Arti e Professioni
Isalba Bevilacqua: soprano, artista coratina si racconta attraverso i suoi successi
“Mille difficoltà e tanti sacrifici mi hanno permesso di diventare quella che sono”
Corato - mercoledì 23 gennaio 2019
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"Nella mia vita ho imparato che nulla si ottiene senza la determinazione e il coraggio di affrontare le difficoltà per raggiungere gli obiettivi posti. Afferro la mia vita con forza e grinta, portando con me tutto ciò che occorre e sto bene con me stessa".
Si presenta così il soprano coratino Isalba Bevilacqua, nota per i suoi primi successi canori, ma ancora sconosciuta a molti. Inizia nel 2009 con un percorso di studi musicali lungo e costellato di tanti momenti difficili. Isalba si racconta dopo le ultime partecipazioni, di cui il Gran Galà di Capodanno a Bisceglie, presso le Vecchie Segherie Mastrototaro di via Porto che hanno aperto le porte del nuovo anno con il tradizionale concerto lirico-sinfonico di Capodanno con la scintillante orchestra di fiati della Fondazione Musicale "Biagio Abbate", composta da 40 elementi diretti dal maestro Benedetto Grillo e con la partecipazione del tenore Sokol Gjergji.
Il 2018 è stato "l'anno della mia svolta", ma prima di questa tappa, sono stati tanti i momenti belli e difficili che piacevolmente racconta. "Dopo anni di studio presso corsi privati in pianoforte e canto di musica leggera, ho iniziato a confrontarmi con esperienze lavorative che hanno permesso di conoscermi e capire cosa veramente amo fare: CANTARE!
Cantare per me e per gli altri, emozionarmi ed emozionare, mi dava la possibilità di entrare in relazione e in sintonia con il pubblico e, devo ammettere, aver fatto pianobar durante una stagione in Trentino-Alto Adige, essere stata vocalist con un dj, aver cantato nelle occasioni più disparate, sono state esperienze fantastiche che pian piano mi hanno formata, il primo passo verso la conoscenza di me stessa".
Gli anni vuoti, difficili e di pausa dalla sua passione sono stati presenti e caratterizzanti per permettere ad Isalba di diventare la giovane donna che è ora. Dopo aver ripreso, infatti, sono arrivate tante soddisfazioni. "Essermi iscritta al Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese, in Calabria, aver superato un periodo difficile della mia vita, parallelamente al lavoro costante in un noto American bar di Trani, mi ha dato la forza di continuare a credere in ciò che faccio oltre all'aver scoperto di essere portata per qualcosa che mai avrei pensato prima,".
La musica lirica è arrivata quasi per caso e per gioco, grazie al maestro tenore che l'ha scoperta e che le preannunciò quanto la musica lirica sarebbe diventata "la sua droga". E così è stato!
"Da quando ho iniziato la frequenza del Conservatorio, con i miei studi di pianoforte e canto lirico, ammetto che cantare opere classiche di grandi musicisti è diventato davvero per me un qualcosa che non so spiegare, che mi prende il cuore e l'anima. Negli ultimi anni ho avuto l'onore di partecipare a tanti concorsi canori a livello locale, regionale e nazionale, tra i quali Sanremo Giovani, dove ho superato tutte le selezioni ad un passo dalla finale. Purtroppo, il mondo della musica e artistico in generale non è facile e il più delle volte è spietato. Se qualcuno dovesse chiedermi: COSA TI ASPETTI DALLA VITA? VORREI SOLO CONTINUARE A CANTARE, MI PIACE USARE LA VOCE COME VERO E PROPRIO STRUMENTO! Il canto lirico è di nicchia, non per tutti, anzi invito la gente ad avvicinarsi a questo genere musicale, pura espressione di molte culture.
Il 9 Marzo dell'anno scorso, sulle note dell'opera classica "O mio babbino caro" di G. Puccini, ho aperto il concerto di Katia Ricciarelli al Teatro Impero di Trani. Ricordo ancora l'ansia e la paura di sbagliare, annientati dalla presenza e dal supporto della mia famiglia e di chi ha scelto di starmi accanto; la mia tenacia e il volermi concentrare su me stessa, mi hanno permesso di non farmi prendere dal panico, visto che ero lì con una personalità sacra della musica lirica. E' stato un successo!
