Attualità
Gli studenti del Tannoia in tv discutono di femminicidio
Una puntata speciale di "Fatti e Misfatti"
Corato - venerdì 24 febbraio 2017
13.03
Quanto occorre superare di una cultura dei rapporti tra uomo e donna fondata sull'idea che alla donna spetti un ruolo di subordinazione? Quanto tale cultura agisca nella società contemporanea è sotto gli occhi di tutti. E -quasi non ci si crederebbe- questa cultura è diffusa non soltanto nella provincia profonda, quella che resta impermeabile ai cambiamenti e, a volte -e malgrado il web- non entra neppure in contatto con essi, ma anche nei centri maggiori. E chiama in causa identità e ruoli in un tempo in cui il multiculturalismo richiede di tener fermi i valori fondanti della cultura dei diritti umani.
Resta il fatto che, accanto all'affermazione delle donne in ogni campo, i rapporti uomo-donna mai come in passato mostrano la violenza della cultura maschile della prevaricazione. E non si tratta di semplificare una questione che è sicuramente molto complessa, ma di prendere atto che le cose sono giunte al punto da convincere a coniare il neologismo "femminicidio" per sottolineare la specificità di un fenomeno culturale criminale che rischia di ottenere il primato tra i delitti.
Sulla base di queste riflessioni l'ITET "Tannoia", in collaborazione con "La Gazzetta del Mezzogiorno" e "VideoItalia Puglia Canale 96", ha prodotto una trasmissione che ha visto protagonisti gli studenti del "Tannoia" di Corato. L'iniziativa ha reso possibile per i ragazzi del "Tannoia" discutere del tema del "femminicidio" e più in generale della violenza sulle donne, con il Funzionario della Polizia di Stato e scrittore Piero Battipede e con la signora Rosa Maria Scorese, sorella di Santa Scorese, vittima di violenza e fatta dalla chiesa Santa delle Perseguitate. L'incontro è stato moderato dal giornalista Gianpaolo Balsamo.
L'iniziativa del "Tannoia", voluta dal Dirigente scolastico Prof.ssa Nunzia Tarantini, nell'ambito del progetto sulla legalità coordinato dalla prof.ssa Vincenza Lorusso, ha come obiettivo principale il contributo alla formazione di una cittadinanza consapevole. Come può contribuire la scuola, attraverso l'informazione critica e la prevenzione, ma anche -ha sottolineato il Dirigente scolastico Nunzia Tarantini- mediante la costruzione di percorsi formativi volti alla identificazione e alla realizzazione degli elementi costituivi della coscienza civile.
La prof.ssa Lorusso ha argomentato che nella scuola "ci si relaziona con alunni adolescenti che devono ancora strutturare la propria identità in mancanza spesso di modelli ben definiti, e il rischio è quello he aderiscano a modelli proposti dalla cultura tradizionale i quali spesso propongono anche comportamenti di prevaricazione. L'intervento della scuola, allora, punta allo sviluppo delle abilità che permettono di leggere e decodificare in maniera critica la realtà e la complessità che ci circonda".
"Importante in tal senso -ha sostenuto il dott. Piero Battipede- non è porre l'attenzione su quanto in termini di legge possa essere fatto per arginare tale fenomeno, ma sul cambiamento radicale di carattere culturale che è necessario avviare: bisogna prendere le distanze dalla cultura tradizionale dei rapporti tra uomo e donna. E' un percorso duro ma di fondamentale importanza e realizzabile solo attraverso il lavoro sinergico di scuola e istituzioni. Un impegno avvalorato dalle preziose testimonianze di chi, come la dott.ssa Rosa Maria Scorese, si dedica alla sensibilizzazione della collettività".
L'occasione per la trasmissione televisiva sarà una puntata speciale di "Fatti e Misfatti" che andrà in onda su "VideoItalia Puglia Canale 96" mercoledì 1 marzo alle ore 10.30 e 23.00, giovedì 2 alle 14.30, e domenica 5 alle ore 16.30.
Resta il fatto che, accanto all'affermazione delle donne in ogni campo, i rapporti uomo-donna mai come in passato mostrano la violenza della cultura maschile della prevaricazione. E non si tratta di semplificare una questione che è sicuramente molto complessa, ma di prendere atto che le cose sono giunte al punto da convincere a coniare il neologismo "femminicidio" per sottolineare la specificità di un fenomeno culturale criminale che rischia di ottenere il primato tra i delitti.
Sulla base di queste riflessioni l'ITET "Tannoia", in collaborazione con "La Gazzetta del Mezzogiorno" e "VideoItalia Puglia Canale 96", ha prodotto una trasmissione che ha visto protagonisti gli studenti del "Tannoia" di Corato. L'iniziativa ha reso possibile per i ragazzi del "Tannoia" discutere del tema del "femminicidio" e più in generale della violenza sulle donne, con il Funzionario della Polizia di Stato e scrittore Piero Battipede e con la signora Rosa Maria Scorese, sorella di Santa Scorese, vittima di violenza e fatta dalla chiesa Santa delle Perseguitate. L'incontro è stato moderato dal giornalista Gianpaolo Balsamo.
L'iniziativa del "Tannoia", voluta dal Dirigente scolastico Prof.ssa Nunzia Tarantini, nell'ambito del progetto sulla legalità coordinato dalla prof.ssa Vincenza Lorusso, ha come obiettivo principale il contributo alla formazione di una cittadinanza consapevole. Come può contribuire la scuola, attraverso l'informazione critica e la prevenzione, ma anche -ha sottolineato il Dirigente scolastico Nunzia Tarantini- mediante la costruzione di percorsi formativi volti alla identificazione e alla realizzazione degli elementi costituivi della coscienza civile.
La prof.ssa Lorusso ha argomentato che nella scuola "ci si relaziona con alunni adolescenti che devono ancora strutturare la propria identità in mancanza spesso di modelli ben definiti, e il rischio è quello he aderiscano a modelli proposti dalla cultura tradizionale i quali spesso propongono anche comportamenti di prevaricazione. L'intervento della scuola, allora, punta allo sviluppo delle abilità che permettono di leggere e decodificare in maniera critica la realtà e la complessità che ci circonda".
"Importante in tal senso -ha sostenuto il dott. Piero Battipede- non è porre l'attenzione su quanto in termini di legge possa essere fatto per arginare tale fenomeno, ma sul cambiamento radicale di carattere culturale che è necessario avviare: bisogna prendere le distanze dalla cultura tradizionale dei rapporti tra uomo e donna. E' un percorso duro ma di fondamentale importanza e realizzabile solo attraverso il lavoro sinergico di scuola e istituzioni. Un impegno avvalorato dalle preziose testimonianze di chi, come la dott.ssa Rosa Maria Scorese, si dedica alla sensibilizzazione della collettività".
L'occasione per la trasmissione televisiva sarà una puntata speciale di "Fatti e Misfatti" che andrà in onda su "VideoItalia Puglia Canale 96" mercoledì 1 marzo alle ore 10.30 e 23.00, giovedì 2 alle 14.30, e domenica 5 alle ore 16.30.