Cronaca
Imputato per atti persecutori si avvicina alla sua ex: ora è ai domiciliari
Operazione della Polizia di Stato
Corato - sabato 24 febbraio 2018
14.39
Ieri a Corato, la Polizia di stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare di ripristino della custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Trani nei confronti di un 37enne con precedenti di Polizia, ritenuto responsabile della violazione del divieto di mantenere una distanza non inferiore a 500 metri da una donna (già vittima di atti persecutori) .
L'uomo è già imputato di atti persecutori, lesioni personali aggravate, violazione di domicilio, danneggiamento, detenzione e porto in luogo pubblico di una pistola con matricola abrasa tutti commessi in danno di una donna, per i quali in data lo scorso luglio fu arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare.
Lo scorso 1 febbraio, il 37enne è stato giudicato dall'autorità giudiziaria. meritevole dell'applicazione di una misura cautelare meno afflittiva della custodia domiciliare, pertanto è stato posto in libertà, ma con l'obbligo di mantenere una distanza non inferiore a 500 metri dalla vittima, dal suo luogo di residenza o dimora o dal luogo di lavoro, dai suoi prossimi congiunti e da persone con questi conviventi nonché divieto di comunicare con la parte offesa, suoi conoscenti o parenti.
Nonostante il periodo trascorso in detenzione domiciliare ed il beneficio successivo ottenuto, il 37enne avrebbe perseverato nella sua condotta persecutoria, violando i divieto a cui era sottoposto, al punto che la vittima è stata costretta a richiedere l'intervento dei poliziotti del locale Commissariato di P.S.
L'uomo è già imputato di atti persecutori, lesioni personali aggravate, violazione di domicilio, danneggiamento, detenzione e porto in luogo pubblico di una pistola con matricola abrasa tutti commessi in danno di una donna, per i quali in data lo scorso luglio fu arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare.
Lo scorso 1 febbraio, il 37enne è stato giudicato dall'autorità giudiziaria. meritevole dell'applicazione di una misura cautelare meno afflittiva della custodia domiciliare, pertanto è stato posto in libertà, ma con l'obbligo di mantenere una distanza non inferiore a 500 metri dalla vittima, dal suo luogo di residenza o dimora o dal luogo di lavoro, dai suoi prossimi congiunti e da persone con questi conviventi nonché divieto di comunicare con la parte offesa, suoi conoscenti o parenti.
Nonostante il periodo trascorso in detenzione domiciliare ed il beneficio successivo ottenuto, il 37enne avrebbe perseverato nella sua condotta persecutoria, violando i divieto a cui era sottoposto, al punto che la vittima è stata costretta a richiedere l'intervento dei poliziotti del locale Commissariato di P.S.