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Consiglio comunale, la mozione non passa
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Corato - giovedì 18 gennaio 2018
18.14
I consiglieri sono in aula, pronti ad affrontare una delle sedute di Consiglio Comunale più importanti dell'amministrazione Mazzilli.
Questa sera potrebbe decidersi il futuro dell'amministrazione comunale, attraverso il voto dei consiglieri comunali chiamati ad esprimersi sulla mozione di sfiducia presentata da 11 consiglieri.
Seguiremo passo dopo passo i lavori del Consiglio
Ore 18.18 - Il segretario generale procede all'appello.
Sono ventiquattro i consiglieri presenti. Manca tra i suoi banchi il consigliere Fabrizio Ventura
Il Presidente del Consiglio Comunale dà lettura dell'atto di dimissioni del Sindaco.
È il momento della trattazione della mozione di sfiducia sottoscritta da 11 consiglieri comunali. Il consigliere Renato Bucci illustra la mozione.
Inizia la discussione. Il consigliere Fabrizio Ventura entra in aula.
Loiodice (PD): «Le notizie apprese nelle ultime ore ci colgono perplessi rispetto alle motivazioni del collega Ventura nel rivedere le sue posizioni. È legittimo e democraticamente ineccepibile il processo di riflessione che i consiglieri devono esercitare nel rispetto della cittadinanza, ma gradirei sapere dal collega Ventura quali sono le motivazioni e gradirei capire se il sindaco ha delle riflessioni da porre prima della discussione della mozione. Da quando si è verificata la crisi amministrativa siamo imballati, le commissioni non si sono riunite. La città non ha bisogno di sceneggiate che possono proporsi in questa assise e che poi non portano risultati»
Ventura: «Credo che un accordo, che non è una alleanza su punti fermi e imprescindibili ci avrebbe dato la possibilità di esercitare la nostra funzione in maniera ancora più egregia. Non mi sono opposto alla mozione ma le perplessità e i dubbi c'erano e mi hanno portato alla decisione che porto qui oggi. Mi sono assunto ogni responsabilità sottoponendomi anche alla gogna mediatica che da ieri mi sta invadendo e anche sul piano privato, cosa ignobile. La vita privata non si tocca. Ho vissuto quel che è accaduto nel 2013 e ho constatato che lasciare una amministrazione è un atto scellerato.
La mia è stata una scelta libera dopo le prime titubanze che hanno creato confusione innanzitutto in me. La parola interesse è passata di bocca in bocca nei politologi delle ultime 48 ore.
Nel 2003 mi candidai con Alleanza Nazionale a sostegno di Perrone. Poi ci fu il travaso da AN e in Forza Italia e presi a frequentare nel movimento La Destra. Mi candidai con quel partito nel 2008 a sostegno di Cataldo Mazzilli. Investii in quel progetto tante energie, nonostante la sconfitta cocente. Successivamente abbandonai la politica. Nel 2012 aderii a L'Idea e poi al Cantiere di cui fui una delle anime fondatrici. Nel 2013 mi fu chiesta più volte di candidarmi ma ritenni opportuno, vista la mia precedente esperienza politica, di non farlo. Lo feci l'anno successivo. Se avessi avuto interessi personali, come la maggior parte delle prostitute intellettuali sostiene, la mia storia politica sarebbe stata completamente diversa.
Le decisioni maturano dalla legittimità delle perplessità e le riflessioni che ne derivano nascono dalla visione da grandangolo e, mettendoci la faccia, non credo che si possa colpevolizzare un cambiamento di visione rispetto al problema. Sono una persona libera e anche in ragione di questo non mi dimetto senza alcuna intenzione di aderire a gruppo o partito come persone in malafede pensano.
Il mio percorso nel cantiere avrebbe dovuto finire quando è mancato il vero pilastro: assistevo allo sbandieramento sudicio di un ricordo romantico.
Il mio non è il ritorno del figliol prodigo a casa, ma lo sprono ad occuparsi concretamente della città: io mi son giocato la faccia, costi quel che costi. Mi auguro per la città che lo faccia anche il sindaco».
LOIZZO: «La mozione di vede dalla sua storia. Per l'amministrazione il buongiorno non c'è mai stato. Ho sfogliato ad uno ad uno gli ordini del giorno dei singoli consigli e mi sono imbattuto nel nome dell'assessore Anita Musto di cui nemmeno mi ricordavo. Il sindaco sognava di governare una città dall'alto flusso turistico: ci ha portato le navi da crociera ma quelli non si son portati neanche un vitrone di olio. Ci riferì di voler istituire la scuola del contadino: non ne abbiamo visto neanche l'ombra; l'istituzione della consulta del lavoro. Molti problemi sono rimasti irrisolti: la sua amministrazione sarà ricordata tra le più inefficienti degli ultimi 20 anni, altro che testa alta e petto in fuori. I mercatali stanno ancora imprecando la sua irrisolutezza, non hanno idea di dove andranno e quale area si vedranno assegnare per uscire da una situazione deludente»
Loizzo poi ricorda i problemi legati ai lavoratori Asipu e aggressioni ai dipendenti dei servizi sociali, la mancanza dello strumento urbanistico, l'insuccesso delle consulte di quartiere, il problema dell'elettrodotto che ancora non ha una procedura risolutiva; impatto ambientale e inquinamento elettromagnetico dei ripetitori di Monte Ripanno e i problemi con le discariche di Belloluogo e Maccarone. E ancora: la mancata attività della SANB e il mancato raggiungimento degli obiettivi della differenziata e conseguente riduzione delle tasse; la «coltre polverosa» che incombe sulla questione MEF.
Loizzo continua nell'elenco delle criticità parlando di Dolmen, piste ciclabili, tombe di San Magno; carenze di strutture sportive.
Rivolgendosi a Ventura: «La politica è arte nobile, è arte di governare. La politica di oggi è stata invasa da personaggi che hanno visto privilegiare l'interesse personale a quello generale. (...) Tieni la tua schiena dritta e lascia ancora che gli occhi di chi ti ha dato affetto si incrocino ai tuoi. Non ci credo a quanto ci hai raccontato. Mancano le motivazioni politiche della tua scelta. Il commissariamento di due mesi non è il male peggiore»
Mazzone: "Siamo frastornati sul piano umano prima che politico. Allungarsi con commenti e cornici fa male»
Valeria Mazzone dà lettura del comunicato stampa diffuso questa mattina.
