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La denuncia dell’AS Basket: «Anarchia al Pala Losito, assessore Nesta complice»

«Orari che combaciano, allenamenti ridotti e una diretta concorrente spettatrice delle preparazioni»

Lo sport coratino è vivo e vegeto, anzi molto più attivo rispetto alla capacità delle strutture comunali di ospitare gli allenamenti delle squadre che disputano campionati. Il palazzetto dello sport è diventato troppo "stretto" per garantire un adeguato svolgimento delle preparazioni e, se a questo si aggiunge la compresenza sul parquet del PalaLosito di squadre che disputano lo stesso campionato, la situazione rischia di alimentare disagi e polemiche.

Qualcosa di insolito, in realtà si sta verificando già, almeno stando a quanto denunciato dal presidente dell'A.S. Basket Corato Antonio Marulli, dal vicepresidente Pieraldo Capogna e dai consiglieri Roberto Caterina, Franco Squeo, Vincenzo Samarelli, Rosario Saracino, Aldo Modugno e Vincenzo Bucci.

Stranezze evidenziate anche dalla Polisportiva Nuova Matteotti Corato che il 13 gennaio denunciava su Facebook: «Spesso per essere definite "grandi squadre" non serve essere blasonati, non serve essere primi in classifica ma essere rispettosi delle regole soprattutto se si tratta di fare sport. Purtroppo devo registrare la poca serietà, correttezza e professionalità di un'altra società sportiva coratina (AS Basket Corato) che anziché lasciare il campo di gioco prima di una partita di campionato nei tempi previsti dal regolamento sportivo sottoscritto, avendone avuta comunicazione sia dall'amministrazione sia dalla nostra società, ha ostinatamente continuato ad allenarsi facendoci iniziare la partita di serie C femminile in notevole ritardo e comminare sicuramente una sanzione federale».

«Ciò è accaduto poiché - riferiscono dalla società neroverde - l'assessore Nesta, come accaduto più volte, voleva far sospendere gli allenamenti anticipatamente all'AS Basket».

Non si può, tuttavia, non evidenziare che l'As Basket Corato, già da agosto scorso aveva inviato a sindaco, assessore allo sport e dirigente del settore sport una missiva nella quale evidenziava una serie di anomalie relative agli orari di utilizzo del Palazzetto dello Sport di Corato in cui, a detta della dirigenza dell'As Basket Corato, si allenerebbero anche i cestisti della squadra ruvese, diretta concorrente in campionato dell'As Basket Corato.

«Da agosto sono stati stravolti i nostri orari di allenamento» ci riferisce il presidente dell'As Basket Corato Antonio Marulli. «Prima dell'inizio della stagione si sono tenuti tanti incontri in Comune per cercare di definire al meglio la situazione, ma evidentemente ciò non è servito a nulla».

L'amarezza del presidente Marulli e di tutto l'organo dirigente della società neroverde ha raggiunto il suo massimo livello lo scorso 13 dicembre.

«Quasi ogni giorno la squadra è costretta a rinunciare a minuti preziosissimi per il proprio allenamento, è costretta addirittura come accaduto il 13.12.2017 a sospendere l'allenamento, è costretta ad adeguarsi a situazioni incompatibili con un prosieguo sereno del campionato e degli allenamenti. Stessa sorte di una settimana prima, quando sul campo di Mola l'AS Basket trovava la sconfitta dopo 10 vittorie consecutive. "Stranamente" in settimana era accaduto che nel giorno di allenamento di rifinitura (venerdì) eravamo costretti ad entrare in campo in ritardo a causa di una partita giovanile e lasciare il campo in anticipo per consentire lo svolgimento di un'altra partita. Non vogliamo dare la colpa della sconfitta all'evento, ma sicuramente i nostri ragazzi non hanno avuto la giusta dose di concentrazione e chi ne ha pagato siamo noi» denuncia la società pur rivendicando gli importanti risultati ottenuti sul campo dai propri atleti e che colloca la squadra al primo posto in classifica di serie C silver.

Stando a quanto riferito dai dirigenti dell'As Basket Corato, dopo una iniziale definizione degli orari di svolgimento degli allenamenti («Il calendario non è stato concordato tra le società, come accaduto negli ultimi 20 anni, ma fatto trovare affisso al Palazzetto»), gli stessi orari sarebbero stati ridimensionati e definiti, alle volte in maniera unilaterale con decisione dell'assessore allo sport Gaetano Nesta.

