Vita di Città
La protesta delle Partite Iva: «Lunedì apriremo le serrande. Non siamo morti»
Questa mattina manifestazione davanti a Palazzo di Città. Il sostegno delle istituzioni
Corato - sabato 10 aprile 2021
17.48
Si sentono abbandonati dalle istituzioni, traditi da uno Stato che chiede loro sacrifici e che non è disponibile a fare la sua parte, sollevandoli dal peso delle tasse. Chiedono di tornare a lavorare, di alzare le serrande per sbarcare il lunario, sempre garantendo la sicurezza. Sono le partite iva di Corato, scese questa mattina in piazza, davanti al Palazzo di Città per manifestare il proprio malcontento. Una protesta in linea con molte altre che in questi giorni stanno interessando tante parti dell'Italia.
Una protesta silenziosa, civile, fatta di simboli e cartelli. La Bandiera dell'Italia accanto a delle sedie incatenate, simbolo del diritto al lavoro bloccato dalle istituzioni. L'emergenza sanitaria c'è e si vede ma per le partite iva i provvedimenti presi dal governo centrale non soltanto non sono efficaci ad arginare il pericolo ma mettono a serio rischio la tenuta economica di tantissime categorie produttive. Lunedì la protesta continuerà con le serrande delle attività alzate, segno di un mondo, quello del commercio, che non vuole morire.
Una manifestazione che ha raccolto anche la solidarietà dei rappresentanti istituzionali cittadini. Il sindaco Corrado De Benedittis ha ascoltato la voce dei manifestanti garantendo di essere portavoce, presso i rappresentanti istituzionali a livelli più alti del disagio della categoria. In discussione anche la richiesta di alcuni esercenti di sollevare chi non ha potuto lavorare dal pagamento dei tributi comunali.
Ed anche la senatrice del Movimento Cinque Stelle Bruna Piarulli ha portato parole di vicinanza alle categorie presenti in piazza prendendo l'impegno a portare a Palazzo Madama e all'attenzione del Governo tutte quelle istanze che provengono dal basso, la voce di chi non si sente tutelato né tanto meno ascoltato dalle istituzioni centrali.
Una protesta silenziosa, civile, fatta di simboli e cartelli. La Bandiera dell'Italia accanto a delle sedie incatenate, simbolo del diritto al lavoro bloccato dalle istituzioni. L'emergenza sanitaria c'è e si vede ma per le partite iva i provvedimenti presi dal governo centrale non soltanto non sono efficaci ad arginare il pericolo ma mettono a serio rischio la tenuta economica di tantissime categorie produttive. Lunedì la protesta continuerà con le serrande delle attività alzate, segno di un mondo, quello del commercio, che non vuole morire.
Una manifestazione che ha raccolto anche la solidarietà dei rappresentanti istituzionali cittadini. Il sindaco Corrado De Benedittis ha ascoltato la voce dei manifestanti garantendo di essere portavoce, presso i rappresentanti istituzionali a livelli più alti del disagio della categoria. In discussione anche la richiesta di alcuni esercenti di sollevare chi non ha potuto lavorare dal pagamento dei tributi comunali.
Ed anche la senatrice del Movimento Cinque Stelle Bruna Piarulli ha portato parole di vicinanza alle categorie presenti in piazza prendendo l'impegno a portare a Palazzo Madama e all'attenzione del Governo tutte quelle istanze che provengono dal basso, la voce di chi non si sente tutelato né tanto meno ascoltato dalle istituzioni centrali.