«Questa telenovela non merita di essere discussa. Però ora voglio parlare con il sindaco e partire dal comunicato dell'ex collega Ventura. Non ci vuole un politologo per capire che si tratta di un comunicato farlocco e di facciata. Ci sono una serie di argomentazioni deboli che io voglio discutere col sindaco perché è qui che risiede la motivazione di firmare una mozione di sfiducia. Una mozione di sfiducia votata il 18 gennaio non significa lasciare la città allo sbando per chissà quanto tempo, ma significa ridare a questa città a Maggio 2018 un nuovo sindaco, migliore di quello che abbiamo.
Vogliamo parlare dell'instabilità dell'attuale amministrazione? Andando a spanne, l'ultimo consiglio comunale fu convocato a fine novembre: tutte le commissioni sono ferme, è tutto bloccato. Come fa questa amministrazione se qualsiasi cosa deve andare in commissione o in consiglio non può passare? il sindaco o si dedichi a trattare o ad amministrare. Sono due mesi che questa amministrazione è immobile.
Da domani, pur se non passa la mozione, come si lavora? Ventura e Di Tria sono indipendenti, Caputo ha detto che è l'ultima volta che dava l'appoggio al sindaco. Significa che dalla prossima volta ci sarà sempre un punto interrogativo. Ogni volta si procederà con la conta e questo significa paralisi che è peggio di un commissariamento.
La politica è una cosa seria: se qualcuno riceve una minaccia la denuncia. Noi siamo stati eletti, abbiamo doveri verso la cittadinanza. Il sindaco dice che "non ci sono motivazioni politiche". Il sindaco rappresenta la città: o dice che cosa è successo, chi lo ha minacciato oppure questo volersi costruire questa immagine da super uomo che resiste alle minacce non regge. Il sindaco si è comportato come un farfallone che dice e dice ma sotto non c'è nulla. Se il sindaco fosse venuto in aula a riferire circa una minaccia ricevuta spiegandoci, io per prima non l'avrei abbandonata perché un uomo che denuncia lo schifo che succede merita il sostegno. Se il sindaco non ci dice cosa è accaduto due sono le cose: o racconta balle o non ha la coscienza a posto. Di fronte al silenzio e alle motivazioni citate, non posso che constatare l'inevitabilità di questa mozione di sfiducia».
LOIODICE (PD): «Parto dalla consapevolezza che siamo di fronte ad una mozione che ha bisogno degli altri consiglieri ad unirsi al voto per sfiduciare il sindaco. Da subito mi sarei aspettato una consultazione da parte del sindaco di tutti i gruppi consiliari per capire se ci fossero ragioni per uscire dall'empasse che a tutt'oggi non sappiamo se è stato superato. Se la convinzione di Ventura è quella di ritrovare una migliorata amministrazione è fuori strada.
Il sindaco ha riferito che "se un giorno deciderà di dire quali sono i veri motivi scoppia il cataclisma". Il sindaco ha il dovere di denunciare le azione o gli atti che l'hanno intimorito o hanno messo in discussione la tenuta dell'amministrazione. Il sindaco è un pubblico ufficiale, se ha ricevuto delle minacce deve denunciarle, non deve sottrarsi».
«Il sindaco ha incontrato la nostra forza politica non più di tre giorni fa, fuori il tempo massimo. Il 18 dicembre ci chiedevamo perché il sindaco non avesse ancora convocato le forze politiche. Non c'è stato nemmeno il bon ton politico e istituzionale di convocare le forze politiche perché sino all'ultimo si sperava - e mi auguro non sia così - negli altri colleghi. Il mio invito è a tutti i consiglieri a riflettere seriamente per il bene di questa città e a valutare se questa città deve ancora andare avanti in questo modo. Come forza politica abbiamo cercato sempre dei percorsi che ci portassero a definire una serie di problematiche ancora irrisolte. La nostra non è una opposizione a tutti i costi: vogliamo essere una opposizione propositiva e alcune determinazioni che questa amministrazione ha fatto, devo riconoscere siano state fatte per aver preso in considerazione le nostre sollecitazioni».
Loiodice passa in rassegna una serie di criticità evidenziate in precedenza da Loizzo.
Maldera (Movimento Schittulli): «Nella conferenza stampa abbiamo visto il tentativo del sindaco di prendere tempo del sindaco ubriacando i cittadini con illazioni. Il sindaco sostiene che senza di lui il Movimento Schittulli sarebbe il nulla. Il Sindaco ha considerato il nulla 2000 cittadini che hanno scelto noi e votato anche lui. Non è il sindaco che ha arricchito il nostro elettorato, ma viceversa».
Flora Maldera ripercorre una serie di episodi in cui il Movimento ha richiesto attenzione al sindaco e per i quali «Il sindaco è rimasto sordo».
«Il nostro è un "mal di pancia" che viene da lontano. Non abbiamo padroni; gli unici nostri padroni sono i cittadini. Dicono che non siamo stati arguti a non attendere le politiche del 4 marzo. Perché avremmo dovuto attendere il 4 marzo? Ai cittadini che devono mettere il piatto sulla tavola non interessa chi andrà a Roma. Non è stato semplice assumere le nostre posizioni: a noi questi giochi politici non vanno bene. Votiamo favorevolmente la mozione»
BUCCI (Un cantiere in comune): «Ero tranquillo, ma la valeriana è finita. Quel che accade oggi non riguarda soltanto l'umbrabile figura del consigliere Ventura che è evidente che non è difendibile da ogni punto di vista.
Il 27 novembre, quando per la prima volta il Movimento Schittulli dichiarò di lasciare la maggioranza, noi fummo i primi a stigmatizzare pesantemente l'intervento della consigliera Maldera perché non adeguatamente motivato. Nella seduta successiva la consigliera Maldera presentò una serie di motivazioni molto più concrete sulle quale si fondava la motivazione di dissenso. In quella sede dicemmo che non accettavamo motivazioni non chiaramente esplicitate.
Al sindaco fu chiesto di esplicitare i "fattacci" che secondo lui erano alla base della crisi e che il sindaco si riservava di rivelare in maniera postuma nel caso di mancata ricomposizione della maggioranza. Voi oggi siete chiamati allo stesso sforzo di lealtà perchè voi sapete ancor prima di noi di quel che si è tramato alle spalle della città, dell'etica politica e del malcapitato Ventura. Voi oggi sapete benissimo che le pseudomotivazioni del consigliere Ventura sono false. Lo sanno pure le pietre della nostra Murgia. Questo è un dato di fatto indiscutibile. Nella politica si può giocare come al tavolo da gioco, ma o si gioca lealmente come abbiamo cercato di fare noi oppure si giocano partite al di fuori di quest'aula consiliare con altri mezzi e altri sistemi alternativi messi in campo pesantemente. Mi aspetto una risposta: non ho mai creduto che quest'aula sia il palco scenico del festival delle ipocrisie. Se un consigliere di maggioranza venisse da me a dire di aver subito un ricatto da un consigliere del mio schieramento sarei il primo ad accompagnarlo in Procura perché ci sono valori che vanno difesi a spada tratta. Stasera stiamo discutendo della vita democratica di questa città. Io non riconosco più la legittimità di questo consesso sino a quando non saranno chiarite le motivazioni che hanno spinto il consigliere Ventura a cambiare casacca nel giro di 24 ore. Non riconosco la legittimità di un voto che abbia come ago della bilancia un consigliere comprato o ricattato.
