Corato - che ne ha voluto valorizzare lo spirito - e dall'amministrazione locale, per premiare i manufatti più belli e originali.
Perché la barca?
Pur non essendo una località di mare, a Corato questa antichissima tradizione legata alle barche è fortemente radicata anche se diverse sono le ipotesi circa la sua origine ultrasecolare.
Secondo alcuni storici locali, la barca era il simbolo inciso dai cristiani sugli stipiti delle loro abitazioni nel periodo delle persecuzioni romane per riconoscersi tra di loro. Per altri, la barca è riconducibile al culto della Madonna come traghettatrice di anime. Una ipotesi vede le barche simbolo della celebrazione della vittoria della Lega Santa di Papa Pio V contro gli Ottomani che puntavano al predominio sul Mediterraneo. Ad avvalorare la matrice cristiana della tradizione anche la struttura dell'albero maestro, formato da due pezzi di canna perpendicolari tra loro che formano una croce, simbolo della devozione cristiana.
Avvolte nel fascino del mistero sulle loro origini, quel che è certo è che le Barche di Santa Maria portano il mare nella nostra città, assieme alle leggende ad esse collegate e alla volontà di mantenere sempre viva la tradizione valorizzando il folklore e la partecipazione popolare.
Ci auguriamo di vederle tornare il prossimo anno a veleggiare nel centro storico e a trasformare i vicoli di Corato in una vera e propria galleria d'arte a cielo aperto.
Quest'anno, però, cambiate le modalità del concorso indetto dall'associazione culturale Pro Loco Quadratum - complice anche il commissariamento del Comune - le barche sono rimaste ormeggiate al molo dei loro realizzatori e sono state esposte su balconi, terrazze o verande delle abitazioni.
Non le si può, quindi, ammirare passeggiando in centro ma, fino al 21 agosto, le si potrà scorgere di sorpresa percorrendo l'intero abitato urbano ed extraurbano. In centro, resta il galeone della Pro Loco in Piazza Sedile e tante vivaci bandierine verdi nelle principali piazze cittadine.
Cambia la collocazione, quindi, ma resta viva la tradizione delle colorate e fantasiose Barche di Santa Maria, rigorosamente in carta velina, carta crespa e un'anima di bambù, che assecondano il vento e trasmettono un senso di gioia e leggerezza. Realizzate da artisti o da cittadini, associazioni e parrocchie, le Barche sono il simbolo dell'estate coratina, ma anche simbolo cristiano di Maria Assunta, quale arca dell'alleanza e traghettatrice di anime.
Una tradizione antichissima, le cui radici affondano in ipotesi e leggende, ma che dal 1987 si rinnova ogni anno proprio grazie al concorso indetto dalla Pro Loco Quadratum Corato - che ne ha voluto valorizzare lo spirito - e dall'amministrazione locale, per premiare i manufatti più belli e originali.
Perché la barca?
Pur non essendo una località di mare, a Corato questa antichissima tradizione legata alle barche è fortemente radicata anche se diverse sono le ipotesi circa la sua origine ultrasecolare.
Secondo alcuni storici locali, la barca era il simbolo inciso dai cristiani sugli stipiti delle loro abitazioni nel periodo delle persecuzioni romane per riconoscersi tra di loro. Per altri, la barca è riconducibile al culto della Madonna come traghettatrice di anime. Una ipotesi vede le barche simbolo della celebrazione della vittoria della Lega Santa di Papa Pio V contro gli Ottomani che puntavano al predominio sul Mediterraneo. Ad avvalorare la matrice cristiana della tradizione anche la struttura dell'albero maestro, formato da due pezzi di canna perpendicolari tra loro che formano una croce, simbolo della devozione cristiana.
Avvolte nel fascino del mistero sulle loro origini, quel che è certo è che le Barche di Santa Maria portano il mare nella nostra città, assieme alle leggende ad esse collegate e alla volontà di mantenere sempre viva la tradizione valorizzando il folklore e la partecipazione popolare.
Ci auguriamo di vederle tornare il prossimo anno a veleggiare nel centro storico e a trasformare i vicoli di Corato in una vera e propria galleria d'arte a cielo aperto.