Attualità
La doppia emozione di Marika: «Ho ricevuto e ho somministrato il vaccino anticovid»
La giovane infermiera coratina è nell'equipe che ha somministrato il farmaco nell'ospedale di San Pio
Corato - domenica 27 dicembre 2020
17.32
Il 27 dicembre è una data destinata a rimanere nella storia dell'Italia e dell'Europa in generale. È il giorno in cui, dopo mesi di impotenza e quasi rassegnazione, si è tornato a sperare; il giorno in cui si sta provando a sconfiggere il nemico invisibile che ha mietuto così tante vittime.
C'è chi ha vissuto molto da vicino questo momento storico, sottoponendosi al vaccino tra le prime persone al mondo. Tra loro anche nostri concittadini, operatori sanitari, medici, personale che quotidianamente vive a contatto con il Covid 19.
E c'è chi ha vissuto la grande emozione non soltanto di sottoporsi al vaccino ma anche di somministrarlo a sua volta. È il caso di Marika Squeo, assistente sanitaria di Corato in servizio presso il dipartimento di prevenzione della Asl Foggia, a Cerignola da ormai tre anni. Questa mattina si è sottoposta al vaccino anticovid e poco dopo è partita alla volta di San Giovanni Rotondo, per somministrare il vaccino ai colleghi della "Casa Sollievo della Sofferenza", l'ospedale di San Pio. Tra le sue mani quel piccolo flacone, segno di speranza per milioni di persone.
Da febbraio scorso la vita di Marika è radicalmente cambiata. Con l'arrivo del Covid la sua attività si è concentrata nel condurre l'inchiesta epidemiologica dei positivi al pericoloso virus: ricostruisce la sua storia, i luoghi che ha frequentato scoprendo le persone con le quali ha avuto un contatto stretto. Dopodiché si dedica all'organizzazione dei tamponi e alla sorveglianza sanitaria giornaliera.
Oggi, per Marika, il contatto con il Covid ha avuto un'altra prospettiva. «Sono stata selezionata per sottopormi al vaccino, giacché spetterà a noi la somministrazione. Due giorni fa mi sono sottoposta ad un antigenico rapido in modo tale da avere la conferma di esser negativa e quindi poter essere sottoposta a vaccino. Oggi ho provato una grande emozione» ci racconta la giovane professionista.
«Mi occupo sin dall'inizio della mia carriera professionale di vaccinazioni, ma questo vaccino ha portato con sé delle sensazioni differenti. Una sensazione molto bella, soprattutto quando i vaccini sono arrivati nel centro igiene a Foggia. Dopo aver ricevuto il vaccino siamo andati nella Casa Sollievo della Sofferenza per vaccinare gli altri operatori. Spero di essere stata da esempio per tutti coloro che non credono nell'efficacia di questo vaccino. Io ci credo fortemente e spero che nei prossimi mesi siano tantissimi coloro che lo riceveranno» racconta emozionata Marika.
Una domenica che Marika ricorderà per sempre. «A Casa sollievo conoscono molto bene il Covid, anche nelle sue conseguenze più gravi. Qui c'è una realtà difficile» conclude Marika, prima di rientrare a casa dopo una giornata di intense emozioni. Del resto, oggi, in quell'iniezione non c'era solo un farmaco, bensì la speranza di ritornare presto alla vita normale, fatta di strette di mano e di abbracci, di sorrisi visibili e condivisione.
C'è chi ha vissuto molto da vicino questo momento storico, sottoponendosi al vaccino tra le prime persone al mondo. Tra loro anche nostri concittadini, operatori sanitari, medici, personale che quotidianamente vive a contatto con il Covid 19.
E c'è chi ha vissuto la grande emozione non soltanto di sottoporsi al vaccino ma anche di somministrarlo a sua volta. È il caso di Marika Squeo, assistente sanitaria di Corato in servizio presso il dipartimento di prevenzione della Asl Foggia, a Cerignola da ormai tre anni. Questa mattina si è sottoposta al vaccino anticovid e poco dopo è partita alla volta di San Giovanni Rotondo, per somministrare il vaccino ai colleghi della "Casa Sollievo della Sofferenza", l'ospedale di San Pio. Tra le sue mani quel piccolo flacone, segno di speranza per milioni di persone.
Da febbraio scorso la vita di Marika è radicalmente cambiata. Con l'arrivo del Covid la sua attività si è concentrata nel condurre l'inchiesta epidemiologica dei positivi al pericoloso virus: ricostruisce la sua storia, i luoghi che ha frequentato scoprendo le persone con le quali ha avuto un contatto stretto. Dopodiché si dedica all'organizzazione dei tamponi e alla sorveglianza sanitaria giornaliera.
Oggi, per Marika, il contatto con il Covid ha avuto un'altra prospettiva. «Sono stata selezionata per sottopormi al vaccino, giacché spetterà a noi la somministrazione. Due giorni fa mi sono sottoposta ad un antigenico rapido in modo tale da avere la conferma di esser negativa e quindi poter essere sottoposta a vaccino. Oggi ho provato una grande emozione» ci racconta la giovane professionista.
«Mi occupo sin dall'inizio della mia carriera professionale di vaccinazioni, ma questo vaccino ha portato con sé delle sensazioni differenti. Una sensazione molto bella, soprattutto quando i vaccini sono arrivati nel centro igiene a Foggia. Dopo aver ricevuto il vaccino siamo andati nella Casa Sollievo della Sofferenza per vaccinare gli altri operatori. Spero di essere stata da esempio per tutti coloro che non credono nell'efficacia di questo vaccino. Io ci credo fortemente e spero che nei prossimi mesi siano tantissimi coloro che lo riceveranno» racconta emozionata Marika.
Una domenica che Marika ricorderà per sempre. «A Casa sollievo conoscono molto bene il Covid, anche nelle sue conseguenze più gravi. Qui c'è una realtà difficile» conclude Marika, prima di rientrare a casa dopo una giornata di intense emozioni. Del resto, oggi, in quell'iniezione non c'era solo un farmaco, bensì la speranza di ritornare presto alla vita normale, fatta di strette di mano e di abbracci, di sorrisi visibili e condivisione.