Religione
Il vescovo D’Ascenzo: San Cataldo il Pastore buono della nostra comunità
Profondo senso di comunione e fede nelle parole del vescovo durante la Messa
Corato - giovedì 10 maggio 2018
18.21
«Prendere i contatti con il Santo Patrono significa fare un atto di conversione e di avvicinamento a Dio». Queste sono le parole ricorrenti nel discorso di omelia tenuto dal Vescovo durante la celebre Messa in onore al Santo Patrono tenutasi questa mattina.
San Cataldo è un Pastore buono che richiama la figura di Gesù, come buon pastore che ha cura delle sue pecore. Il nostro volerci avvicinare in un percorso di fede e di cammino alla figura del Santo Patrono sta a dimostrare la nostra volontà ad imitarlo e a seguirlo in un percorso segnato dalle beatitudini. Non a caso nelle sue parole, il Vescovo ha ripreso il concetto delle beatitudini di Papa Francesco. «Gesù usa volutamente il termine plurale di beati e non singolare, per indicare l'importanza della pluralità nel percorso verso la beatitudine».
Di qui il richiamo al concetto di comunità ecclesiastica e cittadina, «perché la festività in onore di un Santo Patrono permette alla comunità cittadina di procedere insieme in un cammino di comunione verso Dio. È un'occasione di scambio e di vicinanza per i singoli componenti di una cittadina per mettere insieme le proprie preghiere verso Dio. Questo deve essere lo spirito giusto da perseguire non solo in occasione di una festività ma sempre».
San Cataldo è un Pastore buono che richiama la figura di Gesù, come buon pastore che ha cura delle sue pecore. Il nostro volerci avvicinare in un percorso di fede e di cammino alla figura del Santo Patrono sta a dimostrare la nostra volontà ad imitarlo e a seguirlo in un percorso segnato dalle beatitudini. Non a caso nelle sue parole, il Vescovo ha ripreso il concetto delle beatitudini di Papa Francesco. «Gesù usa volutamente il termine plurale di beati e non singolare, per indicare l'importanza della pluralità nel percorso verso la beatitudine».
Di qui il richiamo al concetto di comunità ecclesiastica e cittadina, «perché la festività in onore di un Santo Patrono permette alla comunità cittadina di procedere insieme in un cammino di comunione verso Dio. È un'occasione di scambio e di vicinanza per i singoli componenti di una cittadina per mettere insieme le proprie preghiere verso Dio. Questo deve essere lo spirito giusto da perseguire non solo in occasione di una festività ma sempre».