Attualità
Il Consiglio regionale della Puglia ricorda Falcone e Borsellino
Il 23 maggio del 1992 la strage di Capaci
Puglia - lunedì 22 maggio 2017
10.23
Il presidente del Consiglio regionale della Puglia Mario Loizzo, a 25 anni dalle stragi di Palermo ricorda il sacrificio di Falcone Borsellino: "eroi della battaglia antimafia, per la giustizia e la legalità".
23 maggio 1992, Capaci, Autostrada A29: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo (Triggiano, Bari), Antonio Montinaro (Calimera, Lecce). 19 luglio 1992, Palermo, via D'Amelio: Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Claudio Traina. "Cosa Nostra li ha uccisi, ma non ha cancellato la loro memoria e non ha sconfitto i principi etici, legali e sociali che rappresentavano. Il Consiglio regionale della Puglia si ispira a quei valori, si unisce nel ricordo dei magistrati coraggiosi associando alla memoria i caduti delle Forze dell'Ordine e tutte le vittime delle mafie. Siamo accanto agli oltre 15mila italiani che piangono la perdita di un congiunto a causa della violenza mafiosa.
La nostra Assemblea rinnova l'impegno a contrastare ogni forma di criminalità organizzata, a battersi per la trasparenza e la legalità. Lo abbiamo ribadito adottando all'unanimità la legge che ha istituito la commissione consultiva di studio, presieduta a turno dai componenti di tutti i gruppi consiliari, per monitorare le attività di carattere mafioso e i fenomeni criminosi, illegali e corruttivi in Puglia.
L'organismo è attivo da mesi, con finalità conoscitive e compiti di proposta in una materia, quella della giustizia e del contrasto al malaffare, molto avvertita dalla comunità civile. Non bisogna mai abbassare la guardia di fronte alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto vivo della società e delle attività economiche e industriali. Quella per il primato della legalità è una battaglia quotidiana e incessante che deve vedere le istituzioni fianco al fianco dei cittadini e delle imprese".
23 maggio 1992, Capaci, Autostrada A29: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo (Triggiano, Bari), Antonio Montinaro (Calimera, Lecce). 19 luglio 1992, Palermo, via D'Amelio: Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Claudio Traina. "Cosa Nostra li ha uccisi, ma non ha cancellato la loro memoria e non ha sconfitto i principi etici, legali e sociali che rappresentavano. Il Consiglio regionale della Puglia si ispira a quei valori, si unisce nel ricordo dei magistrati coraggiosi associando alla memoria i caduti delle Forze dell'Ordine e tutte le vittime delle mafie. Siamo accanto agli oltre 15mila italiani che piangono la perdita di un congiunto a causa della violenza mafiosa.
La nostra Assemblea rinnova l'impegno a contrastare ogni forma di criminalità organizzata, a battersi per la trasparenza e la legalità. Lo abbiamo ribadito adottando all'unanimità la legge che ha istituito la commissione consultiva di studio, presieduta a turno dai componenti di tutti i gruppi consiliari, per monitorare le attività di carattere mafioso e i fenomeni criminosi, illegali e corruttivi in Puglia.
L'organismo è attivo da mesi, con finalità conoscitive e compiti di proposta in una materia, quella della giustizia e del contrasto al malaffare, molto avvertita dalla comunità civile. Non bisogna mai abbassare la guardia di fronte alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto vivo della società e delle attività economiche e industriali. Quella per il primato della legalità è una battaglia quotidiana e incessante che deve vedere le istituzioni fianco al fianco dei cittadini e delle imprese".