Ambiente
Guardie per l'Ambiente: «Corato invasa da rifiuti. Si istituisca il "premio sporcaccione"»
La denuncia dell'associazione ambientalista
Corato - venerdì 20 ottobre 2017
9.49 Comunicato Stampa
Una nota delle Guardie per l'Ambiente
Corato è invasa di rifiuti. Non veda chi non vuol vedere. Ed il fenomeno ormai si è talmente calcificato che non ci facciamo più caso. Purtroppo. Questo è il peggior pericolo.
Campagne invase di rifiuti. Il fenomeno ci supera ormai. Bustoni neri che contengono chissà cosa. Rimasugli di lavorazioni di qualche piccolo cantiere edile. Pneumatici di autovetture e di trattori. Banchi di polistirolo pronti per essere dati alle fiamme. Parti interne di elettrodomestici ottenute dopo averne recuperato i ritagli metallici. Televisori fatti a pezzi e dati alle fiamme. L'immancabile amianto.
Questi criminali non hanno limitato affatto la loro "creatività" in danno dell'ambiente. Non si può credere ancora che, nonostante gli sforzi di tutti a voler proseguire nella strada della raccolta differenziata, ci siano ancora questi zozzoni. Certamente molti li abbiamo beccati. Alcuni sono finiti in Tribunale per rispondere delle loro malefatte. Ma il fenomeno è vasto. E non sembra affatto arrestarsi questa emorragia.
Quanto costa l'inciviltà? Sicuramente tanto e non solo in termini economici, ma in qualità della vita ed in sicurezza sanitaria. Si dovrebbe istituire un premio "sporcaccione" dell'anno. Premiare virtualmente chi viene sorpreso a commettere atti in danni dell'ambiente. Premiare l'esempio negativo potrebbe ottenere un buon effetto deterrenza. Generare la vergogna di aver fatto un'azione disvalorica.
Ed è imbarazzante la direzione dell'Amministrazione di soffocare tutto quanto verso il silenzio, senza azioni concrete, con i fatti, quelli che portano risultati. Non bastano affatto premi autocelebrativi la cui valenza di imparzialità qualche dubbio lo fa sorgere. Servono azioni. Serve informazione. Serve collaborazione con gli utenti. E serve più vigilanza. Quella vera.
Corato è invasa di rifiuti. Non veda chi non vuol vedere. Ed il fenomeno ormai si è talmente calcificato che non ci facciamo più caso. Purtroppo. Questo è il peggior pericolo.
Campagne invase di rifiuti. Il fenomeno ci supera ormai. Bustoni neri che contengono chissà cosa. Rimasugli di lavorazioni di qualche piccolo cantiere edile. Pneumatici di autovetture e di trattori. Banchi di polistirolo pronti per essere dati alle fiamme. Parti interne di elettrodomestici ottenute dopo averne recuperato i ritagli metallici. Televisori fatti a pezzi e dati alle fiamme. L'immancabile amianto.
Questi criminali non hanno limitato affatto la loro "creatività" in danno dell'ambiente. Non si può credere ancora che, nonostante gli sforzi di tutti a voler proseguire nella strada della raccolta differenziata, ci siano ancora questi zozzoni. Certamente molti li abbiamo beccati. Alcuni sono finiti in Tribunale per rispondere delle loro malefatte. Ma il fenomeno è vasto. E non sembra affatto arrestarsi questa emorragia.
Quanto costa l'inciviltà? Sicuramente tanto e non solo in termini economici, ma in qualità della vita ed in sicurezza sanitaria. Si dovrebbe istituire un premio "sporcaccione" dell'anno. Premiare virtualmente chi viene sorpreso a commettere atti in danni dell'ambiente. Premiare l'esempio negativo potrebbe ottenere un buon effetto deterrenza. Generare la vergogna di aver fatto un'azione disvalorica.
Ed è imbarazzante la direzione dell'Amministrazione di soffocare tutto quanto verso il silenzio, senza azioni concrete, con i fatti, quelli che portano risultati. Non bastano affatto premi autocelebrativi la cui valenza di imparzialità qualche dubbio lo fa sorgere. Servono azioni. Serve informazione. Serve collaborazione con gli utenti. E serve più vigilanza. Quella vera.