Scuola e Lavoro
Il Sentiero degli scrittori: un orto sensoriale al Liceo Artistico
L'orto didattico stimolerà e potenzierà l’area sensoriale degli alunni con disabilità
Corato - domenica 26 gennaio 2025
13.09
La "strada degli scrittori", la S.S. 640 che da Caltanissetta arriva fino a Porto Empedocle, collega idealmente i luoghi dove sono nati e sono vissuti alcuni tra i più importanti scrittori siciliani (Pirandello, Sciascia, Camilleri, Antonio Russello, Rosso di San Secondo e Tomasi di Lampedusa) e in questi luoghi, inoltre, essi hanno ambientato la maggior parte dei loro racconti.
Questa via sembra condurre, quasi per mano, chi la percorre lungo un percorso fatto di sensazioni, colori, odori e suoni evocativi.
Il Liceo Artistico Federico II di Corato, mosso da questo stesso obiettivo, ha realizzato, presso i propri spazi esterni, un percorso sensoriale denominato "Sentiero degli scrittori". L'orto didattico stimolerà e potenzierà l'area sensoriale degli alunni DVA.
Le attività inerenti l'orto mirano a coinvolgere in modo funzionale gli alunni BES: l'orto nasce, infatti, come progetto multi-laboratoriale.
Più in generale l'orto, riqualificando spazi esterni dell'edificio scolastico, intende rivolgersi all'intera comunità scolastica.
L'orto accoglie al proprio interno 4 differenti tipologie di piante sulla base delle 4 aree sensoriali coinvolte (tatto, gusto, olfatto, vista). Semina e piantumazione avvengono all'interno di cassoni in legno, cassoni che delimitano i confini di questo "viaggio" sensoriale.
Al fine di generare stimoli uditivi (il quinto senso), è messo a disposizione degli studenti uno strumento per produrre ed ascoltare la musica delle piante.
Per ogni area sensoriale, inoltre, sono state predisposte delle targhe in terracotta, in ognuna delle quali è trascritto un evocativo frammento tratto dai testi di cinque degli scrittori che hanno, con i loro racconti, tentato di spiegare cosa si cela nell'animo di chi vive oltre lo Stretto.
Il primo frammento, associato al senso della vista è tratto da un racconto di Leonardo Sciascia, intitolato "Le Parrocchie di Regalpetra". Al senso del tatto è dedicato un brano tratto da "I Vecchi e i Giovani" di Luigi Pirandello. Un profetico frammento del celebre monologo di Don Fabrizio, da "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, è associato al senso dell'udito. Al gusto è stato associato un brano, tratto dal racconto intitolato "La Luna si mangia i morti" di Antonio Russello. All'olfatto è stata associata la targa che reca un frammento in un dialetto "evocativo" di odori, tratto da "La prima indagine di Montalbano" di Andrea Camilleri.
La comunità scolastica non ha voluto, tuttavia, dimenticare che la "strada degli scrittori" è stata teatro del barbaro omicidio del magistrato antimafia, Rosario Livatino.
L'istituto ha voluto rendere omaggio al coraggio del "Giudice ragazzino" nato a Canicattì, apponendo a conclusione (o ad inizio, a secondo di come s'intenda percorrere il "viaggio") del sentiero, una targa dov'è trascritta la considerazione di un martire dei nostri giorni:"Alla fine dell'esistenza, non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma credibili".
La Sicilia come metafora, insomma, dell'Italia e dell'uomo, per dirla come Leonardo Sciascia.
Questa via sembra condurre, quasi per mano, chi la percorre lungo un percorso fatto di sensazioni, colori, odori e suoni evocativi.
Il Liceo Artistico Federico II di Corato, mosso da questo stesso obiettivo, ha realizzato, presso i propri spazi esterni, un percorso sensoriale denominato "Sentiero degli scrittori". L'orto didattico stimolerà e potenzierà l'area sensoriale degli alunni DVA.
Le attività inerenti l'orto mirano a coinvolgere in modo funzionale gli alunni BES: l'orto nasce, infatti, come progetto multi-laboratoriale.
Più in generale l'orto, riqualificando spazi esterni dell'edificio scolastico, intende rivolgersi all'intera comunità scolastica.
L'orto accoglie al proprio interno 4 differenti tipologie di piante sulla base delle 4 aree sensoriali coinvolte (tatto, gusto, olfatto, vista). Semina e piantumazione avvengono all'interno di cassoni in legno, cassoni che delimitano i confini di questo "viaggio" sensoriale.
Al fine di generare stimoli uditivi (il quinto senso), è messo a disposizione degli studenti uno strumento per produrre ed ascoltare la musica delle piante.
Per ogni area sensoriale, inoltre, sono state predisposte delle targhe in terracotta, in ognuna delle quali è trascritto un evocativo frammento tratto dai testi di cinque degli scrittori che hanno, con i loro racconti, tentato di spiegare cosa si cela nell'animo di chi vive oltre lo Stretto.
Il primo frammento, associato al senso della vista è tratto da un racconto di Leonardo Sciascia, intitolato "Le Parrocchie di Regalpetra". Al senso del tatto è dedicato un brano tratto da "I Vecchi e i Giovani" di Luigi Pirandello. Un profetico frammento del celebre monologo di Don Fabrizio, da "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, è associato al senso dell'udito. Al gusto è stato associato un brano, tratto dal racconto intitolato "La Luna si mangia i morti" di Antonio Russello. All'olfatto è stata associata la targa che reca un frammento in un dialetto "evocativo" di odori, tratto da "La prima indagine di Montalbano" di Andrea Camilleri.
La comunità scolastica non ha voluto, tuttavia, dimenticare che la "strada degli scrittori" è stata teatro del barbaro omicidio del magistrato antimafia, Rosario Livatino.
L'istituto ha voluto rendere omaggio al coraggio del "Giudice ragazzino" nato a Canicattì, apponendo a conclusione (o ad inizio, a secondo di come s'intenda percorrere il "viaggio") del sentiero, una targa dov'è trascritta la considerazione di un martire dei nostri giorni:"Alla fine dell'esistenza, non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma credibili".
La Sicilia come metafora, insomma, dell'Italia e dell'uomo, per dirla come Leonardo Sciascia.