Attualità
L'intervista a Franco Leone, letterato coratino definito "Il poeta di Caravaggio"
Ha collezionato numerosi premi in Italia e nel mondo per i suoi scritti e per le sue scoperte culturali
Corato - mercoledì 4 settembre 2024
11.31
Da Corato alle città del nord passando per la Grecia. Anno dopo anno ha collezionato successi in campo culturale. Da dove nasce la sua passione?
"Il mio impegno nella scrittura e nell'arte è nato in un viaggio in Toscana nel 2013.
Sono state le città d'arte "minori" a dare un impulso a questa mia inclinazione recondita perché in queste città l'arte è meno insidiata dall'assillo incombente dei flussi turistici.
Più di tutti mi ha affascinato Arezzo dove, di fronte alla bellezza di Piazza Grande, nel colloquio silente del tempo tra le torri duecentesche, i palazzi medievali, l'abside della pieve romanica e le logge del Vasari, decisi di descrivere d'impulso in versi le emozioni artistiche di quella città".
Coratino di origini. Quanto è importante per lei portare in giro per il mondo la città?
"Per me è molto importante portare fuori della mia regione il nome della mia città.
Nelle mie presentazioni ci tengo a far sapere che sono pugliese, in particolare di Corato.
In occasione di un mio evento a Riga, la capitale della Lettonia, in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia a Riga e con l'Associazione Dante Alighieri Lettonia, per commemorare i 700 anni della morte dei Dante nel 2021, è stata un'emozione vedere pubblicato l'articolo di un giornale nazionale Brīvā Latvija in lingua baltica con il mio nome e la mia città di origine scritte con la k, ovvero Franko Leone - Korato. Soltanto in quel momento ho avuto la percezione di avere portato la mia città fuori dei confini nazionali".
Con lei però Corato ha aggiunto un nuovo gemellaggio, ma questa volta artistico
"La cosa più importante che abbiamo realizzato per la nostra Corato è stata però il gemellaggio artistico con la città di Spoleto".
L'idea è nata da una intuizione artistica relativamente a un affresco d'impronta umbra realizzato dal pittore ZT nella chiesa matrice di Corato ed era stata sostenuta dalle Associazioni Spoleto nel Cuore di Anna Maria Regoli e Stefania Montori, da Archeoclub d'Italia "P. Emilio D'Angelo" - Sede di Corato e dall'associazione culturale Oltre le radici.
Quest'anno il gemellaggio sarà rafforzato da Spoleto nel Cuore, da Archeoclub d'Italia "P. Emilio D'Angelo" - Sede di Corato, dalla Pro Loco Quadratum Corato e dall'azienda "Terra Maiorum".
Queste ultime due associazioni e l'azienda coratine sono orgoglio e fierezza della nostra Puglia. Colgo l'occasione per ringraziare la mia manager artistica la dott.ssa Stefania Montori di Spoleto, punto di riferimento fondamentale per ogni evento in Italia e all'estero.
Durante gli anni è stato autore di molte pubblicazioni in cui ha raccontato la Puglia e le bellezze del territorio, fino ad ottenere il riconoscimento in Grecia. Come è stata quest'esperienza e si ricorda la motivazione del premio?
"Dopo una serie di pubblicazioni in cui ho raccontato la bellezza italica tra cui "102 Splendori d'Italia in versi", "Cercando l'Italia, itinerari d'arte in versi", "Caravaggio, Poesia della Luce - Tutte le opere in versi" e "Dal Parco dell'Alta Murgia fino al mare - Città e borghi tra arte, natura e poesia", ho pensato di pubblicare un libro che desse valore alla regione in cui vivo.
Ho per questo esteso il mio raggio di azione al Parco dell'Alta Murgia, un territorio della Puglia centrale noto non solo per la bellezza naturalistica, ma anche per la suggestione dei borghi e delle città che lo circondano.
Ho descritto singolarmente ciascuna località in sonetti in versi endecasillabi, dando risalto ai tesori artistici, storici e naturalistici spesso nascosti. Ho usato un linguaggio antico per descrivere una bellezza antica. Ho quindi partecipato a un Concorso Internazionale con questo libro e ad Atene il 1 luglio 2024 in rappresentanza dell'Italia ho ricevuto il prestigioso il "Golden Book Awards" che mi è stato conferito dal "Panorama International Literature Festival Awards", con la seguente motivazione: "Aver dato valore alla cultura del territorio italiano, facendo incontrare l'arte, la storia e il paesaggio attraverso il linguaggio della poesia. Tra i borghi e le città presenti nel mio libro ci sono Corato, Ruvo di Puglia, Canosa di Puglia, Altamura, Gravina in Puglia, Bitonto, Acquaviva delle Fonti, ma anche Barletta, Trani, Bisceglie… fino a Bari".
