Attualità
Le Arance della Salute AIRC anche a Corato
Sabato 25 gennaio in piazza per un contributo alla ricerca
Corato - venerdì 24 gennaio 2020
Comunicato Stampa
Sabato 25 gennaio in oltre 3.000 piazze in tutta Italia si rinnova l'appuntamento con le Arance della Salute, l'iniziativa di prevenzione del cancro promossa da Fondazione AIRC che quest'anno compie trent'anni.
I volontari dell'AIRC saranno presenti, proprio nella giornata del 25 gennaio, anche a Corato, in Piazza Cesare Battisti.
Con una donazione di 10 euro sarà possibile ricevere 2,5 kg di arance rosse italiane, frutti che contengono pigmenti naturali con importanti poteri antiossidanti e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi. Per chi volesse aiutare ulteriormente AIRC, saranno disponibili anche marmellata d'arancia e miele di fiori d'arancio. Insieme alla reticella i sostenitori riceveranno una colorata shopper realizzata con materiali riciclabili e una speciale guida con preziose informazioni sulla prevenzione e sui più importanti progressi raggiunti nello studio della relazione tra alimentazione e cancro.
Dal 1990 le Arance della Salute sono l'iniziativa che consente di fare il pieno di vitamine e far del bene alla ricerca e sono anche l'occasione per parlare di prevenzione, sana alimentazione e corretti stili di vita.
«Le arance rosse sono il simbolo della sana alimentazione, ricche di pigmenti chiamati antocianine che in laboratorio hanno dimostrato di poter rallentare la proliferazione cellulare e aumentare la morte cellulare programmata in numerosi tipi di tumore, come quelli del colon-retto o della prostata – spiega Luigi Ricciardiello, ricercatore Fondazione AIRC e Professore di gastroenterologia all'Università di Bologna – Le arance sono inoltre uno dei frutti presenti nella dieta mediterranea i cui effetti positivi sono dimostrati da numerosi studi epidemiologici. Oggi sappiamo, per esempio, che l'adesione alla dieta mediterranea riduce significativamente la possibilità di sviluppare il tumore del colon-retto e, grazie a uno studio sostenuto da AIRC, abbiamo dimostrato in esperimenti di laboratorio che questa riduzione del rischio avviene attraverso cambiamenti del microbiota intestinale».
I volontari dell'AIRC saranno presenti, proprio nella giornata del 25 gennaio, anche a Corato, in Piazza Cesare Battisti.
Con una donazione di 10 euro sarà possibile ricevere 2,5 kg di arance rosse italiane, frutti che contengono pigmenti naturali con importanti poteri antiossidanti e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi. Per chi volesse aiutare ulteriormente AIRC, saranno disponibili anche marmellata d'arancia e miele di fiori d'arancio. Insieme alla reticella i sostenitori riceveranno una colorata shopper realizzata con materiali riciclabili e una speciale guida con preziose informazioni sulla prevenzione e sui più importanti progressi raggiunti nello studio della relazione tra alimentazione e cancro.
Dal 1990 le Arance della Salute sono l'iniziativa che consente di fare il pieno di vitamine e far del bene alla ricerca e sono anche l'occasione per parlare di prevenzione, sana alimentazione e corretti stili di vita.
«Le arance rosse sono il simbolo della sana alimentazione, ricche di pigmenti chiamati antocianine che in laboratorio hanno dimostrato di poter rallentare la proliferazione cellulare e aumentare la morte cellulare programmata in numerosi tipi di tumore, come quelli del colon-retto o della prostata – spiega Luigi Ricciardiello, ricercatore Fondazione AIRC e Professore di gastroenterologia all'Università di Bologna – Le arance sono inoltre uno dei frutti presenti nella dieta mediterranea i cui effetti positivi sono dimostrati da numerosi studi epidemiologici. Oggi sappiamo, per esempio, che l'adesione alla dieta mediterranea riduce significativamente la possibilità di sviluppare il tumore del colon-retto e, grazie a uno studio sostenuto da AIRC, abbiamo dimostrato in esperimenti di laboratorio che questa riduzione del rischio avviene attraverso cambiamenti del microbiota intestinale».