Cronaca
«Il fatto non sussiste», l'ex assessore Roselli assolto dall'accusa di tentata concussione
In seguito al procedimento, Roselli si dimise dall'incarico politico
Corato - martedì 2 luglio 2019
15.27
Assolto perché il fatto non sussiste. È quanto ha deciso la seconda sezione penale della Corte d'Appello di Bari che ha pronunciato sentenza di assoluzione, con formula piena, nei confronti dell'ex assessore al personale del Comune di Corato Pino Roselli.
Roselli era stato condannato in primo grado, con rito abbreviato,, alla pena di due anni dal gup del tribunale di Trani.
L'accusa mossa nei confronti dell'ex assessore è di tentata concussione. Secondo l'accusa, Roselli, nel periodo tra il 2010 e il 2011, quindi quando ricopriva l'incarico politico di assessore al personale, sorpreso dalla Polizia su un'auto priva di assicurazione, avrebbe provato a convincere gli agenti a non effettuare il controllo sul veicolo; inoltre era accusato di aver preteso una relazione da alcuni vigili urbani in merito a un loro intervento e lo si accusava di aver usato il suo ruolo per convincere il titolare di una pizzeria a rifornirsi di farina da lui, rappresentante di una azienda molitoria.
La difesa dell'avvocato Francesco Paolo Sisto è riuscita a scardinare le accuse mosse nei confronti di Roselli e ad ottenere l'assoluzione con formula piena.
«Tale assoluzione significa che il processo non doveva neppure nascere» spiega l'avvocato Sisto.
In seguito alla situazione giudiziaria che lo aveva coinvolto, Roselli si dimise da assessore
Roselli era stato condannato in primo grado, con rito abbreviato,, alla pena di due anni dal gup del tribunale di Trani.
L'accusa mossa nei confronti dell'ex assessore è di tentata concussione. Secondo l'accusa, Roselli, nel periodo tra il 2010 e il 2011, quindi quando ricopriva l'incarico politico di assessore al personale, sorpreso dalla Polizia su un'auto priva di assicurazione, avrebbe provato a convincere gli agenti a non effettuare il controllo sul veicolo; inoltre era accusato di aver preteso una relazione da alcuni vigili urbani in merito a un loro intervento e lo si accusava di aver usato il suo ruolo per convincere il titolare di una pizzeria a rifornirsi di farina da lui, rappresentante di una azienda molitoria.
La difesa dell'avvocato Francesco Paolo Sisto è riuscita a scardinare le accuse mosse nei confronti di Roselli e ad ottenere l'assoluzione con formula piena.
«Tale assoluzione significa che il processo non doveva neppure nascere» spiega l'avvocato Sisto.
In seguito alla situazione giudiziaria che lo aveva coinvolto, Roselli si dimise da assessore