Che cosa è cambiato rispetto alla crisi amministrativa? Pur raccattando il 13esimo voto contro la sfiducia il sindaco non ha automaticamente guadagnato un voto sulla fiducia e questo è evidente.
Questa pantomima, come tutte le pantomime, prima o poi finirà, ma resterà scolpito il ricordo di ciò che è stato. E, caro Ventura, non durerà 3 giorni come dicesti avantieri, ma riguarderà una vita intera e riguarderà la vita di una comunità alla quale un debito di riconoscenza lo dobbiamo.
TORELLI (Movimento Schittulli) fornisce i dati elettorali del Movimento. «Il nulla era lei sindaco, che non si è mai confrontato con l'elettorato. Anche noi siamo tra la gente e ci dice "Il sindaco è manovrato dal Senatore".»
VENTURA: «Il comunicato di questa mattina a firma del Cantiere è squallido e mendace. Riconosco di aver sbagliato modi e tempi di comunicazione della mia decisione, ma da qui ad interpretare termini come "minacce" da me mai riferiti sembra distorsivo. Mi chiedo se è un problema cambiare idea. C'è qualche articolo della costituzione o articolo di legge che impedisce a una persona sana di mente di tornare sulle sue decisioni? Sembra che l'unico problema sia un processo sommario verso il sottoscritto. (...)Vedere il marcio in una persona che ha lavorato sempre per il bene della collettività mi sembra fuori dal mondo»
MAZZONE: «Ventura se sei un uomo rinnega tutto ciò che ci hai detto. Noi sapremo smentirlo in ogni dove».
BOVINO (PD): «Di che parliamo? Solo slogan e parole. Il sindaco non ha mai rappresentato la città con le sue scelte. io fermamente voterò favorevolmente a questa mozione perchè l'unica parola che descrive l'amministrazione "Mazzilli-Perrone" è il nulla. stasera c'è uno spettacolo che a me non piace che vede noi nella parte dei gladiatori. Io sognavo che negli anni si fosse potuto votare qualcosa di favorevole all'amministrazione e non perchè sono in cerca di cariche ma perchè desideravo portare avanti quella tanto sognata opposizione costruttiva, ma non c'è ne sta occasione. dobbiamo dare una svolta ad un'amministrazione e una compagine di centro destra che mai come ora sta mostrando segni di affaticamento. Non avete più niente da dare a questa città! La città ha bisogno di fatti e non di beghe di partito. Dovete avere la libertà di dire che non potete più dare al paese. L'attività del sindaco si è conclusa prima di inizare: al caseificio pugliese e l'immagine delle ruspe che oggi lo abbattono sono un simbolo. Mi auguro che sia il sindaco stesso a votare la mozione»
SINDACO: «Questo è un momento importante e cruciale della storia della nostra città, al pari della nascita di una amministrazione. Auspico che tutto sia sempre condotto con fair play. In questi anni poco fair play e molto di personale su di me e su chi ha voluto spendersi per l'operato di questa amministrazione. Nel 2014 la cittadinanza decide di darci la fiducia; abbiamo intrapreso la nostra partita sulla base di questo, ponendomi come risultato da raggiungere il bene della città, senza nessun altro obiettivo, sino allo sfinimento».
Il sindaco elenca tutte le azioni realizzate dalla sua amministrazione tra opere compiute, in corso o appaltate: 14 km di strade extrarurali; opere per 2 milioni e mezzo per le strade. Nella zona industriale sono stati stesi oltre 70mila metri quadrati di asfalto, un centinaio di lampioni, 6 km di tubature gas. Il lungo elenco ricorda le iniziative e i risultati ottenuti dalla sua amministrazione. Abbiamo ottenuto oltre 20milioni di finanziamento. in cosa sono stati spesi? edilizia scolastica, basti pensare ai lavori alla scuola fornelli, la sistemazione del campo sportivo. Aderendo allo spirito ambientalista di quest'amministrazione presentammo alla regione il progetto di recupero delle acque reflue del depuratore ottenendo sei milioni di finanziamento. Due milioni e mezzo per il progetto smart city. Impianto di videosorveglianza. Abbiamo chiesto e ottenuto il finanziamento per i nuovi semafori, e l'estensione dei varchi di ztl e il finanziamento per il progetto di rifacimento della biblioteca comunale chiesto già nel 2015 e ripresentato nonchè ottenuto al bando successivo. In ultimo il finanziamento di un milione e mezzo per la Giovanni XXIII e 540 mila euro per l'Imbriani. C'è stata sempre programmazione nelle opere. Parlando di commissariamento, con i tempi burocratici, probabilmente avremo una nuova amministrazione a dicembre, nel frattempo ci sono opere e progetti candidanti in vari bandi. Non mi dilungo ancora ma fermo restando a quanto detto finora, quest'amministrazione ha un pacchetto di circa 45milioni di opere. Oggi forse è il periodo peggiore per amministrare: per fare una gara e vincerla necessiti di almeno nove mesi ma comunque ce la siamo cavata. Ora proviamo a vedere se questa città davvero è rimasta uguale a tre anni fa: Abbiamo riaperto il giudice di pace, aperto l'asilo nido comunale, il distaccamento permanente dei vigili del fuoco, la sede dell'Inps e quello dell'agenzia delle entrate (che in molti altri paesi stanno chiudendo). Abbiamo attivato la ZTL: è stato inviato alla commissione mobilità lo schema del Piano Urbano del Traffico; abbiamo attivato l'impianto di videosorveglianza. Ospedale: abbiamo lanciato una visione per attivare nel nord barese un riequilibrio dell'offerta sanitaria; l'ospedale di Corato è ora classificato come ospedale di primo livello. A breve ci sarà l'apertura dell'Informagiovani, abbiamo comprato arredi scolastici, non c'erano le casette dell'acqua; tutti gli immobili comunali ora sono dotati di defibrillatori, abbiamo monitorato la discarica falsamente fumante di via Belloluogo; abbiamo riorganizzato l'assetto scolastico. Ci sono parecchie cose nuove che abbiamo realizzato e di sicuro non abbiamo tolto niente. Ambiente: oggi abbiamo la più bassa ecotassa prevista dalla tabella e siamo stati premiati come comune riciclone; la SANB la dobbiamo fare: chi vitupera questa scelta non ha a cuore l'Asipu perché se non va in porto la società pubblica l'Asipu cessa di esistere. Il meccanismo della SANB è inceppato per le vicissitudini amministrative della città di Molfetta.
