Economia
"I prezzi della verdura raddoppiano dal campo al dettaglio"
La denuncia di Coldiretti
Corato - martedì 7 novembre 2017
0.42 Comunicato Stampa
Ingiustificabili i prezzi che i consumatori sono costretti a pagare per comprare la verdura, quando gli stessi prodotti in campo vengono pagati pochi centesimi. Enorme la differenza tra il costo dei prodotti in campagna e quelli al dettaglio. Tra i vari passaggi origine – ingrosso – dettaglio si annidano speculazioni che vanno stanate anche dai Vigili dell'Annona.
Prezzi che raddoppiano dal campo al dettaglio, passando da mercati generali e grossisti, per spinaci, melanzane, peperoni, zucchine, erbetta selvatica. I numerosi passaggi che avvengono dopo la produzione, passando dalla commercializzazione, fino ad arrivare al consumatore, danneggiano il coltivatore che ha già subito forti perdite per la perdurante siccità ed i cittadini, costretti a pagare prezzi raddoppiati. Considerata stortura nella organizzazione del sistema distributivo, si sta diffondendo sempre più la vendita diretta dei prodotti agricoli in azienda, opportunità sia per il produttore che per il consumatore nell'ottica della sicurezza alimentare e di un rapporto trasparente azienda-cittadino".
E' l'analisi delineata dalPresidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, rispetto all'andamento dei prezzi di mercato dei prodotti ortofrutticoli. Per questo la Coldiretti Puglia consiglia di preferire i prodotti tipici locali che oltre a garantire freschezza e qualità assicurano un prezzi più accessibile, evitando troppi passaggi di mano. Il successo dei Mercati di Campagna Amica rappresenta proprio la risposta alla necessità espressa dai consumatori di acquistare prodotti a km0 al prezzo giusto.
"In controtendenza sull'inflazione è tangibile l'effetto del clima pazzo sul carrello della spesa – continua ilDirettore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - con il rincaro a ottobre dei prezzi dei vegetali freschi del 12,1% nel confronto con l'anno precedente, rispetto al quale aumenta anche la frutta fresca del 4,7%. Alla spinta autunnale nel carrello della spesa dopo una estate calda e siccitosa corrisponde una situazione difficile nei campi, dove spesso le quotazioni non coprono i costi di produzione per effetto delle distorsioni lungo la filiera. Proprio nel momento in cui si registra il record dei consumi di ortofrutta dal 2000 per effetto di una decisa svolta salutista, occorre dare a tutti la possibilità di portare a tavola cibi importanti per la dieta".
Un trend confermato dai risultati confortanti registrati dai Mercati di Campagna Amica che in Puglia contano 3.560 giornate di apertura, 760 produttori coinvolti, 20mila giornate lavorative (tra lavoro autonomo e dipendente), 1.500 tonnellate di prodotto commercializzato e un valore garantito alle imprese agricole che supera il 30%, rispetto agli altri canali della distribuzione. La famiglia pugliese (2/3 componenti) spende in media ogni mese 419 euro per i consumi alimentari e uno dei capitoli di spesa più consistente riguarda proprio ortaggi e frutta (74 euro).
Risultati che confermano la grande opportunità offerta ai consumatori pugliesi di acquistare frutta, verdura e altri prodotti della dieta mediterranea – aggiunge Coldiretti Puglia - considerati indiscutibilmente essenziali per garantire una buona salute e un importante elemento di crescita delle giovani generazioni. Vanno letteralmente a ruba melanzane, zucchine, pomodori, insalate croccante e lattuga, aglio a trecce e cipolla rossa, arance e mele tutto l'anno. Grande diffusione delle vaschette di frutta già tagliata e sbucciata, pronta all'uso senza doversi "sporcare le mani" e da gustare come snack rompi-digiuno durante la giornata o come risparmia-tempo. L'aumento del consumo di insalate e ortaggi già pronti all'uso – conclude Coldiretti Puglia - riflette i cambiamenti in atto nella struttura stessa delle famiglie e nelle abitudini, dovute al maggior numero di donne lavoratrici e alla crescita del numero dei single.
Prezzi che raddoppiano dal campo al dettaglio, passando da mercati generali e grossisti, per spinaci, melanzane, peperoni, zucchine, erbetta selvatica. I numerosi passaggi che avvengono dopo la produzione, passando dalla commercializzazione, fino ad arrivare al consumatore, danneggiano il coltivatore che ha già subito forti perdite per la perdurante siccità ed i cittadini, costretti a pagare prezzi raddoppiati. Considerata stortura nella organizzazione del sistema distributivo, si sta diffondendo sempre più la vendita diretta dei prodotti agricoli in azienda, opportunità sia per il produttore che per il consumatore nell'ottica della sicurezza alimentare e di un rapporto trasparente azienda-cittadino".
E' l'analisi delineata dalPresidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, rispetto all'andamento dei prezzi di mercato dei prodotti ortofrutticoli. Per questo la Coldiretti Puglia consiglia di preferire i prodotti tipici locali che oltre a garantire freschezza e qualità assicurano un prezzi più accessibile, evitando troppi passaggi di mano. Il successo dei Mercati di Campagna Amica rappresenta proprio la risposta alla necessità espressa dai consumatori di acquistare prodotti a km0 al prezzo giusto.
"In controtendenza sull'inflazione è tangibile l'effetto del clima pazzo sul carrello della spesa – continua ilDirettore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - con il rincaro a ottobre dei prezzi dei vegetali freschi del 12,1% nel confronto con l'anno precedente, rispetto al quale aumenta anche la frutta fresca del 4,7%. Alla spinta autunnale nel carrello della spesa dopo una estate calda e siccitosa corrisponde una situazione difficile nei campi, dove spesso le quotazioni non coprono i costi di produzione per effetto delle distorsioni lungo la filiera. Proprio nel momento in cui si registra il record dei consumi di ortofrutta dal 2000 per effetto di una decisa svolta salutista, occorre dare a tutti la possibilità di portare a tavola cibi importanti per la dieta".
Un trend confermato dai risultati confortanti registrati dai Mercati di Campagna Amica che in Puglia contano 3.560 giornate di apertura, 760 produttori coinvolti, 20mila giornate lavorative (tra lavoro autonomo e dipendente), 1.500 tonnellate di prodotto commercializzato e un valore garantito alle imprese agricole che supera il 30%, rispetto agli altri canali della distribuzione. La famiglia pugliese (2/3 componenti) spende in media ogni mese 419 euro per i consumi alimentari e uno dei capitoli di spesa più consistente riguarda proprio ortaggi e frutta (74 euro).
Risultati che confermano la grande opportunità offerta ai consumatori pugliesi di acquistare frutta, verdura e altri prodotti della dieta mediterranea – aggiunge Coldiretti Puglia - considerati indiscutibilmente essenziali per garantire una buona salute e un importante elemento di crescita delle giovani generazioni. Vanno letteralmente a ruba melanzane, zucchine, pomodori, insalate croccante e lattuga, aglio a trecce e cipolla rossa, arance e mele tutto l'anno. Grande diffusione delle vaschette di frutta già tagliata e sbucciata, pronta all'uso senza doversi "sporcare le mani" e da gustare come snack rompi-digiuno durante la giornata o come risparmia-tempo. L'aumento del consumo di insalate e ortaggi già pronti all'uso – conclude Coldiretti Puglia - riflette i cambiamenti in atto nella struttura stessa delle famiglie e nelle abitudini, dovute al maggior numero di donne lavoratrici e alla crescita del numero dei single.