Cultura
L'Ubi Caritas del compositore norvegese Ola Gjeilo cantata dai cori del M° Leo
Juvenes Cantores, Modus Novus e Consonare Ensemble regalano una nuova bella pagina di musica
Corato - martedì 5 maggio 2020
Il testo struggente dell'"Ubi Caritas" – Dov'è carità - , antichissima melodia proto cristiana ( IV-X sec. a.C.) , entrata poi nel repertorio gregoriano viene rivisitato dal compositore contemporaneo norvegese Ola Gjeilo e cantato dai cori del maestro Luigi Leo ( Juvenes Cantores, Modus Novus e Consonare Ensemble).
"Congregavit nos in unum Christi Amor" - ci ha riuniti in un'unica cosa l'amore di Cristo – è la realtà che i cantori ci ricordano e che tutti viviamo oggi , in piena pandemia e che anche Papa Francesco ci ha ricordato col suo "nessuno si salva da solo", credenti e non credenti.
"Sono trascorsi ormai diversi mesi dall'ultima volta che abbiamo potuto dedicarci un po' di musica, noi con voi – il nostro pubblico – e fra noi coristi. È ancora il tempo delle distanze, e sappiamo bene come, invece, fare coro richieda perfetto allineamento di qualunque percezione. Eppure, guardarci negli occhi, anche attraverso uno schermo, ed ascoltare le voci di tutti i nostri cori che cercano di ricucirsi virtualmente, ci ricorda la bellezza di ciò che facciamo." – scrivono i giovani sulla pagina Facebook della loro Cluster Choral Academy.
Le atmosfere evocate dal compositore scandinavo sono quasi siderali: pur nel buio profondo, si muovono e si mescolano le orbite di miliardi di punti luce che fluttuano a dar significato all'armonia universale.
Sussurrare insieme, ma in tanti, accende i CUORI ed i CORI.
"Congregavit nos in unum Christi Amor" - ci ha riuniti in un'unica cosa l'amore di Cristo – è la realtà che i cantori ci ricordano e che tutti viviamo oggi , in piena pandemia e che anche Papa Francesco ci ha ricordato col suo "nessuno si salva da solo", credenti e non credenti.
"Sono trascorsi ormai diversi mesi dall'ultima volta che abbiamo potuto dedicarci un po' di musica, noi con voi – il nostro pubblico – e fra noi coristi. È ancora il tempo delle distanze, e sappiamo bene come, invece, fare coro richieda perfetto allineamento di qualunque percezione. Eppure, guardarci negli occhi, anche attraverso uno schermo, ed ascoltare le voci di tutti i nostri cori che cercano di ricucirsi virtualmente, ci ricorda la bellezza di ciò che facciamo." – scrivono i giovani sulla pagina Facebook della loro Cluster Choral Academy.
Le atmosfere evocate dal compositore scandinavo sono quasi siderali: pur nel buio profondo, si muovono e si mescolano le orbite di miliardi di punti luce che fluttuano a dar significato all'armonia universale.
Sussurrare insieme, ma in tanti, accende i CUORI ed i CORI.