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Granoro smentisce l'attacco di GranoSalus: «Dedicato è 100% pugliese»

AIDEPI: «La pasta italiana è sicura»

Nei giorni scorsi è stato diffuso dall'assocazione GranoSalus il risultato di alcuni test effettuati su alcune marche di pasta dai quali emergerebbe la presenza di metalli pesanti e glifosato nel prodotto. Nell'articolo si lancia un vero e proprio allarme legato al consumo delle maggiori marche italiane di pasta tra cui anche la coratina Granoro, in particolare la linea "Dedicato".

L'articolo diffuso da GranoSalus è stato immediatamente smentito dall'Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane e dal pastificio Granoro che, oltre a ribadire la totale salubrità del proprio prodotto e la provenienza 100% pugliese del grano da cui si ottiene la pasta, ha con vigore respinto ogni tipo di accusa lanciata da GranoSalus.

Questo è ciò che scrive l'azienda coratina in un comunicato stampa ufficiale.

"Possiamo assicurare con la massima serenità che il grano utilizzato nella produzione della Pasta Granoro Dedicato 100% Puglia è ottenuto da filiera costituita da operatori esclusivamente pugliesi". E' quanto affermano con forza il Pastificio Granoro, la Cooperativa Fracoltivatori di Apricena e il Molino De Vita di Casalnuovo Monterotaro.
Tale produzione è interamente controllata dall'origine fino alla trasformazione e quindi "certificata" da uno dei più prestigiosi Enti internazionali in materia, assolutamente terzo ed indipendente.
Quanto affermato nell'articolo del 26/02/17 dell'Associazione GranoSalus è del tutto infondato. Infatti:
  • il grano pugliese utilizzato è altamente selezionato e difficilmente se ne può reperire di migliore sul mercato, sia da un punto di vista qualitativo che della salubrità;
  • la pasta "Dedicato 100% Puglia" risponde perfettamente a quanto dichiarato, essendo ottenuta da grano non solo italianissimo, ma in particolare pugliese e pertanto si contesta l'insinuazione contenuta nell'articolo secondo la quale sarebbe stata miscelata anche semola di grano estero con quello pugliese (ricordiamo che nella filiera Dedicato operano circa 140 aziende agricole pugliesi, oltre alla su citata Cooperativa, tutte puntualmente controllate dall'Ente di certificazione);
  • sussistono dubbi sui metodi sia di campionamento che di analisi adottati, come recenti studi scientifici internazionali hanno affermato: http://aoac.publisher.ingentaconnect.com/content/aoac/jaoac/2015/00000098/00000006/art00034.
  • Non è escluso che tracce delle sostanze citate possano trovarsi in grani italiani e pugliesi (il glifosato non è attualmente vietato in tutta la UE: vedi Regolamento UE 2016/1056 del 29/06/16, Regolamento UE di esecuzione 2016/1313 del 01/08/16 e relativi atti e decreti ministeriali collegati e conseguenti);
L'articolo di GranoSalus (con altre finalità) costituisce quindi solo una pura e gratuita diffamazione nei nostri confronti.
Granoro, insieme agli altri soggetti chiamati in causa, tutelerà la propria immagine, la propria onorabilità e quella degli operatori della Filiera 100% Puglia nelle sedi opportune e sono in corso di redazione atti di smentita e recisa nostra contestazione.
Una secca smentita a tutela della tranquillità dei consumatori: la Pasta Granoro Dedicato 100% Puglia è perfettamente salubre ed a norma; le convinte quanto serene affermazioni sono veritiere e verificabili trasparentemente.

Anche l'Associazione delle Industrie del dolce e della pasta italiana è intervenuta sull'argomento in maniera decisa, respingendo ogni accusa sollevata da GranoSalus.

Ecco il testo integrale del comunicato stampa diffuso dall'associazione.
Nel commentare le analisi sulla pasta dell'Associazione Grano Salus, AIDEPI – Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane manifesta il suo stupore e disappunto di fronte all'ennesima azione denigratoria verso la pasta e i produttori italiani che nasce sulla rete con la sola finalità di creare allarmismo e disinformazione.

La pasta italiana è sicura. Far credere che aver individuato tracce di residui ben al di sotto dei limiti di legge costituisca di per sé un problema per la salute è irresponsabile. Solo considerando il glifosato, nella misura trovata dalle analisi di Grano Salus, non sarebbe possibile superare i limiti di sicurezza stabiliti dalle autorità sanitarie neppure mangiando 300 kg di pasta al giorno: oltre 20 volte la pasta che consumiamo in media in un anno.

Esistono leggi a tutela dei cittadini e le analisi si dovrebbero fare per scoprire chi supera i limiti imposti dalle legge, non per fare un processo mediatico a chi invece produce nel pieno rispetto delle norme. L'EFSA stabilisce limiti precauzionali molto restrittivi, addirittura 100 volte inferiori al livello più basso al di sotto del quale non si hanno riscontri di effetti negativi.

Ma tutta l'operazione di Grano Salus è diffamatoria e crea disinformazione: la presenza di fitofarmaci, tossine e metalli pesanti non è un marker di provenienza geografica e non è escluso che tracce delle sostanze citate possano trovarsi in grani italiani e del Sud Italia. Ed è inaccettabile insinuare che l'industria della pasta italiana miscelerebbe grani fuorilegge con grani a norma. Lo proibisce la legge europea, cui tutti i produttori italiani di pasta si attengono, lo impone la tradizione centenaria dei migliori pastai del mondo.

AIDEPI si riserva di agire nelle sedi più opportune per tutelare la propria immagine e il proprio operato da queste gravissime accuse.
  • Economia
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