Arti e Professioni
Il trattamento della Calcolosi urinaria, al “L. Bonomo” un servizio di eccellenza
Importante risultato grazie ad una analisi del dottor Giuseppe Albino
Puglia - martedì 25 aprile 2017
E' possibile risparmiare "molto" sulle giornate di degenza per la calcolosi urinaria, spendendo "poco" di più per il noleggio del litotritore extracorporeo?
Al reparto di urologia del "Lorenzo Bonomo" pare proprio di sì.
Per comprendere bene quanto importante sia questo assioma, è necessario partire da un apparente ossimoro, ovvero dallo studio compiuto dal dottor Giuseppe Albino, tranese di nascita, dirigente medico in servizio presso il reparto di Urologia del "Lorenzo Bonomo" di Andria. Ebbene il nosocomio andriese, pur avendo un reparto di Urologia molto più piccolo del Policlinico di Bari e dell'ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" di San Giovanni Rotondo, di ben 6 – 7 volte, quindi con molto meno personale e posti letto, registra un volume di lavoro uguale, in termini di trattamenti di litiasi urinaria, ai due più grandi ospedali regionali.
A questo primo dato si aggiunge il fatto che il reparto di Urologia di Andria è oggi l'unica postazione medica che effettua il servizio di litotrissia extracorporea, ovvero della trattamento dei piccoli sassolini che si formano ai reni o più in generale lungo le vie urinarie, calcoli che possono essere disintegrati da fonti energetiche di varia natura, come onde sonore (onde d'urto) o raggi laser, in tutta la Asl /Bt.
Dati alla mano, nel 2014 sono stati quindi effettuati 249 trattamenti di litotrissia extracorporea con onde d'urto. Normalmente la procedura viene effettuata in regime di Day Sevice (ambulatoriale) ma è inevitabile che alcuni casi vengano ricoverati in regime ordinario dal Pronto Soccorso. Perciò nell'anno solare bisogna calcolare ben 173 giornate di ricovero per tale patologia. Poichè ogni giornata di ricovero costa alla Asl ben 882 euro (avete capito bene!) si è pensato di aumentare le giornate di noleggio della macchina che permette l'erogazione di queste onde d'urto (il litotritore) da quattro a cinque al mese, appunto per effettuare più trattamenti, perchè sta aumentando la richiesta e che di contro è necessario diminuire la spesa dei ricoveri.
Il dottor Albino, che ha pubblicato questo suo lavoro sulla rivista dell'Archivio Italiano di Urologia e Andrologia, presentandola durante il 20° Congresso nazionale della SIEUN (Società italiana di Ecografia Urologica, Andrologica e Nefrologica), ha dimostrato appunto che pur aumentando la spesa per il noleggio dell'apparecchio che frantuma questi calcoli, in realtà si risparmia molto sui giorni di degenza in ospedale per la calcolosi e riduce le liste d'attesa per l'intervento dei pazienti.
Giuseppe Albino, da 12 anni medico urologo presso il nosocomio andriese, dopo una parentesi significativa al Policlino "Gemelli" ed all'Istituto Tumori "Regina Elena" di Roma, ha utilizzato il sistema Edotto, in uso presso le Asl pugliesi per sviluppare questa importante ricerca, che è stata, tra l'altro, discussa in un master di II livello in "Diritto, Economia e Managment delle Aziende Sanitarie" e presso la School of Managment dell'Università LUM "Jean Monnet" e quindi pubblicata con il prof. Francesco Albergo.
Questo accurato studio, non solo ha previsto, come dicevamo, una attenta analisi aziendale tra costi e benefici, ma adesso sarà monitorata attraverso una programmazione ed un controllo, attraverso i quali saranno valutati nel tempo i vantaggi che sono stati arrecati alla collettività da questa scelta clinico-aziendale.
In tempi di contenimento della spesa pubblica, è importante sapere che si possono raggiungere anche vantaggio per la collettività, considerato l'aumento dell'incidenza della calcolosi, del 2,53% nella sola Puglia, pari a ben 10 mila nuovi casi in Puglia e di circa mille nella sola provincia Bat.
