Associazioni
La comunità dei braccianti ricorda la Shoah: "Mai più"
Il testo del messaggio diffuso dalla presidenza generale dell'associazione in occasione della Giornata della Memoria
Corato - domenica 26 gennaio 2020
Comunicato Stampa
Il 27 Gennaio ricorre il Giorno della Memoria per commemorare le vittime dell'infame Olocausto e il 75° anniversario della liberazione del lager nazista di Auschwitz.
La celebrazione di questi eventi è fortemente turbata, quest'anno come nel recente passato, da intollerabili manifestazioni di odio, razzismo, xenofobia e antisemitismo.
La Comunità dei Braccianti, Associazione civile di categoria d'ispirazione socio- culturale cristiana, condanna senza se e senza ma tali manifestazioni e impegna moralmente i suoi numerosi soci e le loro famiglie a:
La celebrazione di questi eventi è fortemente turbata, quest'anno come nel recente passato, da intollerabili manifestazioni di odio, razzismo, xenofobia e antisemitismo.
La Comunità dei Braccianti, Associazione civile di categoria d'ispirazione socio- culturale cristiana, condanna senza se e senza ma tali manifestazioni e impegna moralmente i suoi numerosi soci e le loro famiglie a:
- farsi contaminare, in forza del sentire "antico evangelico", dalla "causa dei giusti", deportati e vittime innocenti di ogni età, di ogni sesso e di ogni fede religiosa;
- riscoprire in questa giornata "il legame peculiare e unico che unisce cristianesimo ed ebraismo;
- comprendere che l'ebraismo non è qualcosa del passato, ma è costituito da comunità viventi, che mantengono viva l'antica tradizione e fede dell'Israele di Dio. Pio XI all'inizio del nazifascismo, pertanto, diceva che noi cristiani "siamo spiritualmente semiti";
- ricordare la Shoah e le sue vittime ogni giorno, per non lasciar cadere nell'oblio i nomi di coloro che furono deportati come Liliana Segre e uccisi come Dietrich Bonhoffer nei lager nazisti e per trasmettere alle nuove generazioni segnali veri di lotta all'antisemitismo;
- fare ed essere "coro" con tutti coloro che hanno scritto e vogliono ancora scrivere sinfonie della pace. Mai più.