Con Caravaggio ha toccato l'apice dei riconoscimenti. Perché parlare proprio di Caravaggio (e non di altri artisti) e perché farlo attraverso l'interdisciplinarità?
"Di Caravaggio mi piace il crudo realismo, mi piace il fatto che i suoi personaggi siano attinti dalla strada. Così l'umanità derelitta degli ultimi si trova improvvisamente catapultata sulle pale d'altare.
Dentro le chiese, sopra gli altari, avviene la riscossa degli ultimi che finiscono per diventare primi. Per cui le prostitute diventano Madonne, gli scugnizzi diventano angeli, gli anziani e i mendicanti diventano apostoli o santi.
Di Caravaggio soprattutto è spettacolare l'uso della luce, capace di scandagliare gli oggetti e i particolari di una scena portandoli dentro lo spazio dell'osservatore. Caravaggio compie il miracolo della tridimensionalità".
Oltre all'arte, musica e poesia lei è stato anche una sorta di "Alberto Angela" perché ha fatto importanti scoperte come quella appunto dello spartito. Ce ne parli.
"Il dipinto dello spartito in questione è il "Riposo durante la fuga in Egitto" realizzato da Caravaggio nel 1597 circa ed esposto oggi alla Galleria Doria Pamphilj di Roma.
Lo spartito in esame è invece quello presente nella seconda pagina del libro sorretto da san Giuseppe per l'angelo che sta suonando il violino. Ho condotto i miei studi direttamente a Londra esaminando gli spartiti conservati presso la British Library, la biblioteca che custodisce uno degli archivi cartacei e digitali più importanti del mondo in tema di musica antica.
L'ipotesi della nuova teoria riguardante lo spartito dipinto da Caravaggio è stata avanzata anche grazie ad uno studio attento effettuato mediante un software di «riconoscimento automatico delle forme» messo a punto da me, attraverso tecniche attinte dalla mia tesi di laurea sotto la guida dei professori Giovanni Dimauro e Giuseppe Pirlo dell'Università degli Studi di Bari".
Uno spartito che ancora oggi continua a suonare e a regalarle un nuovo appellativo prestigioso
"Sì, questo spartito è stato anche suonato al Politecnico di Bari dal violinista Walter Folliero dell'Orchestra Metropolitana di Bari e poi presentato in RAI, oltre che nella Certosa di Garegnano a Milano, nella chiesa di San Carlo al Corso a Roma e all'auditorium Bagnoli di Napoli.
In virtù della mia pubblicazione dedicata all'eccelso pittore lombardo e alla mia scoperta relativa allo spartito da lui dipinto, il motore di ricerca Google da qualche anno mi identifica con l'appellativo di "Poeta di Caravaggio".
Quale è stato il momento più bello per lei?
"È difficile attingere un momento tra i 229 eventi che ho realizzato finora in Italia e in Europa.
Tuttavia il momento che rimarrà per sempre nel mio cuore è quello del conferimento da parte del Club per l'Unesco di Bisceglie e di Archeoclub sede di Bisceglie, del Premio Don Tonino Bello per i Diritti Umani, i Diritti Civili e l'Impegno Sociale il 19 aprile 2024 a Bisceglie. È un premio che valorizza i miei eventi d'arte che hanno avuto come scopo la beneficenza".
Un altro episodio che l'ha colpito? Lo ricorda?
"Ricordo poi l'episodio emozionante di uno spettatore non vedente che al termine di una mia presentazione a Foggia relativa alle storie di san Francesco dipinte da Giotto ad Assisi, mi si è avvicinato e stringendomi forte la mano mi ha ringraziato perché gli avevo consentito di vedere per la prima volta gli affreschi di Giotto. Glielo avevo consentito attraverso le parole delle mie poesie".
Quale è stato l'incontro (con persone famose) che porterà per sempre nel cuore e perché?
"Sono due gli incontri che porterò nel cuore: il primo con Alberto Angela che leggendo la mia poesia dedicata alla basilica dei Santi Quattro Coronati sul colle Celio a Roma, si è visibilmente emozionato.