Grazie alle eccellenze medico sanitarie del "Lorenzo Bonomo", questa incidenza potrà adesso essere efficacemente gestita.
Al reparto di urologia del "Lorenzo Bonomo" pare proprio di sì.
Per comprendere bene quanto importante sia questo assioma, è necessario partire da un apparente ossimoro, ovvero dallo studio compiuto dal dottor Giuseppe Albino, tranese di nascita, dirigente medico in servizio presso il reparto di Urologia del "Lorenzo Bonomo" di Andria. Ebbene il nosocomio andriese, pur avendo un reparto di Urologia molto più piccolo del Policlinico di Bari e dell'ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" di San Giovanni Rotondo, di ben 6 – 7 volte, quindi con molto meno personale e posti letto, registra un volume di lavoro uguale, in termini di trattamenti di litiasi urinaria, ai due più grandi ospedali regionali.
A questo primo dato si aggiunge il fatto che il reparto di Urologia di Andria è oggi l'unica postazione medica che effettua il servizio di litotrissia extracorporea, ovvero della trattamento dei piccoli sassolini che si formano ai reni o più in generale lungo le vie urinarie, calcoli che possono essere disintegrati da fonti energetiche di varia natura, come onde sonore (onde d'urto) o raggi laser, in tutta la Asl /Bt.
Dati alla mano, nel 2014 sono stati quindi effettuati 249 trattamenti di litotrissia extracorporea con onde d'urto. Normalmente la procedura viene effettuata in regime di Day Sevice (ambulatoriale) ma è inevitabile che alcuni casi vengano ricoverati in regime ordinario dal Pronto Soccorso. Perciò nell'anno solare bisogna calcolare ben 173 giornate di ricovero per tale patologia. Poichè ogni giornata di ricovero costa alla Asl ben 882 euro (avete capito bene!) si è pensato di aumentare le giornate di noleggio della macchina che permette l'erogazione di queste onde d'urto (il litotritore) da quattro a cinque al mese, appunto per effettuare più trattamenti, perchè sta aumentando la richiesta e che di contro è necessario diminuire la spesa dei ricoveri.
Il dottor Albino, che ha pubblicato questo suo lavoro sulla rivista dell'Archivio Italiano di Urologia e Andrologia, presentandola durante il 20° Congresso nazionale della SIEUN (Società italiana di Ecografia Urologica, Andrologica e Nefrologica), ha dimostrato appunto che pur aumentando la spesa per il noleggio dell'apparecchio che frantuma questi calcoli, in realtà si risparmia molto sui giorni di degenza in ospedale per la calcolosi e riduce le liste d'attesa per l'intervento dei pazienti.
Giuseppe Albino, da 12 anni medico urologo presso il nosocomio andriese, dopo una parentesi significativa al Policlino "Gemelli" ed all'Istituto Tumori "Regina Elena" di Roma, ha utilizzato il sistema Edotto, in uso presso le Asl pugliesi per sviluppare questa importante ricerca, che è stata, tra l'altro, discussa in un master di II livello in "Diritto, Economia e Managment delle Aziende Sanitarie" e presso la School of Managment dell'Università LUM "Jean Monnet" e quindi pubblicata con il prof. Francesco Albergo.
Questo accurato studio, non solo ha previsto, come dicevamo, una attenta analisi aziendale tra costi e benefici, ma adesso sarà monitorata attraverso una programmazione ed un controllo, attraverso i quali saranno valutati nel tempo i vantaggi che sono stati arrecati alla collettività da questa scelta clinico-aziendale.
In tempi di contenimento della spesa pubblica, è importante sapere che si possono raggiungere anche vantaggio per la collettività, considerato l'aumento dell'incidenza della calcolosi, del 2,53% nella sola Puglia, pari a ben 10 mila nuovi casi in Puglia e di circa mille nella sola provincia Bat.
Grazie alle eccellenze medico sanitarie del "Lorenzo Bonomo", questa incidenza potrà adesso essere efficacemente gestita.