Comunicazioni
Giorno del Ricordo, il messaggio da Palazzo di Città
«Molti nostri connazionali furono torturati e uccisi barbaramente, alcuni ancora vivi gettati nelle così dette “foibe” o voragini naturali»
Corato - sabato 9 febbraio 2019
Il messaggio diffuso da Palazzo di Città in occasione del Giorno del Ricordo
In questo giorno istitutito dalla Repubblica Italiana come "Giorno del Ricordo" vogliamo rendere omaggio a tutte le vittime delle Foibe e ricordare la tragedia di trecentocinquantamila abitanti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia che, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dovettero scappare e lasciare la loro terra, la loro casa, il loro lavoro e gli affetti più cari perché perseguitati dalle bande armate jugoslave.
Molti nostri connazionali furono torturati e uccisi barbaramente, alcuni ancora vivi gettati nelle così dette "foibe" o voragini naturali.
E' proprio per questo che nasce il "Giorno del Ricordo" per far sì che si tramandi nelle future generazioni il principio che ogni forma di sopraffazione, angheria, tirannia va disapprovata e che è indispensabile operare perché la società attuale e futura si fondi essenzialmente su ciò che dovrebbe rappresentare il punto cardine: il rispetto della dignità umana.
In questo giorno istitutito dalla Repubblica Italiana come "Giorno del Ricordo" vogliamo rendere omaggio a tutte le vittime delle Foibe e ricordare la tragedia di trecentocinquantamila abitanti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia che, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dovettero scappare e lasciare la loro terra, la loro casa, il loro lavoro e gli affetti più cari perché perseguitati dalle bande armate jugoslave.
Molti nostri connazionali furono torturati e uccisi barbaramente, alcuni ancora vivi gettati nelle così dette "foibe" o voragini naturali.
E' proprio per questo che nasce il "Giorno del Ricordo" per far sì che si tramandi nelle future generazioni il principio che ogni forma di sopraffazione, angheria, tirannia va disapprovata e che è indispensabile operare perché la società attuale e futura si fondi essenzialmente su ciò che dovrebbe rappresentare il punto cardine: il rispetto della dignità umana.