Politica
Il Comune di Ruvo di Puglia vuole acquisire quote Asipu
Il sindaco possibilista ma non si sbilancia. Movimento Schittulli: «Serve solo a Ruvo»
Corato - mercoledì 22 agosto 2018
10.15
La giunta comunale di Ruvo di Puglia ha di recente deliberato di voler acquisire una quota parti al 5.48% dell'Asipu srl, la società del Comune di Corato che si occupa della gestione e raccolta dei rifiuti anche nel territorio di Ruvo di Puglia.
Una scelta che ha destato non poche polemiche, soprattutto tra le forze di opposizione del comune di Ruvo di Puglia, che hanno interpretato la scelta della giunta come una presa d'atto del naufragio della SANB e quindi come un passo per assegnare il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti a Ruvo di Puglia ad una società in house e non più tramite ordinanza come succede oggi.
I costi del servizio Asipu nella città di Ruvo di Puglia sono sempre stati avversati dalle opposizioni che li ritenevano alti rispetto ai servizi somministrati.
L'ingresso in Asipu del Comune di Ruvo di Puglia, così come evidenziato dal sindaco Pasquale Chieco, non avverrebbe attraverso il pagamento in denaro della quota, ma tramite l'apporto di un mezzo per la pubblica igiene del valore di cinquanta mila euro.
Il sindaco di Corato ha confermato un interessamento del Comune di Ruvo di Puglia ad acquisire una parte di Asipu, ha confermato una fase interlocutoria tra i due comuni ma non si sbilancia circa la possibilità concreta o remota che il Comune di Corato effettivamente ceda il 5.48% di un'azienda florida.
Sulla questione interviene oggi anche il Movimento Schittulli con una nota del suo coordinatore Mario Matteo Malcangi
«In merito alla proposta del Comune di Ruvo di P. di acquisire (mediante conferimento di un automezzo CAM) delle quote della nostra ASIPU credo sia doveroso evidenziare alcuni aspetti per meglio comprendere come sia da respingere al mittente tale intento :
Asipu nasce come azienda di servizi la cui opera è rivolta prevalentemente ( se non esclusivamente) al territorio del nostro Comune. Nel corso del tempo grazie alle capacità, i mezzi e le certificazioni acquisite ha ampliato il suo raggio di azione intervenendo anche (per gestire l'emergenza !!) in comuni vicini (Ruvo,Terlizzi,Minervino). Tale lodevole crescita però ha senso se fatta senza deteriorare la qualità del servizio svolto a Corato. E questo francamente non sembra sia avvenuto. Meglio farebbe Asipu e l'Amministrazione Mazzilli a concentrarsi sulla attività interna intensificando i servizi in essere (raccolta differenziata, pulizia strade, derattizzazione, disinfestazione ecc.) e tornando a mettere ad uso i tanti (troppi) mezzi che da anni sostano inoperosi in azienda; Meglio farebbe Asipu e questa Amministrazione ad avviare il percorso attraverso il quale giungere alla stabilizzazione delle tante risorse umane occupate da anni con contratti a breve termine la cui professionalità acquisita meriterebbe di essere riconosciuta con una assunzione definitiva.; infine sotto l'aspetto prettamente tecnico l'ingresso in Asipu del Comune di Ruvo non porterebbe alcun incremento economico/patrimoniale significativo. Servirebbe a Ruvo per superare i limiti temporali della gestione dell'emergenza e darebbe adito ad altri comuni per formulare analoghe richieste».
Una scelta che ha destato non poche polemiche, soprattutto tra le forze di opposizione del comune di Ruvo di Puglia, che hanno interpretato la scelta della giunta come una presa d'atto del naufragio della SANB e quindi come un passo per assegnare il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti a Ruvo di Puglia ad una società in house e non più tramite ordinanza come succede oggi.
I costi del servizio Asipu nella città di Ruvo di Puglia sono sempre stati avversati dalle opposizioni che li ritenevano alti rispetto ai servizi somministrati.
L'ingresso in Asipu del Comune di Ruvo di Puglia, così come evidenziato dal sindaco Pasquale Chieco, non avverrebbe attraverso il pagamento in denaro della quota, ma tramite l'apporto di un mezzo per la pubblica igiene del valore di cinquanta mila euro.
Il sindaco di Corato ha confermato un interessamento del Comune di Ruvo di Puglia ad acquisire una parte di Asipu, ha confermato una fase interlocutoria tra i due comuni ma non si sbilancia circa la possibilità concreta o remota che il Comune di Corato effettivamente ceda il 5.48% di un'azienda florida.
Sulla questione interviene oggi anche il Movimento Schittulli con una nota del suo coordinatore Mario Matteo Malcangi
«In merito alla proposta del Comune di Ruvo di P. di acquisire (mediante conferimento di un automezzo CAM) delle quote della nostra ASIPU credo sia doveroso evidenziare alcuni aspetti per meglio comprendere come sia da respingere al mittente tale intento :
Asipu nasce come azienda di servizi la cui opera è rivolta prevalentemente ( se non esclusivamente) al territorio del nostro Comune. Nel corso del tempo grazie alle capacità, i mezzi e le certificazioni acquisite ha ampliato il suo raggio di azione intervenendo anche (per gestire l'emergenza !!) in comuni vicini (Ruvo,Terlizzi,Minervino). Tale lodevole crescita però ha senso se fatta senza deteriorare la qualità del servizio svolto a Corato. E questo francamente non sembra sia avvenuto. Meglio farebbe Asipu e l'Amministrazione Mazzilli a concentrarsi sulla attività interna intensificando i servizi in essere (raccolta differenziata, pulizia strade, derattizzazione, disinfestazione ecc.) e tornando a mettere ad uso i tanti (troppi) mezzi che da anni sostano inoperosi in azienda; Meglio farebbe Asipu e questa Amministrazione ad avviare il percorso attraverso il quale giungere alla stabilizzazione delle tante risorse umane occupate da anni con contratti a breve termine la cui professionalità acquisita meriterebbe di essere riconosciuta con una assunzione definitiva.; infine sotto l'aspetto prettamente tecnico l'ingresso in Asipu del Comune di Ruvo non porterebbe alcun incremento economico/patrimoniale significativo. Servirebbe a Ruvo per superare i limiti temporali della gestione dell'emergenza e darebbe adito ad altri comuni per formulare analoghe richieste».