Cultura
Il festival pianistico città di Corato tra musica e poesia
Si chiude la settima edizione con il melologo «Quando la poesia incontra la musica»
Corato - domenica 15 ottobre 2017
0.47
Il Festival pianistico Città di Corato diretto da Filippo Balducci nella Rete di musica d'arte Orfeo Futuro con il sostegno di Regione Puglia e Comune di Corato si chiude domenica 15 ottobre (ore 21), al Teatro Comunale, con il concerto spettacolo dedicato al melòlogo «Quando la poesia incontra la musica», protagonisti Paola Martelli e Michele Cuonzo in veste di voci recitanti e le pianiste Angela Montemurro e Rosanna Giove, che nei giorni scorsi hanno presentato il progetto in matinée agli studenti.
Genere di composizione artistica nel quale una declamazione, più o meno libera, di un dato testo letterario viene accompagnata da una sincronica parafrasi strumentale, il melòlogo nacque nel Settecento ma si diffuse nell'Ottocento grazie anche ad alcuni grandi compositori, tra cui Franz Schubert, nel segno del quale la serata si aprirà con «Abschied von Der Erde» (Addio alla terra) su testo di Adolf von Pratobevera tradotto da Angela Montemurro, che ha trasferito in lingua italiana anche altri versi. A seguire si ascolteranno due adattamenti musicali di Georges Villain, «La chatelaine» su poesia di Cecile Guinand e «La vie» su rime di Edouard Guinand, «La valse», «Addio al bosco» e «Brunette» di Francis Thomé su poesie di Andrè Theuriet, «3 Ballads for Declamation op. 106 e 122» di Schumann su poesie di Friedrich Hebbel e Percy Bysse Shelley, «La fiancèe du trombone a coulisse» di Émile L. Fortuné Pessard su poesia di Paul Bilhaud e «Les amoureux de Colombine» di Giulio Ricordi su poesia di Paul Solange.
Biglietti 10 euro (ridotti 7 euro).
Genere di composizione artistica nel quale una declamazione, più o meno libera, di un dato testo letterario viene accompagnata da una sincronica parafrasi strumentale, il melòlogo nacque nel Settecento ma si diffuse nell'Ottocento grazie anche ad alcuni grandi compositori, tra cui Franz Schubert, nel segno del quale la serata si aprirà con «Abschied von Der Erde» (Addio alla terra) su testo di Adolf von Pratobevera tradotto da Angela Montemurro, che ha trasferito in lingua italiana anche altri versi. A seguire si ascolteranno due adattamenti musicali di Georges Villain, «La chatelaine» su poesia di Cecile Guinand e «La vie» su rime di Edouard Guinand, «La valse», «Addio al bosco» e «Brunette» di Francis Thomé su poesie di Andrè Theuriet, «3 Ballads for Declamation op. 106 e 122» di Schumann su poesie di Friedrich Hebbel e Percy Bysse Shelley, «La fiancèe du trombone a coulisse» di Émile L. Fortuné Pessard su poesia di Paul Bilhaud e «Les amoureux de Colombine» di Giulio Ricordi su poesia di Paul Solange.
Biglietti 10 euro (ridotti 7 euro).