Sui croceristi abbiamo investito: la città ha ricevuto una straordinaria evidenza».
Poi elenca: Corato Music Square; Io Merito; l'attivazione di un modello che poi è diventato il "Red" della Regione per quanto attiene i servizi sociali.
«Arriviamo alla sfiducia non per disonore o per aver combinato disastri. Questa città ha sempre rispettato i vincoli di finanza pubblica e siamo un comune in avanzo tecnico e non in disavanzo come la stragrande maggioranza dei comuni. Prima si è dibattuto sulla libertà da condizionamenti: c'è stato un momento in cui ritengo di essere stato condizionato dalla forza politica che ha lasciato la maggioranza, allorquando all'inizio di novembre, quando le commissioni stavano valutando una istanza in merito alcune variazioni relative alla residenza socio assistenziale di via Della Macina. Fino a che io non avessi fatto iscrivere quell'argomento all'ordine del giorno, quel gruppo non mi avrebbe sostenuto. C'è stato un marcamento ad uomo su un'altra forza politica, Direzione Italia. Io ho cercato di mantenere unione. Si tratta di un atto che non può andare a maggioranza ma col consenso più ampio possibile.
Io sono dimissionario: se non passa la sfiducia io da domani devo occuparmi di come superare la crisi amministrativa. Scaduti i 20 giorni, con ancora più responsabilità, se non posso amministrare dove vado? Finché ci sono le condizioni di poter esercitare il mandato lo faremo nel rispetto della città.
In questa sede si vota, ma c'è anche la città che si esprime. La città è molto maldisposta da questo punto di vista. Mi sento responsabile di questo: vediamo se ci sono le condizioni per riflettere. Da parte mia c'è stato l'atto di buona volontà di essere dimissionario. Vi chiedo di rigettare questa mozione di sfiducia, preannunciando il mio voto di astensione».
Caputo annuncia il voto di astensione.
DI TRIA evidenzia il silenzio dei partiti a sostegno del sindaco. «Il mio votare secondo coscienza nasce dal fatto che ho una coscienza politica».
E, riferendosi al PD: «mi sono sempre chiesto come mai ha accettato la presidenza di una commissione così importante».
«Chiedo al sindaco di porre con urgenza rimedio alla crisi e annuncio voto favorevole alla mozione»
LOIODICE "Mi sembra di vivere in un paese differente da quello descritto dal sindaco. Il sindaco avrebbe dovuto dimettersi e convocare le forze politiche all'indomani del 30 novembre. Rispondendo a Di Tria, abbiamo accettato quella commissione poichè strategica per garantire pari opportunità a tutte le forze politiche".
MARCONE: Il sindaco ha parlato per oltre un'ora dando sfoggio a quelle che sono opere afferenti all'assessorato ai lavori pubblici il cui assessore sin dall'inizio è stato un membro del Movimento Schittulli.
ROSELLI: La crisi amministrativa ha origine antica, nasce sin dalla nascita di quest'amministrazione quando solo al terzo tentativo è stato votato il presidente del consiglio. Seconda crepa con l'assessore Mangione. Forza Italia voterà a favore della mozione di sfiducia.
BUCCI: Prendo atto che il mio appello alla lealtà reciproca viene sbeffeggiato dal momento che il sindaco parla dell'atteggiamento di Ventura qualificandolo come portentoso. Lei si sta macchiando di un'infamia. Noi abbiamo fatto una scelta di lealtà poichè l'invito al sindaco a ricucire la crisi esplicitando le motivazioni, dopo venti giorni non ha avuto risposta. Questo consiglio comunale ha concesso al sindaco 50 giorni per ricucire la crisi senza che ci siano stati passi avanti. Se ricompattare la maggioranza significa raccattare consensi dalle fogne, io mi pento persino delle dichiarazioni fatte in consiglio quando affermavo di non volere la caduta dell'amministrazione. Noi siamo 25 quindi, in 12 voteranno la mozione, Caputo ha detto che non sarà mai il 13esimo di sostegno al sindaco, se la matematica non è opinione, quali sono le persone che danno ancora prospettive di dialogo?
MALDERA (Schittulli) Fa precisazioni in merito alla Rsa di via Della Macina ripercorrendo l'iter in commissione. «C'è una struttura che non è attiva al 100% . La pressione del Movimento Schittulli era quella di convocare subito la commissione per effettuare le modifiche alla convenzione e fare in modo che questa attività potesse cominciare a lavorare nel pieno della sua attività».
LOIODICE (presidente della commissione urbanistica, titolata a discutere sulla questione sollevata da Maldera) chiarisce i passaggi in commissione
LOIZZO: «Dove sono gli elementi per continuare a voler tenere in piedi l'amministrazione? Qui si sta prolungando l'agonia. I numeri non ci sono più» E, rivolgendosi a Caputo: «Stai rinunciando a un atto di coraggio».
VENTURA: «Sono stanco di ascoltare offese gratuite. Mi si dà della fogna.... e fin quando la fogna profumava ci si metteva le mani. Io non ho prezzo. Si sta cercando di mettere in cattiva luce persone per le quali lavoro da 20 anni. Si dimentica che ho lasciato l'incontro del 16 gennaio dicendo che avrei rinunciato all'impegno di lavoro e votato a sfavore della sfiducia»
VOTAZIONE PALESE A CHIAMATA NOMINALE E IN ORDINE ALFABETICO
Amorese: contrario
Bovino: favorevole
Bucci L. Contrario
Bucci R. Favorevole
Caputo F. Astenuto
D'Introno Contrario
De Benedittis: favorevole
Di Tria: favorevole
Diaferia: Contrario
Fiore: favorevole
Labianca: contrario
Loiodice: favorevole
Loizzo: favorevole
Maldera F. Favorevole
Maldera S. Contrario
Marcone: Favorevole
Mazzilli: Astenuto
Mazzone: Favorevole
Pomodoro: contrario
Roselli: favorevole
Salerno: contrario
Tedeschi: contrario
Torelli: favorevole
Valente: contrario
Ventura: contrario
Seduta sciolta.
