Autonomia differenziata
Autonomia differenziata
Politica

Il comitato per l'unità della Repubblica in assemblea

Si continua a parlare degli svantaggi dell'autonomia differenziata

Il Comitato per l'unità della Repubblica di Corato ha organizzato per giovedì 12 dicembre, alle ore 18,30, una assemblea cittadina, aperta a tutte e tutti, al fine di informare la cittadinanza sul pericolo della autonomia regionale differenziata per il sud d'Italia. L'assemblea si svolgerà nell'auditorium della associazione sportiva "Nuova Matteotti", in via Gravina, difronte al palazzetto dello sport.

Perché l'autonomia differenziata è un pericolo per tutti?

Questo governo, come i precedenti, intende attribuire alle regioni tutta una serie di competenze legislative che oggi sono dello Stato, uguali dal nord al sud del paese. Diverse regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte) hanno già chiesto questa autonomia, altre potrebbero seguire. Se il progetto si dovesse realizzare, potremmo avere tante piccole Italie divise e in lotta tra di loro e le disuguaglianze aumenterebbero. La propaganda racconta che ci sarebbero più risorse e qualità nei territori. Ma chi dice questo sono gli stessi politici che hanno attaccato contratti, servizi, diritti…

Il governo ha presentato una bozza di Legge Quadro sostenendo che sarà lo strumento che permetterebbe la salvaguardia del principio di coesione nazionale. Ma NON E' COSI' perché la Legge Quadro del ministro biscegliese Boccia promuove la regionalizzazione delle materie richieste dalle regioni, promuove le privatizzazioni, l'aumento delle tasse regionali e l'attacco ai contratti collettivi nazionali e non garantisce un livello accettabile dei servizi scuola, dei trasporti, della sanità ecc… in tutto il paese.

Che cosa accadrebbe concretamente?
Per il LAVORO, che non ci sarebbero più i contratti collettivi nazionali a tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che verrebbero trascinati in una concorrenza al ribasso:
per la SANITA', che le regioni avrebbero la possibilità di sostituire progressivamente la sanità pubblica con quella privata attraverso fondi integrativi e polizze assicurative (come negli USA);
per la SCUOLA, che non ci sarebbe più la scuola della Repubblica. Ogni regione "governerebbe" le sue scuole con programmi regionalizzati, titoli di studio regionalizzati e personale regionalizzato;
per l'AMBIENTE, che la frammentazione della normativa non potrebbe che portare a politiche scollegate, deregolamentate con conseguenze drammatiche sul territorio, sull'ambiente, sull'inquinamento e sulle bonifiche.

In parte, il processo della l'autonomia differenziata è già ormai in atto da tempo. Tradotta in cifre "semplici", oggi, lo Stato eroga annualmente per ogni cittadino del CENTRONORD euro 17.065, per ogni cittadino del SUD euro 13.394 (dati SVIMEZ). Una immotivata differenza di euro 3.671 pro-capite, eppure alcune regioni del Nord, le più ricche, vogliono l'autonomia differenziata per avere ancora più soldi, a discapito delle regioni che già ora ricevono molto meno! Insomma, se sei del NORD sei un cittadino di serie A, se sei del SUD sei un cittadino di serie B.

Infine, un breve riferimento al nostro olio, nel bel mezzo della campagna olearia. In Italia vi sono ben nove oli extravergine che vantano una produzione maggiore del Garda Dop, eppure, nell'accordo Ue–Canada chiamato CETA, l'Italia ha indicato proprio il Garda (insieme ad altri tre Dop veneti!) come i quattro prodotti da tutelare. Il campione nazionale, il "Terra di Bari Dop", forte di 3.641 tonnellate prodotte di cui il 70% esportate, è stato scartato per favorire il Garda Dop. Che di tonnellate prodotte ne conta appena 160 di cui il 50% esportate. In pratica, in Canada l'Italia tutelerà il Garda Dop, nonostante il Bari Dop produca venti volte ed esporti trenta volte di più. Stessa musica con la Cina: cento prodotti cinesi tutelati in Europa e cento prodotti europei tutelati in Cina. E di questi ventisei italiani, ben tredici vini. E di questi tredici vini, ben tredici sono del… Centro-Nord (fonte M. Esposito, "Zero al Sud", pag. 196).

L'assemblea di oggi è aperta a tutti coloro che vogliono saperne di più e che vogliono dare il proprio contributo a bloccare questo progetto eversivo, questo vero e proprio colpo di stato effettuato dalla autonomia regionale differenziata
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