Il secondo è stato quello con S. E. Stefano Taliani De Marchio, Ambasciatore d'Italia in Lettonia nel 2021 perché dopo l'evento dal titolo "Le città d'Italia dipinte nella Divina Commedia" all'Università lettone di Riga, ha deciso di trasformare le mie parole di quell'evento in un libro dal titolo lettone "Dante un "Dievišķā komēdija" - Itālijas pilsētas Dantes "Dievišķajā komēdijā".
Qual è il suo prossimo progetto?
"Il mio prossimo progetto riguarda l'ipotesi di una scoperta relativa alle costellazioni dipinte nel cielo notturno del sogno di Costantino, particolare degli affreschi della Leggenda della Vera Croce in San Francesco ad Arezzo, opera insigne di Piero della Francesca.
Ho appena pubblicato in un mio nuovo libro in italiano e in inglese questa nuova ipotesi che presenterò in ottobre proprio ad Arezzo. Il titolo della pubblicazione è "Nuova ipotesi sugli affreschi di Piero della Francesca in San Francesco ad Arezzo" della Fos Edizioni. E Arezzo è la città, come ho detto prima, da dove tutto è cominciato".
Con il suo amore per la cultura quale messaggio si sente di dare al pubblico e soprattutto ai giovani?
"Il messaggio che mi sento di dare a tutti e ancor più ai giovani è quello di credere nei propri sogni e di lottare per realizzarli, anche quando possono sembrare impossibili e gli altri non credono nei nostri progetti.
Nessuno ci regala niente e dal momento che qualsiasi traguardo richiede lavoro, dedizione e passione, vale la pena di mettere in campo tutte le nostre forze e il nostro tempo per arrivare alla nostra meta.
Inoltre vorrei anche dire ai giovani che a volte alcune discipline scolastiche possono sembrare lontane dalla realtà, come la poesia, la letteratura e l'arte.
Tuttavia queste hanno una valenza che certamente emergerà nel corso della vita e che potrebbe aiutare a dare un colore diverso all'esistenza".
Che futuro avrebbero i giovani che sognano una carriera come la sua?
"Sicuramente possono essere seguiti anche dalle associazioni culturali di cui sono socio, ovvero l'Associazione Cataldo Leone di Corato e l'azienda Adriatica Industriale con le quali ogni anno proponiamo un concorso letterario che premia le eccellenze delle scuole secondarie e superiori, con l'intento primario di dare spazio al talento delle nuove generazioni, perché i giovani sono la continuazione di noi oltre i confini del nostro tempo".
"Il mio impegno nella scrittura e nell'arte è nato in un viaggio in Toscana nel 2013.
Sono state le città d'arte "minori" a dare un impulso a questa mia inclinazione recondita perché in queste città l'arte è meno insidiata dall'assillo incombente dei flussi turistici.
Più di tutti mi ha affascinato Arezzo dove, di fronte alla bellezza di Piazza Grande, nel colloquio silente del tempo tra le torri duecentesche, i palazzi medievali, l'abside della pieve romanica e le logge del Vasari, decisi di descrivere d'impulso in versi le emozioni artistiche di quella città".
Coratino di origini. Quanto è importante per lei portare in giro per il mondo la città?
"Per me è molto importante portare fuori della mia regione il nome della mia città.
Nelle mie presentazioni ci tengo a far sapere che sono pugliese, in particolare di Corato.
In occasione di un mio evento a Riga, la capitale della Lettonia, in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia a Riga e con l'Associazione Dante Alighieri Lettonia, per commemorare i 700 anni della morte dei Dante nel 2021, è stata un'emozione vedere pubblicato l'articolo di un giornale nazionale Brīvā Latvija in lingua baltica con il mio nome e la mia città di origine scritte con la k, ovvero Franko Leone - Korato. Soltanto in quel momento ho avuto la percezione di avere portato la mia città fuori dei confini nazionali".
Con lei però Corato ha aggiunto un nuovo gemellaggio, ma questa volta artistico
"La cosa più importante che abbiamo realizzato per la nostra Corato è stata però il gemellaggio artistico con la città di Spoleto".
L'idea è nata da una intuizione artistica relativamente a un affresco d'impronta umbra realizzato dal pittore ZT nella chiesa matrice di Corato ed era stata sostenuta dalle Associazioni Spoleto nel Cuore di Anna Maria Regoli e Stefania Montori, da Archeoclub d'Italia "P. Emilio D'Angelo" - Sede di Corato e dall'associazione culturale Oltre le radici.