Questa sera potrebbe decidersi il futuro dell'amministrazione comunale, attraverso il voto dei consiglieri comunali chiamati ad esprimersi sulla mozione di sfiducia presentata da 11 consiglieri.
Seguiremo passo dopo passo i lavori del Consiglio
Ore 18.18 - Il segretario generale procede all'appello.
Sono ventiquattro i consiglieri presenti. Manca tra i suoi banchi il consigliere Fabrizio Ventura
Il Presidente del Consiglio Comunale dà lettura dell'atto di dimissioni del Sindaco.
È il momento della trattazione della mozione di sfiducia sottoscritta da 11 consiglieri comunali. Il consigliere Renato Bucci illustra la mozione.
Inizia la discussione. Il consigliere Fabrizio Ventura entra in aula.
Loiodice (PD): «Le notizie apprese nelle ultime ore ci colgono perplessi rispetto alle motivazioni del collega Ventura nel rivedere le sue posizioni. È legittimo e democraticamente ineccepibile il processo di riflessione che i consiglieri devono esercitare nel rispetto della cittadinanza, ma gradirei sapere dal collega Ventura quali sono le motivazioni e gradirei capire se il sindaco ha delle riflessioni da porre prima della discussione della mozione. Da quando si è verificata la crisi amministrativa siamo imballati, le commissioni non si sono riunite. La città non ha bisogno di sceneggiate che possono proporsi in questa assise e che poi non portano risultati»
Ventura: «Credo che un accordo, che non è una alleanza su punti fermi e imprescindibili ci avrebbe dato la possibilità di esercitare la nostra funzione in maniera ancora più egregia. Non mi sono opposto alla mozione ma le perplessità e i dubbi c'erano e mi hanno portato alla decisione che porto qui oggi. Mi sono assunto ogni responsabilità sottoponendomi anche alla gogna mediatica che da ieri mi sta invadendo e anche sul piano privato, cosa ignobile. La vita privata non si tocca. Ho vissuto quel che è accaduto nel 2013 e ho constatato che lasciare una amministrazione è un atto scellerato.
La mia è stata una scelta libera dopo le prime titubanze che hanno creato confusione innanzitutto in me. La parola interesse è passata di bocca in bocca nei politologi delle ultime 48 ore.
Nel 2003 mi candidai con Alleanza Nazionale a sostegno di Perrone. Poi ci fu il travaso da AN e in Forza Italia e presi a frequentare nel movimento La Destra. Mi candidai con quel partito nel 2008 a sostegno di Cataldo Mazzilli. Investii in quel progetto tante energie, nonostante la sconfitta cocente. Successivamente abbandonai la politica. Nel 2012 aderii a L'Idea e poi al Cantiere di cui fui una delle anime fondatrici. Nel 2013 mi fu chiesta più volte di candidarmi ma ritenni opportuno, vista la mia precedente esperienza politica, di non farlo. Lo feci l'anno successivo. Se avessi avuto interessi personali, come la maggior parte delle prostitute intellettuali sostiene, la mia storia politica sarebbe stata completamente diversa.
Le decisioni maturano dalla legittimità delle perplessità e le riflessioni che ne derivano nascono dalla visione da grandangolo e, mettendoci la faccia, non credo che si possa colpevolizzare un cambiamento di visione rispetto al problema. Sono una persona libera e anche in ragione di questo non mi dimetto senza alcuna intenzione di aderire a gruppo o partito come persone in malafede pensano.
Il mio percorso nel cantiere avrebbe dovuto finire quando è mancato il vero pilastro: assistevo allo sbandieramento sudicio di un ricordo romantico.
Il mio non è il ritorno del figliol prodigo a casa, ma lo sprono ad occuparsi concretamente della città: io mi son giocato la faccia, costi quel che costi. Mi auguro per la città che lo faccia anche il sindaco».
LOIZZO: «La mozione di vede dalla sua storia. Per l'amministrazione il buongiorno non c'è mai stato. Ho sfogliato ad uno ad uno gli ordini del giorno dei singoli consigli e mi sono imbattuto nel nome dell'assessore Anita Musto di cui nemmeno mi ricordavo. Il sindaco sognava di governare una città dall'alto flusso turistico: ci ha portato le navi da crociera ma quelli non si son portati neanche un vitrone di olio. Ci riferì di voler istituire la scuola del contadino: non ne abbiamo visto neanche l'ombra; l'istituzione della consulta del lavoro. Molti problemi sono rimasti irrisolti: la sua amministrazione sarà ricordata tra le più inefficienti degli ultimi 20 anni, altro che testa alta e petto in fuori. I mercatali stanno ancora imprecando la sua irrisolutezza, non hanno idea di dove andranno e quale area si vedranno assegnare per uscire da una situazione deludente»
Loizzo poi ricorda i problemi legati ai lavoratori Asipu e aggressioni ai dipendenti dei servizi sociali, la mancanza dello strumento urbanistico, l'insuccesso delle consulte di quartiere, il problema dell'elettrodotto che ancora non ha una procedura risolutiva; impatto ambientale e inquinamento elettromagnetico dei ripetitori di Monte Ripanno e i problemi con le discariche di Belloluogo e Maccarone. E ancora: la mancata attività della SANB e il mancato raggiungimento degli obiettivi della differenziata e conseguente riduzione delle tasse; la «coltre polverosa» che incombe sulla questione MEF.
Loizzo continua nell'elenco delle criticità parlando di Dolmen, piste ciclabili, tombe di San Magno; carenze di strutture sportive.
Rivolgendosi a Ventura: «La politica è arte nobile, è arte di governare. La politica di oggi è stata invasa da personaggi che hanno visto privilegiare l'interesse personale a quello generale. (...) Tieni la tua schiena dritta e lascia ancora che gli occhi di chi ti ha dato affetto si incrocino ai tuoi. Non ci credo a quanto ci hai raccontato. Mancano le motivazioni politiche della tua scelta. Il commissariamento di due mesi non è il male peggiore»
Mazzone: "Siamo frastornati sul piano umano prima che politico. Allungarsi con commenti e cornici fa male»
Valeria Mazzone dà lettura del comunicato stampa diffuso questa mattina.
