Attualità
Il grido disperato di aiuto dei fotografi: «Sindaco, siamo in crisi. Intervenga!»
Il settore è in ginocchio da ormai un anno e non ci sono prospettive
Corato - lunedì 16 novembre 2020
11.24
Il blocco degli eventi, la necessità di dover pagare affitti, strutture, attrezzature che poi saranno inutilizzate e che rischiano di non poter essere neanche ammortizzate. Quella dei fotografi e dei video operatori è la categoria che sta maggiormente risentendo dell'emergenza sanitaria e delle misure di contenimento dell'emergenza sanitaria.
L'associazione dei fotografi coratini, presieduta da Gianni Albanese, e composta da una dozzina di professionisti con studio a Corato, ha scelto di raccontare attraverso le immagini quella che è una situazione che li vede fortemente penalizzati.
Immagini che vogliono lanciare un messaggio: «se l'industria, l'artigianato, il commercio, seppur con le forti criticità legate alla situazione contingente continuano ad andare avanti, noi siamo fermi da ormai un anno e per noi non sembrano esserci prospettive. Siamo stanchi di questa situazione ma non intendiamo mollare perché amiamo il nostro lavoro» spiega il presidente Albanese.
«Ci sentiamo abbandonati, siamo al limite come attività e come persone che devono provvedere al sostentamento economico personale e delle famiglie. Oggi che finalmente abbiamo una amministrazione comunale ed un riconfermato presidente regionale chiediamo un ascolto immediato per trovare delle possibili soluzioni al problema della nostra categoria» è il grido disperato dei fotografi.
L'associazione dei fotografi coratini, presieduta da Gianni Albanese, e composta da una dozzina di professionisti con studio a Corato, ha scelto di raccontare attraverso le immagini quella che è una situazione che li vede fortemente penalizzati.
Immagini che vogliono lanciare un messaggio: «se l'industria, l'artigianato, il commercio, seppur con le forti criticità legate alla situazione contingente continuano ad andare avanti, noi siamo fermi da ormai un anno e per noi non sembrano esserci prospettive. Siamo stanchi di questa situazione ma non intendiamo mollare perché amiamo il nostro lavoro» spiega il presidente Albanese.
«Ci sentiamo abbandonati, siamo al limite come attività e come persone che devono provvedere al sostentamento economico personale e delle famiglie. Oggi che finalmente abbiamo una amministrazione comunale ed un riconfermato presidente regionale chiediamo un ascolto immediato per trovare delle possibili soluzioni al problema della nostra categoria» è il grido disperato dei fotografi.