Territorio
Il ricordo del disastro ferroviario nel giorno del saluto del Procuratore Giannella
Ha coordinato le indagini sulla strage: «Un anno tostissimo, spero di contribuire ancora da Bari»
Corato - sabato 22 luglio 2017
«Se c'è qualcosa di buono che ho fatto in questi anni l'ho fatto perché ho avuto la fortuna di avere persone in gamba vicino». Lo ha detto l'ex aggiunto della Procura di Trani, Francesco Giannella, nel giorno dei saluti prima di lasciare definitivamente Palazzo Torres per andare a ricoprire l'incarico barese che svolge già da alcuni giorni.
Il magistrato si trasferisce nel palazzo di giustizia del capoluogo pugliese dove sarà sempre procuratore aggiunto ma ha spiegato è diverso: «Qui a Trani mi sono occupato di tutto in questi otto anni e mezzo mentre a Bari ogni aggiunto ha un ambito di competenza e quindi può concentrarsi di più su alcuni aspetti. E questo mi affascina molto. L'esigenza che ho sentito più forte di ogni altra è stata quella di proiettarmi in un'altra dimensione. Ed in questi primi giorni a Bari ho avuto già la certezza di aver fatto la scelta che desideravo. Fare il procuratore aggiunto a Trani e farlo a Bari puo' sembrare la stessa cosa ed invece è totalmente diverso».
Giannella nell'ultimo anno, che ha definito nel suo intervento "tostissimo" ha coordinato le indagini sulla strage ferroviaria che il 12 luglio 2016, tra Andria e Corato, provocò 23 morti e 50 feriti, «una tragedia che ha colpito noi tutti come uomini prima di tutto e anche come magistrati - ha detto il magistrato - perché abbiamo lavorato al massimo per raccogliere gli elementi per sostenere l'accusa in giudizio, ci manca ancora poco e spero di poter continuare a contribuire anche da Bari ancora a questo lavoro».
Francesco Giannella dall'aprile del 2016 ha svolto le funzioni di capo dell'ufficio inquirente dopo il trasferimento al vertice della Procura di Taranto di Carlo Maria Capistro, ruolo ricoperto da poche settimane da Antonino Di Maio per il quale Giannella ha espresso parole di grande affetto ed ammirazione: «Giovane e determinato, ha le qualità giuste. La Procura di Trani con l'arrivo di Di Maio ha fatto un buon "acquisto"».
Francesco Giannella, lo ricordiamo, è stato sostituto procuratore a Foggia, a Trani e a Bari. Nel capoluogo pugliese ha rappresentato l'accusa al processo di primo grado per il rogo doloso del teatro Petruzzelli e, come pm della Dda, ha condotto indagini contro i clan mafiosi Anemolo, Capriati e Anacondia.
Il magistrato si trasferisce nel palazzo di giustizia del capoluogo pugliese dove sarà sempre procuratore aggiunto ma ha spiegato è diverso: «Qui a Trani mi sono occupato di tutto in questi otto anni e mezzo mentre a Bari ogni aggiunto ha un ambito di competenza e quindi può concentrarsi di più su alcuni aspetti. E questo mi affascina molto. L'esigenza che ho sentito più forte di ogni altra è stata quella di proiettarmi in un'altra dimensione. Ed in questi primi giorni a Bari ho avuto già la certezza di aver fatto la scelta che desideravo. Fare il procuratore aggiunto a Trani e farlo a Bari puo' sembrare la stessa cosa ed invece è totalmente diverso».
Giannella nell'ultimo anno, che ha definito nel suo intervento "tostissimo" ha coordinato le indagini sulla strage ferroviaria che il 12 luglio 2016, tra Andria e Corato, provocò 23 morti e 50 feriti, «una tragedia che ha colpito noi tutti come uomini prima di tutto e anche come magistrati - ha detto il magistrato - perché abbiamo lavorato al massimo per raccogliere gli elementi per sostenere l'accusa in giudizio, ci manca ancora poco e spero di poter continuare a contribuire anche da Bari ancora a questo lavoro».
Francesco Giannella dall'aprile del 2016 ha svolto le funzioni di capo dell'ufficio inquirente dopo il trasferimento al vertice della Procura di Taranto di Carlo Maria Capistro, ruolo ricoperto da poche settimane da Antonino Di Maio per il quale Giannella ha espresso parole di grande affetto ed ammirazione: «Giovane e determinato, ha le qualità giuste. La Procura di Trani con l'arrivo di Di Maio ha fatto un buon "acquisto"».
Francesco Giannella, lo ricordiamo, è stato sostituto procuratore a Foggia, a Trani e a Bari. Nel capoluogo pugliese ha rappresentato l'accusa al processo di primo grado per il rogo doloso del teatro Petruzzelli e, come pm della Dda, ha condotto indagini contro i clan mafiosi Anemolo, Capriati e Anacondia.