Editoriale
La differenziata vola, la monnezza pure
La figuraccia è servita
Corato - domenica 22 ottobre 2017
15.28
Leggendo un articolo apparso ieri sull'edizione online de "Il Corriere del Mezzogiorno", a firma di Vito Fatiguso, non ho celato il mio apprezzamento per il titolo scelto dal redattore: "Nel Barese la differenziata vola. E l'immondizia pure", impeccabile sintesi di una idea che cerchiamo di comunicare ormai da tempo. Ho pertanto deciso di riproporre il titolo in questa analisi.
Si convincano i nostri amministratori che l'aver raggiunto una percentuale di raccolta differenziata di tutto rispetto non equivale ad avere una città più pulita. Tutt'altro. E si convincano i nostri amministratori che è bene impiegare risorse umane ed economiche per ottenere un incremento costante della raccolta differenziata, purché non vengano trascurati i servizi di spazzamento, di monitoraggio ambientale e di rimozione dei rifiuti dalla pubblica via in tutto il territorio cittadino e non solo nelle vie principali. Da mesi ripetiamo che l'atteggiamento di chi indiscriminatamente deposita rifiuti lì dove gli pare è del tutto censurabile e biasimabile ed occorrerebbero sanzioni pesanti per chi deturpa e compromette il decoro urbano.
Intanto continuiamo a rimediare figuracce. Denunce sullo stato di carenza igienica delle nostre strade attraverso gli organi di informazione ormai non si contano più. Almeno una a settimana, soltanto per non tediare il lettore con articoli dello stesso tenore. Ma è evidente che in questa partita tra sporcaccioni e difensori del decoro urbano i primi sono nettamente in vantaggio.
Si parlava di figuracce: ebbene questa mattina a Corato erano presenti decine di atleti arrivati all'Oasi di Nazareth per partecipare alla gara Gran Fondo di Mountain Bike. Ed è proprio nei pressi della fontana dell'Oasi che erano stati depositati cumuli di rifiuti di ogni tipo. Nell'imbarazzo più totale l'assessore Nesta ha allertato Polizia Municipale ed Asipu che ha provveduto alla rimozione della spazzatura. La frittata ormai era fatta: i partecipanti alla gara ricorderanno Corato come quella città in cui la gara rischiava di non avere inizio a causa della spazzatura presente su strada.
Da poco il Comune ha firmato una convenzione con le Guardie Ambientali d'Italia per il monitoraggio ambientale e la prevenzione all'abbandono indiscriminato dei rifiuti. Le guardie, tuttavia, non sono ancora autorizzate ad elevare sanzioni. Siamo certi che la contestazione immediata di un illecito deposito di rifiuti potrebbe sortire un effetto positivo sul piano del decoro urbano.
Le Guardie, insieme alla Polizia Locale, lavorano incessantemente e, nei loro giri di pattugliamento spesso si imbattono in autentiche discariche a cielo aperto che vengono puntualmente ispezionate per trovare elementi che conducano ai responsabili dell'abbandono illecito. E spesso si riesce a risalire agli sporcaccioni. Ma non basta. Riteniamo che in questi casi non si debba nascondere la polvere (o l'immondizia) sotto il tappeto ma ammettere, con grande umiltà, che c'è ancora un enorme lavoro da fare sul piano del contrasto all'abbandono indiscriminato dei rifiuti. Seppur apprezzabili, le azioni messe in campo non sono sufficienti. E la condizione di sporcizia dalla quale la nostra città non riesce a venire fuori rischia di rendere vani tutti gli sforzi che si stanno mettendo in campo per migliorare l'attrattività turistica del nostro territorio, considerando giustamente lo sviluppo turistico come strumento per un maggiore sviluppo economico della città.
Se da un lato c'è chi sporca e non dovrebbe, dall'altro c'è chi non pulisce (o pulisce poco) e dovrebbe farlo. Ben vengano le campagne di sensibilizzazione (purché non di dubbio gusto), ma non ci si fermi a questo. Corato non può essere ricordata come città della monnezza.
Si convincano i nostri amministratori che l'aver raggiunto una percentuale di raccolta differenziata di tutto rispetto non equivale ad avere una città più pulita. Tutt'altro. E si convincano i nostri amministratori che è bene impiegare risorse umane ed economiche per ottenere un incremento costante della raccolta differenziata, purché non vengano trascurati i servizi di spazzamento, di monitoraggio ambientale e di rimozione dei rifiuti dalla pubblica via in tutto il territorio cittadino e non solo nelle vie principali. Da mesi ripetiamo che l'atteggiamento di chi indiscriminatamente deposita rifiuti lì dove gli pare è del tutto censurabile e biasimabile ed occorrerebbero sanzioni pesanti per chi deturpa e compromette il decoro urbano.
Intanto continuiamo a rimediare figuracce. Denunce sullo stato di carenza igienica delle nostre strade attraverso gli organi di informazione ormai non si contano più. Almeno una a settimana, soltanto per non tediare il lettore con articoli dello stesso tenore. Ma è evidente che in questa partita tra sporcaccioni e difensori del decoro urbano i primi sono nettamente in vantaggio.
Si parlava di figuracce: ebbene questa mattina a Corato erano presenti decine di atleti arrivati all'Oasi di Nazareth per partecipare alla gara Gran Fondo di Mountain Bike. Ed è proprio nei pressi della fontana dell'Oasi che erano stati depositati cumuli di rifiuti di ogni tipo. Nell'imbarazzo più totale l'assessore Nesta ha allertato Polizia Municipale ed Asipu che ha provveduto alla rimozione della spazzatura. La frittata ormai era fatta: i partecipanti alla gara ricorderanno Corato come quella città in cui la gara rischiava di non avere inizio a causa della spazzatura presente su strada.
Da poco il Comune ha firmato una convenzione con le Guardie Ambientali d'Italia per il monitoraggio ambientale e la prevenzione all'abbandono indiscriminato dei rifiuti. Le guardie, tuttavia, non sono ancora autorizzate ad elevare sanzioni. Siamo certi che la contestazione immediata di un illecito deposito di rifiuti potrebbe sortire un effetto positivo sul piano del decoro urbano.
Le Guardie, insieme alla Polizia Locale, lavorano incessantemente e, nei loro giri di pattugliamento spesso si imbattono in autentiche discariche a cielo aperto che vengono puntualmente ispezionate per trovare elementi che conducano ai responsabili dell'abbandono illecito. E spesso si riesce a risalire agli sporcaccioni. Ma non basta. Riteniamo che in questi casi non si debba nascondere la polvere (o l'immondizia) sotto il tappeto ma ammettere, con grande umiltà, che c'è ancora un enorme lavoro da fare sul piano del contrasto all'abbandono indiscriminato dei rifiuti. Seppur apprezzabili, le azioni messe in campo non sono sufficienti. E la condizione di sporcizia dalla quale la nostra città non riesce a venire fuori rischia di rendere vani tutti gli sforzi che si stanno mettendo in campo per migliorare l'attrattività turistica del nostro territorio, considerando giustamente lo sviluppo turistico come strumento per un maggiore sviluppo economico della città.
Se da un lato c'è chi sporca e non dovrebbe, dall'altro c'è chi non pulisce (o pulisce poco) e dovrebbe farlo. Ben vengano le campagne di sensibilizzazione (purché non di dubbio gusto), ma non ci si fermi a questo. Corato non può essere ricordata come città della monnezza.