Cultura
"Il Volto del '900", secondo atto d'amore per l'identità storica e culturale
Inaugurata la mostra immersiva che intende dare nuovo impulso al territorio
Corato - domenica 25 ottobre 2020
18.39
Taglio del nastro per la seconda edizione della mostra "Il Volto del '900", che assume per l'appunto il sottotitolo "Secondo Atto", organizzata dall'associazione culturale "Il Tempio di Serapide" ed inaugurata sabato 24 ottobre nella cornice rurale e suggestiva della Cantina Sociale.
Cinque le sezioni in cui si suddivide il progetto espositivo, nato anche grazie alla collaborazione di aziende e associazioni coratine, del territorio e il supporto della Regione Puglia, con l'obiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale di Puglia.
Moda, arte e design; arte e impresa: letteratura e musica; storia del cinema, della televisione e dello sport; avvenimenti storici: cinque "Historical Rooms" da attraversare ripercorrendo gli ultimi 30 anni del '900 con una esperienza immersiva ed emozionale.
All'interno di uno scrigno ottocentesco, quale la struttura dell'unico esempio esistente e funzionante di opificio in pietra viva del 1875, il patrimonio storico di una delle epoche della nostra umanità in cui recuperare memoria e radici. Storia da ripercorrere anche grazie alla preziosa dotazione di articoli messi a disposizione dal "Corriere della Sera" sugli eventi fortemente determinanti e più caratterizzanti degli anni '70, '80 e '90.
«Per esprimere la mia arte è importante conoscere, approfondire e ricercare. È così che nasce l'esigenza di un secondo atto, una evoluzione della prima edizione de "Il Volto del '900" per poter ampliare gli orizzonti, aprendoci e interagendo anche al confronto con altre realtà della Puglia» - le parole di Anna Maria La Monica, curatrice della mostra e presidente dell'associazione culturale organizzatrice che è riuscita a coinvolgere molte associazioni coratine credendo nel potere della rete.
Un allestimento espositivo reso complesso non solo dall'articolazione di tematiche, materiale artistico e personalità coinvolte, ma anche in virtù delle vigenti normative di sicurezza contro la diffusione del contagio da Covid-19 che, però, non ha demoralizzato nell'intento di dare nuovo impulso alla cultura. «All'alba di una nuova era amministrativa vorrei augurare alla nostra città di Corato di poter e saper vivere di arte, musica, letteratura, e di affermarsi anche al di fuori del territorio per la sua attenzione per la bellezza».
Importanti anche le parole di quanti sono intervenuti nella serata inaugurale della mostra che resterà visitabile fino al 30 dicembre: l'avv. Luisa Addario che ha moderato l'evento, Giuseppe Caldara, presidente della Cantina Sociale, il sindaco Corrado De Benedittis, il Generale dott. Giuseppenicola Tota, il direttore generale Turismo e Cultura Regione Puglia Aldo Patruno, il prof. Pierfrancesco Rescio, il presidente della sezione coratina dell'associazione Archeoclub Michele Iacovelli, i dirigenti scolastici dell'Istituto Professionale Alberghiero Tandoi, Angela Adduci, e del Liceo artistico Federico II, Savino Gallo.
«Negli anni '70, '80 e '90 il nostro paese ha assistito a una crescita demografica, economica e sociale, ma anche ad una serie di ferite inferte al patrimonio urbano, culturale e artistico, amplificando il divario con la crescita del paese. Questo è il motivo dell'instabilità del nostro millennio che ha generato una terribile crisi» - l'intervento del sindaco De Benedittis - «Ma non c'è crescita economica senza crescita culturale. Corato deve ristabilire un rapporto anche con il suo passato e ripristinare la sua vera identità, per guardare al futuro».
La necessità di far squadra per affermare il proprio ruolo e la propria identità è stata ribadita dal Generale Giuseppe Nicola Tota: «Esportiamo la nostra Coratina negli Stati Uniti, dobbiamo ricordare che la crescita si persegue attraverso l'interazione».
«Negli ultimi anni la Puglia ha affrontato diverse sfide per uscire dall'anonimato, abbiamo lavorato tanto per la valorizzazione del territorio attraverso il turismo culturale, che ha sensibilizzato la comunità. Consapevoli che la cultura produca economia e e che grazie all'economia della cultura si riesca a vivere, Corato non deve perdere l'occasione di far parte del flusso» - ha precisato Aldo Patruno.
"Il Volto del '900" ha inoltre posto l'accento sull'importanza della cooperazione anche con le scuole cittadine, contribuendo a stimolare gli studenti ad entrare in contatto con la realtà del territorio in cui vivono e in cui si formano. Ne sono due esempi le collaborazioni con l'Istituto Professionale Alberghiero "Tandoi", che ha curato la degustazione offerta nella serata, e il Liceo Artistico "Federico II - Stupor Mundi" che ha contribuito all'allestimento delle istallazioni.
