Cultura
I Palazzi delle pietre pizzute a confronto
Iniziativa dell'Archeoclub
Corato - martedì 10 settembre 2019
10.40
Tre palazzi con bugnato a punta di diamante: Palazzo de Mattis a Corato, Palazzo Tupputi a Bisceglie e Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Collegamenti, analogie stilistiche ed esperienze di restauro e rilievo. È il tema che verrà affrontato nel convegno, organizzato dall'Archeoclub di Corato in collaborazione con l'Associazione Culturale ARCUGASTER che si terrà nel Salone Parrocchiale della Chiesa Santa Maria Incoronata a Corato con inizio alle ore 16.
Il convegno approfondisce le connessioni tra due palazzetti rinascimentali pugliesi caratterizzati dal bugnato a punta di diamante e il Palazzo dei Diamanti a Ferrara al quale le due residenze signorili ubicate a Corato e a Bisceglie sembrano ispirarsi, secondo la tesi diffusa per la prima volta dalla storica dell'arte Clara Gelao in un prezioso saggio apparso su "Napoli Nobilissima" nel 1988.
Secondo la studiosa, che sarà presente al convegno, l'influenza del celebre monumento ferrarese su un gruppetto di palazzi con bugnato a punta di diamante ubicati in Terra di Bari, è giustificata dai rapporti che intercorsero nel XVI sec. tra il ducato di Corato e Bisceglie e il ducato di Ferrara. Le città in cui sono ubicati i due edifici pugliesi, furono infatti unite in un unico ducato e donate nel 1498 ad Alfonso d'Aragona in occasione delle sue nozze con Lucrezia Borgia. Dopo l'assassinio del giovane e amato consorte avvenuta nel 1500 e sino alla morte del loro unico figlio, il "duchino" Rodrigo, avvenuta nel 1512, Lucrezia Borgia, divenuta duchessa di Ferrara grazie al suo matrimonio con il duca Alfonso I D'Este, si occupò, anche se a distanza, del ducato di Quadrata e Biselli, instaurando così una durevole relazione tra i due ducati.
La traccia tangibile di tale legame, secondo quanto afferma la studiosa nel suo saggio, è riconoscibile proprio nella "singolare concentrazione, nei due centri principali del feudo pugliese, di palazzi con rivestimento a bugne di diamante: riflesso con tutta evidenza, dell'enorme impressione suscitata, nei pugliesi che andavano a Ferrara a combinarvi affari, dalla straordinaria creazione del Rossetti".
Due esempi particolarmente significativi di questo gruppo di palazzi con bugnato a punta di diamante situati in Terra di Bari, sono Palazzo de Mattis a Corato, eretto dalla famiglia Patroni Griffi nel 1579, e Palazzo Tupputi a Bisceglie, fatto erigere nei primi anni del Seicento dai Frisari, nobile famiglia di origine salernitana.
La prima parte del convegno entra nel merito della genesi e delle caratteristiche architettoniche di tali palazzi, tracciandone la genesi e le caratteristiche stilistiche. Le relazioni sono affidate a studiosi e tecnici che si sono occupati a vario titolo dei palazzi stessi.
La seconda parte è invece dedicata al restauro del bugnato e alle problematiche legate alla sua conservazione. La sezione è affidata a restauratori e studiosi di varia provenienza, con l'intento di mettere a confronto tecniche di intervento e approcci metodologici diversi.
Conclude il convegno la presentazione di due esperienze di rilievo tridimensionale effettuate su palazzo De Mattis e palazzo Tupputi, impiegando sensori di misurazione 3D mobile. L'interesse è stato duplice: sulla macroscala del centro storico, rilevare il bene architettonico nel suo contesto, consci del fatto che un organismo architettonico non può essere estrapolato dal contesto nel quale è inserito e con il quale ha intessuto delle fitte relazioni storico-culturali, e i cui segni sono manifesti nella materialità e nella struttura intrinseca del bene stesso; sulla microscala del fabbricato, rilevare alcune porzioni dei bugnati per definirne le caratteristiche geometrico-architettoniche.
L'attività condotta ha altresì evidenziato come velocità, qualità del risultato e risparmio delle risorse siano le condizioni imprescindibili che favoriscono l'impiego sempre più vasto delle tecnologie di rilievo digitale 3D nel campo del rilevamento dei beni culturali.
L'iniziativa gode del patrocinio, oltre che del Comune di Corato, dell'ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane - Sezione Puglia, dell'Ordine Architetti P.P.C della Provincia Barletta-Andria-Trani, dell'Ordine Architetti P.P.C della Provincia di Bari, dell'Associazione Ar_Co Architetti Corato, del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, del Centro Teseo – Creatività tra arte e scienza (Bari) e dell'Associazione Itinera onlus.