«Questa telenovela non merita di essere discussa. Però ora voglio parlare con il sindaco e partire dal comunicato dell'ex collega Ventura. Non ci vuole un politologo per capire che si tratta di un comunicato farlocco e di facciata. Ci sono una serie di argomentazioni deboli che io voglio discutere col sindaco perché è qui che risiede la motivazione di firmare una mozione di sfiducia. Una mozione di sfiducia votata il 18 gennaio non significa lasciare la città allo sbando per chissà quanto tempo, ma significa ridare a questa città a Maggio 2018 un nuovo sindaco, migliore di quello che abbiamo.
Vogliamo parlare dell'instabilità dell'attuale amministrazione? Andando a spanne, l'ultimo consiglio comunale fu convocato a fine novembre: tutte le commissioni sono ferme, è tutto bloccato. Come fa questa amministrazione se qualsiasi cosa deve andare in commissione o in consiglio non può passare? il sindaco o si dedichi a trattare o ad amministrare. Sono due mesi che questa amministrazione è immobile.
Da domani, pur se non passa la mozione, come si lavora? Ventura e Di Tria sono indipendenti, Caputo ha detto che è l'ultima volta che dava l'appoggio al sindaco. Significa che dalla prossima volta ci sarà sempre un punto interrogativo. Ogni volta si procederà con la conta e questo significa paralisi che è peggio di un commissariamento.
La politica è una cosa seria: se qualcuno riceve una minaccia la denuncia. Noi siamo stati eletti, abbiamo doveri verso la cittadinanza. Il sindaco dice che "non ci sono motivazioni politiche". Il sindaco rappresenta la città: o dice che cosa è successo, chi lo ha minacciato oppure questo volersi costruire questa immagine da super uomo che resiste alle minacce non regge. Il sindaco si è comportato come un farfallone che dice e dice ma sotto non c'è nulla. Se il sindaco fosse venuto in aula a riferire circa una minaccia ricevuta spiegandoci, io per prima non l'avrei abbandonata perché un uomo che denuncia lo schifo che succede merita il sostegno. Se il sindaco non ci dice cosa è accaduto due sono le cose: o racconta balle o non ha la coscienza a posto. Di fronte al silenzio e alle motivazioni citate, non posso che constatare l'inevitabilità di questa mozione di sfiducia».
LOIODICE (PD): «Parto dalla consapevolezza che siamo di fronte ad una mozione che ha bisogno degli altri consiglieri ad unirsi al voto per sfiduciare il sindaco. Da subito mi sarei aspettato una consultazione da parte del sindaco di tutti i gruppi consiliari per capire se ci fossero ragioni per uscire dall'empasse che a tutt'oggi non sappiamo se è stato superato. Se la convinzione di Ventura è quella di ritrovare una migliorata amministrazione è fuori strada.
Il sindaco ha riferito che "se un giorno deciderà di dire quali sono i veri motivi scoppia il cataclisma". Il sindaco ha il dovere di denunciare le azione o gli atti che l'hanno intimorito o hanno messo in discussione la tenuta dell'amministrazione. Il sindaco è un pubblico ufficiale, se ha ricevuto delle minacce deve denunciarle, non deve sottrarsi».
«Il sindaco ha incontrato la nostra forza politica non più di tre giorni fa, fuori il tempo massimo. Il 18 dicembre ci chiedevamo perché il sindaco non avesse ancora convocato le forze politiche. Non c'è stato nemmeno il bon ton politico e istituzionale di convocare le forze politiche perché sino all'ultimo si sperava - e mi auguro non sia così - negli altri colleghi. Il mio invito è a tutti i consiglieri a riflettere seriamente per il bene di questa città e a valutare se questa città deve ancora andare avanti in questo modo. Come forza politica abbiamo cercato sempre dei percorsi che ci portassero a definire una serie di problematiche ancora irrisolte. La nostra non è una opposizione a tutti i costi: vogliamo essere una opposizione propositiva e alcune determinazioni che questa amministrazione ha fatto, devo riconoscere siano state fatte per aver preso in considerazione le nostre sollecitazioni».
Loiodice passa in rassegna una serie di criticità evidenziate in precedenza da Loizzo.
Maldera (Movimento Schittulli): «Nella conferenza stampa abbiamo visto il tentativo del sindaco di prendere tempo del sindaco ubriacando i cittadini con illazioni. Il sindaco sostiene che senza di lui il Movimento Schittulli sarebbe il nulla. Il Sindaco ha considerato il nulla 2000 cittadini che hanno scelto noi e votato anche lui. Non è il sindaco che ha arricchito il nostro elettorato, ma viceversa».
Flora Maldera ripercorre una serie di episodi in cui il Movimento ha richiesto attenzione al sindaco e per i quali «Il sindaco è rimasto sordo».
«Il nostro è un "mal di pancia" che viene da lontano. Non abbiamo padroni; gli unici nostri padroni sono i cittadini. Dicono che non siamo stati arguti a non attendere le politiche del 4 marzo. Perché avremmo dovuto attendere il 4 marzo? Ai cittadini che devono mettere il piatto sulla tavola non interessa chi andrà a Roma. Non è stato semplice assumere le nostre posizioni: a noi questi giochi politici non vanno bene. Votiamo favorevolmente la mozione»
BUCCI (Un cantiere in comune): «Ero tranquillo, ma la valeriana è finita. Quel che accade oggi non riguarda soltanto l'umbrabile figura del consigliere Ventura che è evidente che non è difendibile da ogni punto di vista.
Il 27 novembre, quando per la prima volta il Movimento Schittulli dichiarò di lasciare la maggioranza, noi fummo i primi a stigmatizzare pesantemente l'intervento della consigliera Maldera perché non adeguatamente motivato. Nella seduta successiva la consigliera Maldera presentò una serie di motivazioni molto più concrete sulle quale si fondava la motivazione di dissenso. In quella sede dicemmo che non accettavamo motivazioni non chiaramente esplicitate.
Al sindaco fu chiesto di esplicitare i "fattacci" che secondo lui erano alla base della crisi e che il sindaco si riservava di rivelare in maniera postuma nel caso di mancata ricomposizione della maggioranza. Voi oggi siete chiamati allo stesso sforzo di lealtà perchè voi sapete ancor prima di noi di quel che si è tramato alle spalle della città, dell'etica politica e del malcapitato Ventura. Voi oggi sapete benissimo che le pseudomotivazioni del consigliere Ventura sono false. Lo sanno pure le pietre della nostra Murgia. Questo è un dato di fatto indiscutibile. Nella politica si può giocare come al tavolo da gioco, ma o si gioca lealmente come abbiamo cercato di fare noi oppure si giocano partite al di fuori di quest'aula consiliare con altri mezzi e altri sistemi alternativi messi in campo pesantemente. Mi aspetto una risposta: non ho mai creduto che quest'aula sia il palco scenico del festival delle ipocrisie. Se un consigliere di maggioranza venisse da me a dire di aver subito un ricatto da un consigliere del mio schieramento sarei il primo ad accompagnarlo in Procura perché ci sono valori che vanno difesi a spada tratta. Stasera stiamo discutendo della vita democratica di questa città. Io non riconosco più la legittimità di questo consesso sino a quando non saranno chiarite le motivazioni che hanno spinto il consigliere Ventura a cambiare casacca nel giro di 24 ore. Non riconosco la legittimità di un voto che abbia come ago della bilancia un consigliere comprato o ricattato.
