Ambiente
La preistoria tra i rifiuti
La denuncia su un gruppo Facebook
Corato - giovedì 16 febbraio 2017
11.08
Quella apparsa questa mattina su un gruppo di denuncia aperto su Facebook è una immagine che fa male e che porta ad inevitabili ed amare riflessioni.
Su "Cosa va e cosa non va a Corato", il presidente delle Guardie per l'Ambiente Pasquale Laterza ha pubblicato l'immagine del sito archeologico della necropoli di San Magno completamente invasa da rifiuti.
Sacchetti di spazzatura deposti, quasi con ordine come se fossero dei souvenir, all'ingresso del sito. Sul terreno campeggiano anche pneumatici e rifiuti sparsi, in completo sprezzo per le regole del vivere civile, dell'ambiente e dell'importanza del luogo.
Fa male vedere un sito di tale valore archeologico abbandonato; fa male sapere che quel luogo di interesse storico e turistico non venga opportunamente valorizzato. Ma fa ancor più male sapere che i cittadini non hanno il minimo rispetto per millenni di storia, non concepiscano come ingiusto lo scellerato atteggiamento dell'abbandono indiscriminato di rifiuti in campagna e continuino a manifestare nei modi ritratti dalla fotografia la loro inciviltà.
Ignoranza ed inciviltà che, in simbiosi, non possono che partorire mostri che ledono l'immagine della città, che mettono a rischio il decoro dei luoghi e massacrano la cultura sempre più mortificata.
Su "Cosa va e cosa non va a Corato", il presidente delle Guardie per l'Ambiente Pasquale Laterza ha pubblicato l'immagine del sito archeologico della necropoli di San Magno completamente invasa da rifiuti.
Sacchetti di spazzatura deposti, quasi con ordine come se fossero dei souvenir, all'ingresso del sito. Sul terreno campeggiano anche pneumatici e rifiuti sparsi, in completo sprezzo per le regole del vivere civile, dell'ambiente e dell'importanza del luogo.
Fa male vedere un sito di tale valore archeologico abbandonato; fa male sapere che quel luogo di interesse storico e turistico non venga opportunamente valorizzato. Ma fa ancor più male sapere che i cittadini non hanno il minimo rispetto per millenni di storia, non concepiscano come ingiusto lo scellerato atteggiamento dell'abbandono indiscriminato di rifiuti in campagna e continuino a manifestare nei modi ritratti dalla fotografia la loro inciviltà.
Ignoranza ed inciviltà che, in simbiosi, non possono che partorire mostri che ledono l'immagine della città, che mettono a rischio il decoro dei luoghi e massacrano la cultura sempre più mortificata.