«I problemi hanno preso avvio dall'estate, quando la società ha chiesto, per poter prepararsi al nuovo campionato di Serie C, di potersi allenare di più; sappiamo che gli spazi a Corato sono esigui. Ma pensiamo che una società storica come la nostra (in vita dal lontano 1962), una società che fa girare l'economia della città, una società supportata da tante aziende locali (oltre 300), la prima società di Corato, abbia diritto a potersi allenare in spazi e fasce orarie dignitose in relazione agli impegni assunti. Ciò non avviene; o meglio, avviene raramente. Quotidianamente siamo costretti a lotte e scontri per avere "diritto" a poterci "solo" allenare. Quasi ogni giorno siamo costretti ad entrare in campo abbondantemente oltre l'orario concessoci e addirittura a lasciarlo anche prima. Ciò perché l'Assessore Nesta, che ha gestito gli spazi al Palazzetto in maniera unilaterale, senza il coinvolgimento alcuno delle società sportive, probabilmente non ha in mente quali siano gli sforzi della nostra società e delle aziende che ci supportano; probabilmente non ha ben inteso l'importanza di avere a Corato una squadra capolista nel massimo campionato regionale pugliese» affermano i dirigenti dell'As Basket Corato.

La questione, però, si tinge di giallo quando il presidente Marulli e tutti i suoi dirigenti affermano: «Chi ha gestito gli spazi, ha pensato più a dare delle fasce orarie alla squadra di Ruvo che favorire la squadra locale. Ebbene sì dall'inizio dell'anno la squadra di Ruvo (rivale storica, avversaria nello stesso campionato di C) si allena a Corato! Provate ad immaginare per un secondo il Lecce che si allena al San Nicola di Bari! È veramente demoralizzante pensare che un assessore allo sport si sforzi di aiutare una squadra di un'altra città anziché la "propria" squadra».

Lo spazio riservato alle giovanili della NMC, che da quest'anno ha avviato una fusione con la squadra ruvese, sempre stando a quanto riferito dai dirigenti dell'As Basket Corato, verrebbe utilizzato dalla prima squadra del Ruvo, diretta concorrente dell'As Basket Corato. Capiterebbe, infatti, che i giocatori ruvesi arrivino al Palazzetto quando è in corso la preparazione dei neroverdi e la stessa squadra sia costretta a limitare il proprio allenamento pur di non svelare i dettagli della preparazione ai rivali.

«Tutto ciò con l'avallo dell'Assessore Nesta che in più occasioni ci ha invitato a "fare spazio" agli allenamenti dei ruvesi. Perché tutto questo?» continua Marulli.

«Noi siamo veramente stanchi di questa situazione. Più volte il Presidente è arrivato alla conclusione di dover portare la squadra fuori Corato, magari in una città dove non sia ostacolato il nostro cammino, bensì favorito. Per 5 mesi siamo stati presi in giro; per 5 mesi ci è stato riferito dall'amministrazione che si sarebbe trovata una soluzione alla "cattiva gestione" avuta in estate da chi si è occupato degli orari della struttura. In un recente incontro ci è stato garantito di poterci allenare un'ora e cinquanta anziché un'ora e mezza; ne diamo atto. Peccato però che a causa di tutte le partite che si svolgono puntualmente prima e dopo i nostri orari siamo costretti ad allenarci anche solo un'ora. Tutto ciò deriva dal fatto che chi ha stabilito autoritariamente gli orari ha deciso di far partire l'attività al palazzetto alle 15,30 anziché alle 15; con la conseguenza che si verifica tutto ciò che stiamo denunciando, e con la conseguenza che anziché anticipare gli orari alle 15 attualmente si è deciso di far andare a casa custodi e ragazzi (che il giorno dopo vanno a scuola) oltre mezzanotte».

I dirigenti dell'As Basket Corato auspicano in una risoluzione immediata dei disguidi, con la preghiera che il settore sport sia gestito in maniera diversa.

Ovviamente ribadiamo la nostra disponibilità ad ospitare eventuali repliche alle dichiarazioni della società As Basket Corato.
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