Quest'anno il gemellaggio sarà rafforzato da Spoleto nel Cuore, da Archeoclub d'Italia "P. Emilio D'Angelo" - Sede di Corato, dalla Pro Loco Quadratum Corato e dall'azienda "Terra Maiorum".
Queste ultime due associazioni e l'azienda coratine sono orgoglio e fierezza della nostra Puglia. Colgo l'occasione per ringraziare la mia manager artistica la dott.ssa Stefania Montori di Spoleto, punto di riferimento fondamentale per ogni evento in Italia e all'estero.
Durante gli anni è stato autore di molte pubblicazioni in cui ha raccontato la Puglia e le bellezze del territorio, fino ad ottenere il riconoscimento in Grecia. Come è stata quest'esperienza e si ricorda la motivazione del premio?
"Dopo una serie di pubblicazioni in cui ho raccontato la bellezza italica tra cui "102 Splendori d'Italia in versi", "Cercando l'Italia, itinerari d'arte in versi", "Caravaggio, Poesia della Luce - Tutte le opere in versi" e "Dal Parco dell'Alta Murgia fino al mare - Città e borghi tra arte, natura e poesia", ho pensato di pubblicare un libro che desse valore alla regione in cui vivo.
Ho per questo esteso il mio raggio di azione al Parco dell'Alta Murgia, un territorio della Puglia centrale noto non solo per la bellezza naturalistica, ma anche per la suggestione dei borghi e delle città che lo circondano.
Ho descritto singolarmente ciascuna località in sonetti in versi endecasillabi, dando risalto ai tesori artistici, storici e naturalistici spesso nascosti. Ho usato un linguaggio antico per descrivere una bellezza antica. Ho quindi partecipato a un Concorso Internazionale con questo libro e ad Atene il 1 luglio 2024 in rappresentanza dell'Italia ho ricevuto il prestigioso il "Golden Book Awards" che mi è stato conferito dal "Panorama International Literature Festival Awards", con la seguente motivazione: "Aver dato valore alla cultura del territorio italiano, facendo incontrare l'arte, la storia e il paesaggio attraverso il linguaggio della poesia. Tra i borghi e le città presenti nel mio libro ci sono Corato, Ruvo di Puglia, Canosa di Puglia, Altamura, Gravina in Puglia, Bitonto, Acquaviva delle Fonti, ma anche Barletta, Trani, Bisceglie… fino a Bari".
Con Caravaggio ha toccato l'apice dei riconoscimenti. Perché parlare proprio di Caravaggio (e non di altri artisti) e perché farlo attraverso l'interdisciplinarità?
"Di Caravaggio mi piace il crudo realismo, mi piace il fatto che i suoi personaggi siano attinti dalla strada. Così l'umanità derelitta degli ultimi si trova improvvisamente catapultata sulle pale d'altare.
Dentro le chiese, sopra gli altari, avviene la riscossa degli ultimi che finiscono per diventare primi. Per cui le prostitute diventano Madonne, gli scugnizzi diventano angeli, gli anziani e i mendicanti diventano apostoli o santi.
Di Caravaggio soprattutto è spettacolare l'uso della luce, capace di scandagliare gli oggetti e i particolari di una scena portandoli dentro lo spazio dell'osservatore. Caravaggio compie il miracolo della tridimensionalità".
Oltre all'arte, musica e poesia lei è stato anche una sorta di "Alberto Angela" perché ha fatto importanti scoperte come quella appunto dello spartito. Ce ne parli.
"Il dipinto dello spartito in questione è il "Riposo durante la fuga in Egitto" realizzato da Caravaggio nel 1597 circa ed esposto oggi alla Galleria Doria Pamphilj di Roma.
Lo spartito in esame è invece quello presente nella seconda pagina del libro sorretto da san Giuseppe per l'angelo che sta suonando il violino. Ho condotto i miei studi direttamente a Londra esaminando gli spartiti conservati presso la British Library, la biblioteca che custodisce uno degli archivi cartacei e digitali più importanti del mondo in tema di musica antica.
L'ipotesi della nuova teoria riguardante lo spartito dipinto da Caravaggio è stata avanzata anche grazie ad uno studio attento effettuato mediante un software di «riconoscimento automatico delle forme» messo a punto da me, attraverso tecniche attinte dalla mia tesi di laurea sotto la guida dei professori Giovanni Dimauro e Giuseppe Pirlo dell'Università degli Studi di Bari".