Dopo il diploma, già conseguito, in pianoforte complementare, sono imminenti quelli in teoria e solfeggio oltre al canto lirico. Quasi pronto l'inedito dal titolo "ADESSO", un misto tra il lirico e il pop, quasi a voler fondere le sue due anime. ADESSO come la voglia di far accadere tutto senza rinunciare più a nulla, a se stessa e al suo futuro.
Si presenta così il soprano coratino Isalba Bevilacqua, nota per i suoi primi successi canori, ma ancora sconosciuta a molti. Inizia nel 2009 con un percorso di studi musicali lungo e costellato di tanti momenti difficili. Isalba si racconta dopo le ultime partecipazioni, di cui il Gran Galà di Capodanno a Bisceglie, presso le Vecchie Segherie Mastrototaro di via Porto che hanno aperto le porte del nuovo anno con il tradizionale concerto lirico-sinfonico di Capodanno con la scintillante orchestra di fiati della Fondazione Musicale "Biagio Abbate", composta da 40 elementi diretti dal maestro Benedetto Grillo e con la partecipazione del tenore Sokol Gjergji.
Il 2018 è stato "l'anno della mia svolta", ma prima di questa tappa, sono stati tanti i momenti belli e difficili che piacevolmente racconta. "Dopo anni di studio presso corsi privati in pianoforte e canto di musica leggera, ho iniziato a confrontarmi con esperienze lavorative che hanno permesso di conoscermi e capire cosa veramente amo fare: CANTARE!
Cantare per me e per gli altri, emozionarmi ed emozionare, mi dava la possibilità di entrare in relazione e in sintonia con il pubblico e, devo ammettere, aver fatto pianobar durante una stagione in Trentino-Alto Adige, essere stata vocalist con un dj, aver cantato nelle occasioni più disparate, sono state esperienze fantastiche che pian piano mi hanno formata, il primo passo verso la conoscenza di me stessa".
Gli anni vuoti, difficili e di pausa dalla sua passione sono stati presenti e caratterizzanti per permettere ad Isalba di diventare la giovane donna che è ora. Dopo aver ripreso, infatti, sono arrivate tante soddisfazioni. "Essermi iscritta al Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese, in Calabria, aver superato un periodo difficile della mia vita, parallelamente al lavoro costante in un noto American bar di Trani, mi ha dato la forza di continuare a credere in ciò che faccio oltre all'aver scoperto di essere portata per qualcosa che mai avrei pensato prima,".
La musica lirica è arrivata quasi per caso e per gioco, grazie al maestro tenore che l'ha scoperta e che le preannunciò quanto la musica lirica sarebbe diventata "la sua droga". E così è stato!
"Da quando ho iniziato la frequenza del Conservatorio, con i miei studi di pianoforte e canto lirico, ammetto che cantare opere classiche di grandi musicisti è diventato davvero per me un qualcosa che non so spiegare, che mi prende il cuore e l'anima. Negli ultimi anni ho avuto l'onore di partecipare a tanti concorsi canori a livello locale, regionale e nazionale, tra i quali Sanremo Giovani, dove ho superato tutte le selezioni ad un passo dalla finale. Purtroppo, il mondo della musica e artistico in generale non è facile e il più delle volte è spietato. Se qualcuno dovesse chiedermi: COSA TI ASPETTI DALLA VITA? VORREI SOLO CONTINUARE A CANTARE, MI PIACE USARE LA VOCE COME VERO E PROPRIO STRUMENTO! Il canto lirico è di nicchia, non per tutti, anzi invito la gente ad avvicinarsi a questo genere musicale, pura espressione di molte culture.
Il 9 Marzo dell'anno scorso, sulle note dell'opera classica "O mio babbino caro" di G. Puccini, ho aperto il concerto di Katia Ricciarelli al Teatro Impero di Trani. Ricordo ancora l'ansia e la paura di sbagliare, annientati dalla presenza e dal supporto della mia famiglia e di chi ha scelto di starmi accanto; la mia tenacia e il volermi concentrare su me stessa, mi hanno permesso di non farmi prendere dal panico, visto che ero lì con una personalità sacra della musica lirica. E' stato un successo!
Dopo il diploma, già conseguito, in pianoforte complementare, sono imminenti quelli in teoria e solfeggio oltre al canto lirico. Quasi pronto l'inedito dal titolo "ADESSO", un misto tra il lirico e il pop, quasi a voler fondere le sue due anime. ADESSO come la voglia di far accadere tutto senza rinunciare più a nulla, a se stessa e al suo futuro.