"Corato sulle tracce del passato" è il volume presentato dal prof. Pierfrancesco Rescio e il presidente Archeoclub Iacovelli: una ricerca durata dieci anni sul complesso sistema dei tratturi che si districano su tutto il territorio, importanti testimonianze della nostra storia. «Il progetto è nato per dimostrare che il passato è risorsa e stimolo per ripensare la valorizzazione economica e sociale del territorio, attraverso i canali di trasmissione e di attraversamento da un luogo all'altro».
Cinque le sezioni in cui si suddivide il progetto espositivo, nato anche grazie alla collaborazione di aziende e associazioni coratine, del territorio e il supporto della Regione Puglia, con l'obiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale di Puglia.
Moda, arte e design; arte e impresa: letteratura e musica; storia del cinema, della televisione e dello sport; avvenimenti storici: cinque "Historical Rooms" da attraversare ripercorrendo gli ultimi 30 anni del '900 con una esperienza immersiva ed emozionale.
All'interno di uno scrigno ottocentesco, quale la struttura dell'unico esempio esistente e funzionante di opificio in pietra viva del 1875, il patrimonio storico di una delle epoche della nostra umanità in cui recuperare memoria e radici. Storia da ripercorrere anche grazie alla preziosa dotazione di articoli messi a disposizione dal "Corriere della Sera" sugli eventi fortemente determinanti e più caratterizzanti degli anni '70, '80 e '90.
«Per esprimere la mia arte è importante conoscere, approfondire e ricercare. È così che nasce l'esigenza di un secondo atto, una evoluzione della prima edizione de "Il Volto del '900" per poter ampliare gli orizzonti, aprendoci e interagendo anche al confronto con altre realtà della Puglia» - le parole di Anna Maria La Monica, curatrice della mostra e presidente dell'associazione culturale organizzatrice che è riuscita a coinvolgere molte associazioni coratine credendo nel potere della rete.
Un allestimento espositivo reso complesso non solo dall'articolazione di tematiche, materiale artistico e personalità coinvolte, ma anche in virtù delle vigenti normative di sicurezza contro la diffusione del contagio da Covid-19 che, però, non ha demoralizzato nell'intento di dare nuovo impulso alla cultura. «All'alba di una nuova era amministrativa vorrei augurare alla nostra città di Corato di poter e saper vivere di arte, musica, letteratura, e di affermarsi anche al di fuori del territorio per la sua attenzione per la bellezza».
Importanti anche le parole di quanti sono intervenuti nella serata inaugurale della mostra che resterà visitabile fino al 30 dicembre: l'avv. Luisa Addario che ha moderato l'evento, Giuseppe Caldara, presidente della Cantina Sociale, il sindaco Corrado De Benedittis, il Generale dott. Giuseppenicola Tota, il direttore generale Turismo e Cultura Regione Puglia Aldo Patruno, il prof. Pierfrancesco Rescio, il presidente della sezione coratina dell'associazione Archeoclub Michele Iacovelli, i dirigenti scolastici dell'Istituto Professionale Alberghiero Tandoi, Angela Adduci, e del Liceo artistico Federico II, Savino Gallo.
«Negli anni '70, '80 e '90 il nostro paese ha assistito a una crescita demografica, economica e sociale, ma anche ad una serie di ferite inferte al patrimonio urbano, culturale e artistico, amplificando il divario con la crescita del paese. Questo è il motivo dell'instabilità del nostro millennio che ha generato una terribile crisi» - l'intervento del sindaco De Benedittis - «Ma non c'è crescita economica senza crescita culturale. Corato deve ristabilire un rapporto anche con il suo passato e ripristinare la sua vera identità, per guardare al futuro».
La necessità di far squadra per affermare il proprio ruolo e la propria identità è stata ribadita dal Generale Giuseppe Nicola Tota: «Esportiamo la nostra Coratina negli Stati Uniti, dobbiamo ricordare che la crescita si persegue attraverso l'interazione».
«Negli ultimi anni la Puglia ha affrontato diverse sfide per uscire dall'anonimato, abbiamo lavorato tanto per la valorizzazione del territorio attraverso il turismo culturale, che ha sensibilizzato la comunità. Consapevoli che la cultura produca economia e e che grazie all'economia della cultura si riesca a vivere, Corato non deve perdere l'occasione di far parte del flusso» - ha precisato Aldo Patruno.
"Il Volto del '900" ha inoltre posto l'accento sull'importanza della cooperazione anche con le scuole cittadine, contribuendo a stimolare gli studenti ad entrare in contatto con la realtà del territorio in cui vivono e in cui si formano. Ne sono due esempi le collaborazioni con l'Istituto Professionale Alberghiero "Tandoi", che ha curato la degustazione offerta nella serata, e il Liceo Artistico "Federico II - Stupor Mundi" che ha contribuito all'allestimento delle istallazioni.
"Corato sulle tracce del passato" è il volume presentato dal prof. Pierfrancesco Rescio e il presidente Archeoclub Iacovelli: una ricerca durata dieci anni sul complesso sistema dei tratturi che si districano su tutto il territorio, importanti testimonianze della nostra storia. «Il progetto è nato per dimostrare che il passato è risorsa e stimolo per ripensare la valorizzazione economica e sociale del territorio, attraverso i canali di trasmissione e di attraversamento da un luogo all'altro».