Che cosa è cambiato rispetto alla crisi amministrativa? Pur raccattando il 13esimo voto contro la sfiducia il sindaco non ha automaticamente guadagnato un voto sulla fiducia e questo è evidente.
Questa pantomima, come tutte le pantomime, prima o poi finirà, ma resterà scolpito il ricordo di ciò che è stato. E, caro Ventura, non durerà 3 giorni come dicesti avantieri, ma riguarderà una vita intera e riguarderà la vita di una comunità alla quale un debito di riconoscenza lo dobbiamo.
TORELLI (Movimento Schittulli) fornisce i dati elettorali del Movimento. «Il nulla era lei sindaco, che non si è mai confrontato con l'elettorato. Anche noi siamo tra la gente e ci dice "Il sindaco è manovrato dal Senatore".»
VENTURA: «Il comunicato di questa mattina a firma del Cantiere è squallido e mendace. Riconosco di aver sbagliato modi e tempi di comunicazione della mia decisione, ma da qui ad interpretare termini come "minacce" da me mai riferiti sembra distorsivo. Mi chiedo se è un problema cambiare idea. C'è qualche articolo della costituzione o articolo di legge che impedisce a una persona sana di mente di tornare sulle sue decisioni? Sembra che l'unico problema sia un processo sommario verso il sottoscritto. (...)Vedere il marcio in una persona che ha lavorato sempre per il bene della collettività mi sembra fuori dal mondo»
MAZZONE: «Ventura se sei un uomo rinnega tutto ciò che ci hai detto. Noi sapremo smentirlo in ogni dove».
BOVINO (PD): «Di che parliamo? Solo slogan e parole. Il sindaco non ha mai rappresentato la città con le sue scelte. io fermamente voterò favorevolmente a questa mozione perchè l'unica parola che descrive l'amministrazione "Mazzilli-Perrone" è il nulla. stasera c'è uno spettacolo che a me non piace che vede noi nella parte dei gladiatori. Io sognavo che negli anni si fosse potuto votare qualcosa di favorevole all'amministrazione e non perchè sono in cerca di cariche ma perchè desideravo portare avanti quella tanto sognata opposizione costruttiva, ma non c'è ne sta occasione. dobbiamo dare una svolta ad un'amministrazione e una compagine di centro destra che mai come ora sta mostrando segni di affaticamento. Non avete più niente da dare a questa città! La città ha bisogno di fatti e non di beghe di partito. Dovete avere la libertà di dire che non potete più dare al paese. L'attività del sindaco si è conclusa prima di inizare: al caseificio pugliese e l'immagine delle ruspe che oggi lo abbattono sono un simbolo. Mi auguro che sia il sindaco stesso a votare la mozione»
SINDACO: «Questo è un momento importante e cruciale della storia della nostra città, al pari della nascita di una amministrazione. Auspico che tutto sia sempre condotto con fair play. In questi anni poco fair play e molto di personale su di me e su chi ha voluto spendersi per l'operato di questa amministrazione. Nel 2014 la cittadinanza decide di darci la fiducia; abbiamo intrapreso la nostra partita sulla base di questo, ponendomi come risultato da raggiungere il bene della città, senza nessun altro obiettivo, sino allo sfinimento».
Il sindaco elenca tutte le azioni realizzate dalla sua amministrazione tra opere compiute, in corso o appaltate: 14 km di strade extrarurali; opere per 2 milioni e mezzo per le strade. Nella zona industriale sono stati stesi oltre 70mila metri quadrati di asfalto, un centinaio di lampioni, 6 km di tubature gas. Il lungo elenco ricorda le iniziative e i risultati ottenuti dalla sua amministrazione. Abbiamo ottenuto oltre 20milioni di finanziamento. in cosa sono stati spesi? edilizia scolastica, basti pensare ai lavori alla scuola fornelli, la sistemazione del campo sportivo. Aderendo allo spirito ambientalista di quest'amministrazione presentammo alla regione il progetto di recupero delle acque reflue del depuratore ottenendo sei milioni di finanziamento. Due milioni e mezzo per il progetto smart city. Impianto di videosorveglianza. Abbiamo chiesto e ottenuto il finanziamento per i nuovi semafori, e l'estensione dei varchi di ztl e il finanziamento per il progetto di rifacimento della biblioteca comunale chiesto già nel 2015 e ripresentato nonchè ottenuto al bando successivo. In ultimo il finanziamento di un milione e mezzo per la Giovanni XXIII e 540 mila euro per l'Imbriani. C'è stata sempre programmazione nelle opere. Parlando di commissariamento, con i tempi burocratici, probabilmente avremo una nuova amministrazione a dicembre, nel frattempo ci sono opere e progetti candidanti in vari bandi. Non mi dilungo ancora ma fermo restando a quanto detto finora, quest'amministrazione ha un pacchetto di circa 45milioni di opere. Oggi forse è il periodo peggiore per amministrare: per fare una gara e vincerla necessiti di almeno nove mesi ma comunque ce la siamo cavata. Ora proviamo a vedere se questa città davvero è rimasta uguale a tre anni fa: Abbiamo riaperto il giudice di pace, aperto l'asilo nido comunale, il distaccamento permanente dei vigili del fuoco, la sede dell'Inps e quello dell'agenzia delle entrate (che in molti altri paesi stanno chiudendo). Abbiamo attivato la ZTL: è stato inviato alla commissione mobilità lo schema del Piano Urbano del Traffico; abbiamo attivato l'impianto di videosorveglianza. Ospedale: abbiamo lanciato una visione per attivare nel nord barese un riequilibrio dell'offerta sanitaria; l'ospedale di Corato è ora classificato come ospedale di primo livello. A breve ci sarà l'apertura dell'Informagiovani, abbiamo comprato arredi scolastici, non c'erano le casette dell'acqua; tutti gli immobili comunali ora sono dotati di defibrillatori, abbiamo monitorato la discarica falsamente fumante di via Belloluogo; abbiamo riorganizzato l'assetto scolastico. Ci sono parecchie cose nuove che abbiamo realizzato e di sicuro non abbiamo tolto niente. Ambiente: oggi abbiamo la più bassa ecotassa prevista dalla tabella e siamo stati premiati come comune riciclone; la SANB la dobbiamo fare: chi vitupera questa scelta non ha a cuore l'Asipu perché se non va in porto la società pubblica l'Asipu cessa di esistere. Il meccanismo della SANB è inceppato per le vicissitudini amministrative della città di Molfetta.