Uno spartito che ancora oggi continua a suonare e a regalarle un nuovo appellativo prestigioso
"Sì, questo spartito è stato anche suonato al Politecnico di Bari dal violinista Walter Folliero dell'Orchestra Metropolitana di Bari e poi presentato in RAI, oltre che nella Certosa di Garegnano a Milano, nella chiesa di San Carlo al Corso a Roma e all'auditorium Bagnoli di Napoli.
In virtù della mia pubblicazione dedicata all'eccelso pittore lombardo e alla mia scoperta relativa allo spartito da lui dipinto, il motore di ricerca Google da qualche anno mi identifica con l'appellativo di "Poeta di Caravaggio".
Quale è stato il momento più bello per lei?
"È difficile attingere un momento tra i 229 eventi che ho realizzato finora in Italia e in Europa.
Tuttavia il momento che rimarrà per sempre nel mio cuore è quello del conferimento da parte del Club per l'Unesco di Bisceglie e di Archeoclub sede di Bisceglie, del Premio Don Tonino Bello per i Diritti Umani, i Diritti Civili e l'Impegno Sociale il 19 aprile 2024 a Bisceglie. È un premio che valorizza i miei eventi d'arte che hanno avuto come scopo la beneficenza".
Un altro episodio che l'ha colpito? Lo ricorda?
"Ricordo poi l'episodio emozionante di uno spettatore non vedente che al termine di una mia presentazione a Foggia relativa alle storie di san Francesco dipinte da Giotto ad Assisi, mi si è avvicinato e stringendomi forte la mano mi ha ringraziato perché gli avevo consentito di vedere per la prima volta gli affreschi di Giotto. Glielo avevo consentito attraverso le parole delle mie poesie".
Quale è stato l'incontro (con persone famose) che porterà per sempre nel cuore e perché?
"Sono due gli incontri che porterò nel cuore: il primo con Alberto Angela che leggendo la mia poesia dedicata alla basilica dei Santi Quattro Coronati sul colle Celio a Roma, si è visibilmente emozionato.
Il secondo è stato quello con S. E. Stefano Taliani De Marchio, Ambasciatore d'Italia in Lettonia nel 2021 perché dopo l'evento dal titolo "Le città d'Italia dipinte nella Divina Commedia" all'Università lettone di Riga, ha deciso di trasformare le mie parole di quell'evento in un libro dal titolo lettone "Dante un "Dievišķā komēdija" - Itālijas pilsētas Dantes "Dievišķajā komēdijā".
Qual è il suo prossimo progetto?
"Il mio prossimo progetto riguarda l'ipotesi di una scoperta relativa alle costellazioni dipinte nel cielo notturno del sogno di Costantino, particolare degli affreschi della Leggenda della Vera Croce in San Francesco ad Arezzo, opera insigne di Piero della Francesca.
Ho appena pubblicato in un mio nuovo libro in italiano e in inglese questa nuova ipotesi che presenterò in ottobre proprio ad Arezzo. Il titolo della pubblicazione è "Nuova ipotesi sugli affreschi di Piero della Francesca in San Francesco ad Arezzo" della Fos Edizioni. E Arezzo è la città, come ho detto prima, da dove tutto è cominciato".
Con il suo amore per la cultura quale messaggio si sente di dare al pubblico e soprattutto ai giovani?
"Il messaggio che mi sento di dare a tutti e ancor più ai giovani è quello di credere nei propri sogni e di lottare per realizzarli, anche quando possono sembrare impossibili e gli altri non credono nei nostri progetti.
Nessuno ci regala niente e dal momento che qualsiasi traguardo richiede lavoro, dedizione e passione, vale la pena di mettere in campo tutte le nostre forze e il nostro tempo per arrivare alla nostra meta.
Inoltre vorrei anche dire ai giovani che a volte alcune discipline scolastiche possono sembrare lontane dalla realtà, come la poesia, la letteratura e l'arte.
Tuttavia queste hanno una valenza che certamente emergerà nel corso della vita e che potrebbe aiutare a dare un colore diverso all'esistenza".
Che futuro avrebbero i giovani che sognano una carriera come la sua?
"Sicuramente possono essere seguiti anche dalle associazioni culturali di cui sono socio, ovvero l'Associazione Cataldo Leone di Corato e l'azienda Adriatica Industriale con le quali ogni anno proponiamo un concorso letterario che premia le eccellenze delle scuole secondarie e superiori, con l'intento primario di dare spazio al talento delle nuove generazioni, perché i giovani sono la continuazione di noi oltre i confini del nostro tempo".