PROGRAMMA DEL CONVEGNO
Tre palazzi con bugnato a punta di diamante: Palazzo de Mattis a Corato, Palazzo Tupputi a Bisceglie e Palazzo dei Diamanti a Ferrara.
Collegamenti, analogie stilistiche ed esperienze di restauro e rilievo
Venerdì 13 settembre 2019
Ore 16.00 – 20.30
Saluti istituzionali e presentazione del convegno
Mons. Luigi De Palma
Parroco Maria SS. Incoronata
Michele Iacovelli
Presidente Archeoclub - Sezione di Corato
Antonio Marcone
Presidente Ar.CU.GAS.TER
Paolo D'Addato
Presidente Ordine Architetti P.P.C della Provincia Barletta-Andria-Trani
PRIMA PARTE
I palazzi con bugnato a punta di diamante in Terra di Bari e le suggestioni della tradizione del bugnato rinascimentale. Geometrie e stato di conservazione a confronto.
Arch. Anna De Palma
Specialista in Restauro dei Monumenti
Il palazzo delle "pietre pizzute" e i Patroni de' Grifi nel contesto socio-economico della Corato del Cinquecento
Prof. Pasquale Tandoi
Studioso di storia locale
Palazzo Tupputi a Bisceglie: genesi e trasformazione
Dott. Piero Consiglio
Presidente ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane, Sez. Puglia
Di bugne e altri capolavori del palazzo dei Diamanti a Ferrara
Prof. Arch. Keoma Ambrogio
Docente di Fondamenti di restauro architettonico - Università degli studi di Ferrara
Ore 18.10 - 18.30 PAUSA-Coffe break
SECONDA PARTE
Il restauro dei prospetti in bugnato: il Palazzo dei Diamanti a Ferrara
Prof. Fabio Bevilacqua
Docente di Tecnologia e recupero edilizio - Università degli studi di Ferrara, Facoltà di Architettura
Difficili compromessi: il restauro del bugnato a punta di diamante di palazzo Tupputi a Bisceglie
Dott.ssa Agnese Sasso
Restauratore Beni culturali
Colore dell'architettura storica e restauro: le facciate bugnate nel contesto dello sviluppo cromatico di Bisceglie.
Arch. Alberto La Notte
Dottorando di Ricerca-Politecnico di Bari
La tecnologia laser scanner 3D applicata al restauro: digital & innovation experience a palazzo De Mattis e palazzo Tupputi
Prof. Ing. Carlo Maria Vassena – Società GEXEL s.r.l. Brescia
Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e Matematica – Università degli studi di Brescia
Arch. Giorgia Rossi – Società GEXEL s.r.l. Brescia
Specialista in Restauro dei Monumenti Architettonici
Assistente alla didattica nell'ambito dell'insegnamento Preservation, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni, Ambiente Costruito - Politecnico di Milano
Il convegno approfondisce le connessioni tra due palazzetti rinascimentali pugliesi caratterizzati dal bugnato a punta di diamante e il Palazzo dei Diamanti a Ferrara al quale le due residenze signorili ubicate a Corato e a Bisceglie sembrano ispirarsi, secondo la tesi diffusa per la prima volta dalla storica dell'arte Clara Gelao in un prezioso saggio apparso su "Napoli Nobilissima" nel 1988.
Secondo la studiosa, che sarà presente al convegno, l'influenza del celebre monumento ferrarese su un gruppetto di palazzi con bugnato a punta di diamante ubicati in Terra di Bari, è giustificata dai rapporti che intercorsero nel XVI sec. tra il ducato di Corato e Bisceglie e il ducato di Ferrara. Le città in cui sono ubicati i due edifici pugliesi, furono infatti unite in un unico ducato e donate nel 1498 ad Alfonso d'Aragona in occasione delle sue nozze con Lucrezia Borgia. Dopo l'assassinio del giovane e amato consorte avvenuta nel 1500 e sino alla morte del loro unico figlio, il "duchino" Rodrigo, avvenuta nel 1512, Lucrezia Borgia, divenuta duchessa di Ferrara grazie al suo matrimonio con il duca Alfonso I D'Este, si occupò, anche se a distanza, del ducato di Quadrata e Biselli, instaurando così una durevole relazione tra i due ducati.
La traccia tangibile di tale legame, secondo quanto afferma la studiosa nel suo saggio, è riconoscibile proprio nella "singolare concentrazione, nei due centri principali del feudo pugliese, di palazzi con rivestimento a bugne di diamante: riflesso con tutta evidenza, dell'enorme impressione suscitata, nei pugliesi che andavano a Ferrara a combinarvi affari, dalla straordinaria creazione del Rossetti".
Due esempi particolarmente significativi di questo gruppo di palazzi con bugnato a punta di diamante situati in Terra di Bari, sono Palazzo de Mattis a Corato, eretto dalla famiglia Patroni Griffi nel 1579, e Palazzo Tupputi a Bisceglie, fatto erigere nei primi anni del Seicento dai Frisari, nobile famiglia di origine salernitana.
