Cronaca
I Carabinieri Forestali del Reparto Alta Murgia incontrano il nuovo direttore del Parco
Occasione per fare il punto sulle recenti attività svolte e rafforzare il sodalizio istituzionale
Corato - venerdì 22 dicembre 2017
8.27
Si è tenuto nella mattinata di ieri presso il Reparto Carabinieri Forestali di Altamura, l'incontro istituzionale tra i militari del Reparto e i vertici del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Presenti oltre al Comandante Capitano Giuliano Palomba, il nuovo Direttore Domenico Nicoletti e il vice Presidente Cesare Troia. Occasione rinnovare gli intenti di collaborazione istituzionale, pianificare obiettivi e strategie future, tutte indirizzate a garantire sicurezza e controlli nei territori dell'area protetta.
Nel contempo è stato fatto il punto sulle recenti attività svolte dai militari a tutela dei territori del Parco. Tra le più importanti quelle effettuate dalla Stazione Parco di Andria nell'ambito dei controlli sull'esercizio venatorio illegale, alla località "Rinaldi" in agro di Minervino, dove hanno sorpreso un bracconiere che aveva abbattuto un cinghiale dopo averlo catturato con mezzi illegali quali lacci e cavi in acciaio. Sempre a Minervino, loc. "Arcangelo" lo stesso personale di Andria ha individuato una superficie abusivamente dissodata cioè trasformata da pascolo naturale in area agricola, contravvenendo ai categorici divieti imposti dalla Direttiva Europea e dalla Legge Quadro sulle aree protette. In entrambi i casi due soggetti, il primo residente a Minervino, il secondo ad Andria, sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria mentre sia le armi che il terreno dissodato di circa 2 ettari, sono stati posti sotto sequestro.
Sempre a tutela della fauna selvatica del Parco, una specifica attività è stata effettuata dalla Stazione di Ruvo di Puglia il cui personale ha sorpreso alla "loc. Patanella" agro di Ruvo di Puglia, un cacciatore in esercizio venatorio con l'ausilio di richiami acustici elettromagnetici vietati dalla normativa di settore. Anche qui è scattato il sequestro delle armi e dello strumento elettromagnetico.
In ultimo l'operazione svolta sempre dalla Stazione Parco di Ruvo che ha scoperto una truffa effettuata ai danni dell'Unione Europea da un soggetto residente in Calabria, consistente nella falsa costituzione di un'azienda agricola avente terreni in agro di Corato e Andria, al fine di avvantaggiarsi dei relativi premi e agevolazioni.
Per il Cap. Giuliano Palomba "Le ultime attività di controllo concretizzano l'impegno dei Carabinieri Forestali su di un territorio ad elevata vocazione ambientale e meritorio di ogni tutela. Nel corso del 2017 sono stati effettuati oltre 7000 controlli che hanno permesso di accertare oltre 80 illeciti penali e 303 illeciti amministrativi. Le persone denunciate sono state 70 mentre le sanzioni amministrative elevate sono state circa 1.000.000 Euro".
Presenti oltre al Comandante Capitano Giuliano Palomba, il nuovo Direttore Domenico Nicoletti e il vice Presidente Cesare Troia. Occasione rinnovare gli intenti di collaborazione istituzionale, pianificare obiettivi e strategie future, tutte indirizzate a garantire sicurezza e controlli nei territori dell'area protetta.
Nel contempo è stato fatto il punto sulle recenti attività svolte dai militari a tutela dei territori del Parco. Tra le più importanti quelle effettuate dalla Stazione Parco di Andria nell'ambito dei controlli sull'esercizio venatorio illegale, alla località "Rinaldi" in agro di Minervino, dove hanno sorpreso un bracconiere che aveva abbattuto un cinghiale dopo averlo catturato con mezzi illegali quali lacci e cavi in acciaio. Sempre a Minervino, loc. "Arcangelo" lo stesso personale di Andria ha individuato una superficie abusivamente dissodata cioè trasformata da pascolo naturale in area agricola, contravvenendo ai categorici divieti imposti dalla Direttiva Europea e dalla Legge Quadro sulle aree protette. In entrambi i casi due soggetti, il primo residente a Minervino, il secondo ad Andria, sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria mentre sia le armi che il terreno dissodato di circa 2 ettari, sono stati posti sotto sequestro.
Sempre a tutela della fauna selvatica del Parco, una specifica attività è stata effettuata dalla Stazione di Ruvo di Puglia il cui personale ha sorpreso alla "loc. Patanella" agro di Ruvo di Puglia, un cacciatore in esercizio venatorio con l'ausilio di richiami acustici elettromagnetici vietati dalla normativa di settore. Anche qui è scattato il sequestro delle armi e dello strumento elettromagnetico.
In ultimo l'operazione svolta sempre dalla Stazione Parco di Ruvo che ha scoperto una truffa effettuata ai danni dell'Unione Europea da un soggetto residente in Calabria, consistente nella falsa costituzione di un'azienda agricola avente terreni in agro di Corato e Andria, al fine di avvantaggiarsi dei relativi premi e agevolazioni.
Per il Cap. Giuliano Palomba "Le ultime attività di controllo concretizzano l'impegno dei Carabinieri Forestali su di un territorio ad elevata vocazione ambientale e meritorio di ogni tutela. Nel corso del 2017 sono stati effettuati oltre 7000 controlli che hanno permesso di accertare oltre 80 illeciti penali e 303 illeciti amministrativi. Le persone denunciate sono state 70 mentre le sanzioni amministrative elevate sono state circa 1.000.000 Euro".