Sui croceristi abbiamo investito: la città ha ricevuto una straordinaria evidenza».
Poi elenca: Corato Music Square; Io Merito; l'attivazione di un modello che poi è diventato il "Red" della Regione per quanto attiene i servizi sociali.
«Arriviamo alla sfiducia non per disonore o per aver combinato disastri. Questa città ha sempre rispettato i vincoli di finanza pubblica e siamo un comune in avanzo tecnico e non in disavanzo come la stragrande maggioranza dei comuni. Prima si è dibattuto sulla libertà da condizionamenti: c'è stato un momento in cui ritengo di essere stato condizionato dalla forza politica che ha lasciato la maggioranza, allorquando all'inizio di novembre, quando le commissioni stavano valutando una istanza in merito alcune variazioni relative alla residenza socio assistenziale di via Della Macina. Fino a che io non avessi fatto iscrivere quell'argomento all'ordine del giorno, quel gruppo non mi avrebbe sostenuto. C'è stato un marcamento ad uomo su un'altra forza politica, Direzione Italia. Io ho cercato di mantenere unione. Si tratta di un atto che non può andare a maggioranza ma col consenso più ampio possibile.
Io sono dimissionario: se non passa la sfiducia io da domani devo occuparmi di come superare la crisi amministrativa. Scaduti i 20 giorni, con ancora più responsabilità, se non posso amministrare dove vado? Finché ci sono le condizioni di poter esercitare il mandato lo faremo nel rispetto della città.
In questa sede si vota, ma c'è anche la città che si esprime. La città è molto maldisposta da questo punto di vista. Mi sento responsabile di questo: vediamo se ci sono le condizioni per riflettere. Da parte mia c'è stato l'atto di buona volontà di essere dimissionario. Vi chiedo di rigettare questa mozione di sfiducia, preannunciando il mio voto di astensione».
Caputo annuncia il voto di astensione.
DI TRIA evidenzia il silenzio dei partiti a sostegno del sindaco. «Il mio votare secondo coscienza nasce dal fatto che ho una coscienza politica».
E, riferendosi al PD: «mi sono sempre chiesto come mai ha accettato la presidenza di una commissione così importante».
«Chiedo al sindaco di porre con urgenza rimedio alla crisi e annuncio voto favorevole alla mozione»
LOIODICE "Mi sembra di vivere in un paese differente da quello descritto dal sindaco. Il sindaco avrebbe dovuto dimettersi e convocare le forze politiche all'indomani del 30 novembre. Rispondendo a Di Tria, abbiamo accettato quella commissione poichè strategica per garantire pari opportunità a tutte le forze politiche".
MARCONE: Il sindaco ha parlato per oltre un'ora dando sfoggio a quelle che sono opere afferenti all'assessorato ai lavori pubblici il cui assessore sin dall'inizio è stato un membro del Movimento Schittulli.
ROSELLI: La crisi amministrativa ha origine antica, nasce sin dalla nascita di quest'amministrazione quando solo al terzo tentativo è stato votato il presidente del consiglio. Seconda crepa con l'assessore Mangione. Forza Italia voterà a favore della mozione di sfiducia.
BUCCI: Prendo atto che il mio appello alla lealtà reciproca viene sbeffeggiato dal momento che il sindaco parla dell'atteggiamento di Ventura qualificandolo come portentoso. Lei si sta macchiando di un'infamia. Noi abbiamo fatto una scelta di lealtà poichè l'invito al sindaco a ricucire la crisi esplicitando le motivazioni, dopo venti giorni non ha avuto risposta. Questo consiglio comunale ha concesso al sindaco 50 giorni per ricucire la crisi senza che ci siano stati passi avanti. Se ricompattare la maggioranza significa raccattare consensi dalle fogne, io mi pento persino delle dichiarazioni fatte in consiglio quando affermavo di non volere la caduta dell'amministrazione. Noi siamo 25 quindi, in 12 voteranno la mozione, Caputo ha detto che non sarà mai il 13esimo di sostegno al sindaco, se la matematica non è opinione, quali sono le persone che danno ancora prospettive di dialogo?
MALDERA (Schittulli) Fa precisazioni in merito alla Rsa di via Della Macina ripercorrendo l'iter in commissione. «C'è una struttura che non è attiva al 100% . La pressione del Movimento Schittulli era quella di convocare subito la commissione per effettuare le modifiche alla convenzione e fare in modo che questa attività potesse cominciare a lavorare nel pieno della sua attività».
LOIODICE (presidente della commissione urbanistica, titolata a discutere sulla questione sollevata da Maldera) chiarisce i passaggi in commissione
LOIZZO: «Dove sono gli elementi per continuare a voler tenere in piedi l'amministrazione? Qui si sta prolungando l'agonia. I numeri non ci sono più» E, rivolgendosi a Caputo: «Stai rinunciando a un atto di coraggio».
VENTURA: «Sono stanco di ascoltare offese gratuite. Mi si dà della fogna.... e fin quando la fogna profumava ci si metteva le mani. Io non ho prezzo. Si sta cercando di mettere in cattiva luce persone per le quali lavoro da 20 anni. Si dimentica che ho lasciato l'incontro del 16 gennaio dicendo che avrei rinunciato all'impegno di lavoro e votato a sfavore della sfiducia»
VOTAZIONE PALESE A CHIAMATA NOMINALE E IN ORDINE ALFABETICO
Amorese: contrario
Bovino: favorevole
Bucci L. Contrario
Bucci R. Favorevole
Caputo F. Astenuto
D'Introno Contrario
De Benedittis: favorevole
Di Tria: favorevole
Diaferia: Contrario
Fiore: favorevole
Labianca: contrario
Loiodice: favorevole
Loizzo: favorevole
Maldera F. Favorevole
Maldera S. Contrario
Marcone: Favorevole
Mazzilli: Astenuto
Mazzone: Favorevole
Pomodoro: contrario
Roselli: favorevole
Salerno: contrario
Tedeschi: contrario
Torelli: favorevole
Valente: contrario
Ventura: contrario
Seduta sciolta.