La prima parte del convegno entra nel merito della genesi e delle caratteristiche architettoniche di tali palazzi, tracciandone la genesi e le caratteristiche stilistiche. Le relazioni sono affidate a studiosi e tecnici che si sono occupati a vario titolo dei palazzi stessi.
La seconda parte è invece dedicata al restauro del bugnato e alle problematiche legate alla sua conservazione. La sezione è affidata a restauratori e studiosi di varia provenienza, con l'intento di mettere a confronto tecniche di intervento e approcci metodologici diversi.
Conclude il convegno la presentazione di due esperienze di rilievo tridimensionale effettuate su palazzo De Mattis e palazzo Tupputi, impiegando sensori di misurazione 3D mobile. L'interesse è stato duplice: sulla macroscala del centro storico, rilevare il bene architettonico nel suo contesto, consci del fatto che un organismo architettonico non può essere estrapolato dal contesto nel quale è inserito e con il quale ha intessuto delle fitte relazioni storico-culturali, e i cui segni sono manifesti nella materialità e nella struttura intrinseca del bene stesso; sulla microscala del fabbricato, rilevare alcune porzioni dei bugnati per definirne le caratteristiche geometrico-architettoniche.
L'attività condotta ha altresì evidenziato come velocità, qualità del risultato e risparmio delle risorse siano le condizioni imprescindibili che favoriscono l'impiego sempre più vasto delle tecnologie di rilievo digitale 3D nel campo del rilevamento dei beni culturali.
L'iniziativa gode del patrocinio, oltre che del Comune di Corato, dell'ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane - Sezione Puglia, dell'Ordine Architetti P.P.C della Provincia Barletta-Andria-Trani, dell'Ordine Architetti P.P.C della Provincia di Bari, dell'Associazione Ar_Co Architetti Corato, del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, del Centro Teseo – Creatività tra arte e scienza (Bari) e dell'Associazione Itinera onlus.
PROGRAMMA DEL CONVEGNO
Tre palazzi con bugnato a punta di diamante: Palazzo de Mattis a Corato, Palazzo Tupputi a Bisceglie e Palazzo dei Diamanti a Ferrara.
Collegamenti, analogie stilistiche ed esperienze di restauro e rilievo
Venerdì 13 settembre 2019
Ore 16.00 – 20.30
Saluti istituzionali e presentazione del convegno
Mons. Luigi De Palma
Parroco Maria SS. Incoronata
Michele Iacovelli
Presidente Archeoclub - Sezione di Corato
Antonio Marcone
Presidente Ar.CU.GAS.TER
Paolo D'Addato
Presidente Ordine Architetti P.P.C della Provincia Barletta-Andria-Trani
PRIMA PARTE
I palazzi con bugnato a punta di diamante in Terra di Bari e le suggestioni della tradizione del bugnato rinascimentale. Geometrie e stato di conservazione a confronto.
Arch. Anna De Palma
Specialista in Restauro dei Monumenti
Il palazzo delle "pietre pizzute" e i Patroni de' Grifi nel contesto socio-economico della Corato del Cinquecento
Prof. Pasquale Tandoi
Studioso di storia locale
Palazzo Tupputi a Bisceglie: genesi e trasformazione
Dott. Piero Consiglio
Presidente ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane, Sez. Puglia
Di bugne e altri capolavori del palazzo dei Diamanti a Ferrara
Prof. Arch. Keoma Ambrogio
Docente di Fondamenti di restauro architettonico - Università degli studi di Ferrara
Ore 18.10 - 18.30 PAUSA-Coffe break
SECONDA PARTE
Il restauro dei prospetti in bugnato: il Palazzo dei Diamanti a Ferrara
Prof. Fabio Bevilacqua
Docente di Tecnologia e recupero edilizio - Università degli studi di Ferrara, Facoltà di Architettura
Difficili compromessi: il restauro del bugnato a punta di diamante di palazzo Tupputi a Bisceglie
Dott.ssa Agnese Sasso
Restauratore Beni culturali
Colore dell'architettura storica e restauro: le facciate bugnate nel contesto dello sviluppo cromatico di Bisceglie.
Arch. Alberto La Notte
Dottorando di Ricerca-Politecnico di Bari
La tecnologia laser scanner 3D applicata al restauro: digital & innovation experience a palazzo De Mattis e palazzo Tupputi
Prof. Ing. Carlo Maria Vassena – Società GEXEL s.r.l. Brescia
Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e Matematica – Università degli studi di Brescia
Arch. Giorgia Rossi – Società GEXEL s.r.l. Brescia
Specialista in Restauro dei Monumenti Architettonici
Assistente alla didattica nell'ambito dell'insegnamento Preservation, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni, Ambiente Costruito - Politecnico di Milano