Attualità
Giorno del Ricordo, Mazzilli: «Occasione per condannare ogni forma di persecuzione»
Il messaggio del primo cittadino
Corato - venerdì 10 febbraio 2017
Oggi, 10 febbraio, ricorre il Giorno del Ricordo, la commemorazione istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 con l'intento di conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».
Per l'occasione, il sindaco Massimo Mazzilli ha diffuso da Palazzo di Città il seguente messaggio.
Le Foibe! Marchio indelebile delle atrocità perpetrate dalle truppe del dittatore comunista Tito a danno di migliaia di italiani della Dalmazia, dell'Istria e della Città di Fiume sul finire della seconda guerra mondiale, i quali- colpevoli solo di essere italiani- in nome di una assurda pulizia etnica furono barbaramente torturati, uccisi o gettati vivi in voragini rocciose dell'altipiano del Carso, appunto le Foibe.
Questa tragedia rappresenta una delle più crudeli e vergognose pagine della nostra storia, colpevolmente ignorata da alcune miopi e oscurantiste forze politiche italiane che hanno macchiato il riscatto della Nazione, risollevatasi con orgoglio dalle macerie del secondo conflitto bellico.
Per questo il Giorno del Ricordo deve rappresentare l'occasione non solo per commemorare il sacrificio subito da tanti nostri connazionali ma anche per rinnovare la netta condanna di ogni forma di persecuzione dei popoli e di umiliazione della dignità umana che, purtroppo, ancora oggi si registrano in alcuni Paesi del mondo e che ci portano ad assistere ad esodi di disperati in cerca di protezione internazionale.
Per l'occasione, il sindaco Massimo Mazzilli ha diffuso da Palazzo di Città il seguente messaggio.
Le Foibe! Marchio indelebile delle atrocità perpetrate dalle truppe del dittatore comunista Tito a danno di migliaia di italiani della Dalmazia, dell'Istria e della Città di Fiume sul finire della seconda guerra mondiale, i quali- colpevoli solo di essere italiani- in nome di una assurda pulizia etnica furono barbaramente torturati, uccisi o gettati vivi in voragini rocciose dell'altipiano del Carso, appunto le Foibe.
Questa tragedia rappresenta una delle più crudeli e vergognose pagine della nostra storia, colpevolmente ignorata da alcune miopi e oscurantiste forze politiche italiane che hanno macchiato il riscatto della Nazione, risollevatasi con orgoglio dalle macerie del secondo conflitto bellico.
Per questo il Giorno del Ricordo deve rappresentare l'occasione non solo per commemorare il sacrificio subito da tanti nostri connazionali ma anche per rinnovare la netta condanna di ogni forma di persecuzione dei popoli e di umiliazione della dignità umana che, purtroppo, ancora oggi si registrano in alcuni Paesi del mondo e che ci portano ad assistere ad esodi di disperati in cerca di protezione internazionale.